Splendida baia con una grande spiaggia di soffice sabbia dorata, contraddistinta da un litorale ampio e lungo circa 140 m all’interno di una stretta e profonda insenatura, contornata da scogliere ricoperte di pini. La spiaggia, insignita della Bandiera Blu, è ben protetta dai venti e presenta anche alle spalle una profumata pineta. Il mare è meraviglioso, con fondali che diminuiscono gradualmente verso il largo. Da questo sito è possibile intraprendere una suggestiva escursione a piedi, in un sentiero che la unisce al vicino sito di Puerto Sant Miquel, lungo il quale si trova la Grotta di Can Marcà, un tempo utilizzata dai contrabbandieri come rifugio ed oggi di grande bellezza speleologica. Si áncora, per una sosta diurna, in 5-8 m d’acqua su sabbia verso il fondo della baia, evitando accuratamente i bassifondi rocciosi dell’angolo SE. Al centro dell’imboccatura, un isolotte roccioso a pinnaolo, privo di scogli distaccati, pertanto può essere arrotondato da entrambi i lati.
Le sue acque sono trasparenti e placide e i suoi fondali sono sabbiosi, con pietre levigate e banchina di lieve pendenza.
Qui è possibile vedere un tramonto spettacolare, accompagnato talvolta dai tamburi dei pochi hippy rimasti sull’isola che suonano in un concerto “speciale” musica tribale molto suggestiva e la sua famosa “festa della luna”.
Infatti, oltre ad essere un luogo di una incredibile bellezza, è stato il cuore della cultura hippy degli anni sessanta, e le leggende narrano di feste infinite e senza freni. Ancora oggi, ogni domenica, la festa dei “Tamburi della Pace” richiama moltissime persone.
Questo posto è così caro agli hippy dell’isola anche perchè è riuscito a rimanere piuttosto incontaminato, visto che per anni lo sviluppo industriale e l’urbanizzazione sono stati severamente controllati e limitati. Si può affermare che questa cala è stata risparmiata dalla “Balearizzazione” della costa, cosa che non è accaduta alle cale vicine.
Le uniche costruzioni presenti sono tre piccoli ristoranti sulla spiaggia, aperti da maggio ad ottobre e qualche fine settimana invernale; inoltre un piccolo bar sulla spiaggia e un negozio di vestiti; alcune sobrie villette sulle colline sovrastano la cala. Dalla baia si può vedere l’isolotto di Cap Bernat (i residenti la chiamano “il dito di Dio”), letteralmente venerato dagli hippy della comunità spirituale: alcuni dicono che la forma dell’isola ricorda una donna che prega, altri un enorme neonato, altri una Sfinge: alla luce del giorno, senza essere condizionati dalle credenze popolari, l’isola sembra solo un’isola.
Servizi: sedie a sdraio, ombrelloni, docce, bagni pubblici, ristoranti, bar, boutique sulla spiaggia, bagnini.
Attività: Pedalò
In estate c’è anche un delizioso mercatino hippy che si svolge diversi giorni alla settimana, con stand che vendono abbigliamento, accessori, artigianato e molto altro.