Bellissima baia, molto particolare e suggestiva. Il porticciolo (turistico) è direttamente esposto al meltemi quindi l’avvicinamento si presenta difficile. Una secca prolunga il promontorio ma è di facile individuazione per la schiuma dei frangenti che rompono su di essa. Stringere sul lato N dove ci sono profondità adeguate all’estremità del molo. Di notte, durante la stagione del meltemi, si sconsiglia l’atterraggio a chi non conosce la zona. Le raffiche di vento sollevano molto mare sulla costa, avvicinarsi con cautela. La risacca che si instaura è più fastidiosa che pericolosa. Ancorare all’interno del porticciolo, il fondo di roccia e alghe è cattivo tenitore ma di solito dietro il molo si può trovare un corpo morto. Fare attenzione alla massicciata che in alcuni punti si prolunga sott’acqua lungo la banchina. Servizi: acqua e corrente in banchina. Carburante fuori del paese, a richiesta si può ottenere la consegna con una piccola autobotte. Ufficio postale, banche con sportello ATM. Negozi abbastanza forniti in paese per le provviste. Ristoranti e bar vicino al porto, frontemare e in paese.
Kastro, è il capoluogo dell’isola, la Chora o semplicemente Andros. Per raggiungere il paese, affacciato sulla baia e adagiato su una lingua rocciosa che si allunga nel lato meridionale del porto, si deve affrontare una lunga camminata intorno alla baia e sotto il sole, che sarà ripagata ampiamente dalla bellezza del posto. La città medievale di Pano Kastro (Castello Superiore o Castello di Faneromeni) fu costruita dai veneziani e rappresentava una fortezza inespugnabile sia per le spesse mura, sia per la morfologia del territorio con alte rocce che si innalzano in verticale su tutti i lati intensificando naturalmente la sua difesa e sia per la totale vista sul mare Egeo, quindi perfetta per avvistare chiunque si avvicinasse all’isola. Era capace di ospitare più di mille persone. Conosciuta anche con il nome “Castello della Vecchia Signora”, per via di una leggenda ad essa collegata: racconta che a causa dell’infruttuoso tentativo da parte dei turchi di conquistare il castello, mandarono un’anziana donna a chiedere aiuto per la figlia incinta, data la generosità del popolo greco le vennero aperte le porte per farla entrare consentendo così agli ottomani di espugnare il baluardo. Quando l’anziana donna si rese conto del grande errore commesso, per la vergogna si arrampicò sopra uno scoglio e si suicidò. La bellissima spiaggia nella baia sottostante infatti si chiama Tis Grias to Kastro (Il Castello della Vecchia Signora) ed è proprio dalla roccia in mezzo al mare che la vecchia si tolse la vita e che, sempre secondo la leggenda, se osservata da una certa angolazione sembra il profilo di una donna con una sciarpa in testa. Il castello di Andros era uno dei castelli più importanti dell’Egeo. Al suo interno si conservano ruderi di case, acquedotti ed alcuni tunnel sotterranei che collegavano la fortezza fino alla costa di Melissa. Vicino all’ingresso a duecento metri dalla porta sul lato sinistro una grotta con stalattiti antichissime. Oggi è in rovina, rappresenta un importante sito storico-archeologico nonché un punto da cui godere di una vista mozzafiato sul Mar Egeo, una delle più importanti attrazioni turistiche dell’isola. Il 15 di agosto è meta per i festeggiamenti in onore della Vergine Maria con feste folcloristiche e della tradizione. Kato Kastro (Castello Inferiore) fu costruito su una piccola penisola e su un isolotto nella parte orientale dell’isola di Andros, dove oggi si trova Chora. Il sito offriva protezione naturale essendo circondato su tre lati dall’acqua con solo quello occidentale rivolto verso la terraferma. Nel 1207 Dandolo costruisce il castello di Chora, dove la roccia tocca il mare. Le rovine oggi ricordano un po “le terribili feritoie”, ma si distinguono i resti del muro. Il castello si collega con l’isola attraverso un ponte ad arco a volta in pietra . Per proteggere gli abitanti, dai pirati, costruirono la città nel castello sulla stretta penisola tra Paraportius e Nimbori. Cosa vedere: – Afanis Naftis: in piazza Riva, all’estremità inferiore della Chora, domina la statua dell’Afanis Naftis (marinaio scomparso), in onore di tutti i marinai che hanno perso la vita in mare. – Museo Archeologico: é stato fondato nel 1981 da una donazione. Ha reperti degli scavi ad Andros. – Museo del Folkore e Arte Cristiana: é ospitato nella vecchia fabbrica di gelato, all’ingresso di Chora, presso il Paradise Hotel. Presenta mostre sulla vita di Andros e copie di arte cristiana. Due eventi sono divenuti un’istituzione: la Festa del Limone nel Grande Sabato di Pasqua e la Festa del Vino, del Formaggio e del Pane di Andrea alla vigilia dello Spirito Santo. – Biblioteca Kairos: quasi 3.000 volumi della collezione privata di Theofilos Kairis e 85.000 libri in totale. – Fondazione Kydonieos: fondata nel 1994 è ospite in una bella casa, un esempio architettonico del periodo tra le due guerre. – Museo Marittimo: i suoi reperti rivelano la ricca storia della navigazione di Andros, con charter, contratti, calendario e diari di eventi marittimi, litografie, fotografie e modelli di navi andriote. – Museo d’Arte Contemporanea Ristorante Andros Nautical Club: cucina greca, pizza, carne e pesce. Ottime le recensioni. Sul mare. Ristorante Stylianou: cucina greca. Buone le recensioni. Sul mare. Ristorante The Binelikia: cucina greca e di pesce, ricercata. Molto buone le recensioni. Sul mare. Ristorante Nonas: cucina greca e di pesce. Buone le recensioni. Sul mare. Ristorante Nostalgia 1950: ucina greca, carne e pesce. Ottime le recensioni. In paese. Ristorante The Platanos: Cucina greca, carne e pesce. Ottime le recensioni. Si intravede il mare.