Il villaggio è all’interno di un fiordo racchiuso tra inospitali montagne, presupposto che lo ha tenuto integro da influenze esterne. L’ingresso è disagevole ed essendo circoscritto da ampie scogliere è di difficile localizzazione, anche da vicino. Arrivando da N, una chiesa al di sopra di un poggio è un buon punto cospicuo, si trova 1NM a NW di Ak Vathi. Sempre arrivando da N, la struttura di un fanale è visibile solo in prossimità dello stesso. L’atterraggio notturno è difficoltoso poichè il fanale d’ingresso è nascosto dalle colline circostanti. Attenzione: con forti venti settentrionali si forma un’ imbarazzante onda di riflusso nella zona d’entrata e in quella di avvicinamento. L’ancoraggio è di fronte al paese in 4-6 m su fondo di fango e rocce, non sempre buon tenitore, oppure sul lato S della baia all’esterno del porto, dove i venti spirano con meno violenza. Il ridosso è da tutti i quadranti anche se, con forti venti da settentrione si forma una risacca che non risulta però pericolosa. Spesso i venti si incanalano nella valle soffiando, a volte con irruenza, da W investendo il porto. Servizi: acqua alla “Taverna Maestral”. Un negozietto per qualche provvista. Qualche trattoria e una caffè a terra. Curiosità: il pomeriggio, in estate, la calura pomeridiana, priva del meltemi, costringe gli abitanti in casa i quali dormono fino a sera, momento in cui la frescura dà nuova vita al villaggio. Sulla cime delle sponde che aprono l’ingresso al canale, sorgono i ruderi di una grande acropoli, di probabile origine micenea.
Ierakas è famosa per il suo porto dotato di ristoranti, taverne e caffetterie apprezzati per il loro pesce e frutti di mare freschi durante tutto l’anno. Il porto (Limani) è anche il luogo delle rovine dell’antica città di Zarax alle quali vi si può accedere seguendo un sentiero che sale dal porto moderno. La bellezza delle rovine purtroppo è soltanto il panorama che si gode da lassù, perchè i resti sono scarsi, non protetti e si stanno deteriorando rapidamente. La sua spiaggia è una delle più belle di tutta l’isola: una lunghissima lingua di soffice sabbia, bagnata da uno splendido mare trasparente e turchese, che termina con un promontorio argilloso che si tuffa direttamente in mare. Tutto il contesto è di una bellezza mozzafiato! Qui viene a deporre le uova la tartaruga Caretta Caretta e da maggio a ottobre, nelle primissime ore del mattino, è possibile assistere alla schiusa delle uova e vedere i piccoli appena nati prendere la via del mare. Per l’elezione di questo posto a zona riproduttiva e per far sì che questo prodigio naturale continui a compiersi, la spiaggia è stata inserita all’interno di una zona naturale protetta e conserva un aspetto selvaggio, scevra dalle costruzioni dell’uomo. C’è solo uno stabilimento che offre lettini e ombrelloni, l’accesso però è proibito da mezz’ora prima del tramonto fino a mezz’ora dopo l’alba. Si consiglia di portare cibarie e bevande. Taverna Gerakas, pessime recensioni. Taverna Nikos, discrete le recensioni. Trattoria Pizzeria Da Camillo, eccellenti le recensioni ma sono solo 3; si mangia e si parla italiano.