Baia molto ampia con due possibilità di ancoraggio.
– Dare fondo nella parte NE del porto a S della conduttura. I fondali sono di 4-7 m. C’è un bassofondo isolato di 2 m, controllare sulla mappa. Attenzione ai numerosi gavitelli che ingombrano l’area di ancoraggio. Il fondo, di sabbia, roccia e alghe è buon tenitore una volta che l’áncora ha agguantato. La protezione dal meltemi è buona ma con venti meridionali vi entra onda. – Dare fondo sul lato NE dell’istmo che unisce Nisis Apollonas Naxos, filando una lunga cima a terra. La tenuta su sabbia, alghe e roccia è buona una volta che l’áncora ha agguantato. Esposto al meltemi ma riparato dai venti meridionali.
Colonnine di acqua e corrente nel marina. Presso di questo c’è anche un edificio con docce e servizi igienici. Carburante vicino alla radice del molo, possibile consegna in porto tramite autocisterna. Qualche riparazione meccanica. Fornitore nautico. Negozio di ferramenta. Negozi forniti in città, dietro il marina. Ufficio postale e sportelli ATM. Gas greco e camping Gaz. Noleggio auto, motorini e biciclette.
È la più grande e la più alta delle isole Cicladi, la più boscosa e la più fertile. È una località mitica, l’isola della leggenda di Arianna ( ma da dove deriva l’espressione “piantare in asso”? È una contrattura di “piantare in Nasso” e si riferisce alle vicende mitologiche di Arianna, la fanciulla che aiutò Teseo a fuggire dal labirinto del Minotauro. Dopo essere scappato da Creta assieme a lei, Teseo abbandonò la fanciulla sull’isola di Nasso. La povera sconsolata ebbe presto la sua rivincita: a innamorarsi di lei e a volerla sposare fu nientemeno che Dioniso, il dio del vino. Fu una coppia felice ed ebbero molti figli. Dioniso è una figura mitica gentile e benedì l’isola donandogli fertilità e buon vino.) un tempo centro importantissimo delle civiltà greca e bizantina; oggi è una delle 4 isole più famose e più frequentate insieme a Santorini, Mikonos e Paros (le 4 sorelle…). Le spiagge di Naxos (detta anche Nasso) sono lunghi arenili di sabbia finissima e morbidissima, con fondali bassi e acque cristalline che non hanno nulla da invidiare alle paradisiache spiagge dei Caraibi. Tra tutte queste bellezze trovano spazio anche coltivazioni di ulivi, vigneti fichi, limoni e patate.
Agios Georgios: è un arenile molto grazioso, poco a S del lungomare cittadino, consigliata a famiglie con bambini piccoli per le sue acque poco profonde e per la sua vicinanza al paese. La si potrebbe trovare affollata, ma essendo molto lunga basterà camminare un po’ per trovare un angolo più tranquillo.
Agia Anna e Agios Prokopios: senza alcun dubbio sono le spiagge più belle nei dintorni della capitale, con sabbia morbissima e mare limpido. Sulla spiaggia si affacciano graziose taverne, dove poter fare uno spuntino appetitoso o una romantica cena con vista sul mare.
Glyfada e Kastraki: queste sono due belle spiagge per chi cerca un compromesso tra comodità e tranquillità. Lungo la costa SW.
Panormitis e Glidos: solitarie e suggestive spiaggette lungo la costa E, ideale rifugio per chi vuole fuggire dal turismo di massa.
Grotta Beach: graziosa spiaggia di sabbia e ciottoli, molto suggestiva ma non adatta a famiglie con bambini piccoli o a nuotatori poco esperti. Qui i venti del N soffiano forti e le onde si infrangono vigorose sulle rocce. È raggiungibile con una breve camminata dalla piazza principale del paese.
Tra Galini e Agia numerose piccole calette accessibili in auto come Amitis Bay, Hillia Vrisi Bay, Abram Bay o Agios Theodoros Bay. Sono tutte belle e silenziose.
Le spiagge di Psili Ammos, Panormos e Kalados hanno in comune il fatto di essere rimaste selvagge perché sono le più lontane da Chora. Naxos è sufficientemente piccola per essere girata a piedi ma abbastanza grande per non annoiarsi. Nei suoi villaggi e nei suoi borghi tradizionali vive la sua vera anima. La sua piazza centrale è molto bella con l’enorme platano al centro. Il suo caratteristico centro storico è un intrico di ripidi viottoli diviso in due borghi veneziani: Bourgos, dove anticamente vivevano i greci e Kastro, la cittadella dei romani. Quest’ultima, arroccata su una collina a ridosso del lungomare, è la zona più affascinante della città: fu costruita nel 1207 per volontà del duca veneziano Marco Sanudo e ancora oggi si possono ammirare splendide ville veneziane.
Halki, l’antica capitale dell’isola, è uno stupendo villaggio nella regione montagnosa della Tragaea che dà l’idea di come era quest’isola prima del boom turistico. Sembra lontana anni luce dal resto: è per chi ama lasciar scorrere il tempo, magari curiosando tra i negozietti tipici e le gallerie d’arte, indugiando nei piaceri culinari della regione o fotografando le splendide ville storiche del centro. Molti limitano la visita in una giornata, ma per entrare nella sua atmosfera magica occorre fermarsi fino a sera, quando i visitatori mordi e fuggi sono andati via. Per terminare la visita, prendere il sentiero che lascia il villaggio e conduce alla chiesa di Agios Giorgios Diasorites. Dopo 10 minuti di cammino tra gli ulivi, si scopre una piccola chiesa molto pittoresca dell’XI° secolo. Purtroppo qui l’offerta di alloggi è molto scarsa, ma forse è anche il motivo per cui riesce a mantenere questa magia. Non ci sono hotel, ma solo un paio di appartamenti, case vacanze e camere in affitto presso privati. Chi volesse pernottare a Halki deve prenotare con largo anticipo. Poco sopra Halki, vicino al villaggio di Moni, fai una sosta a Panagia Drosiani, una delle chiese più antiche della Grecia, raggiungibile in auto o da un sentiero dal villaggio di Moni.
Apiranthos, chiamato il villaggio di marmo perché tutte le strade sono in marmo, è una tappa imprescindibile durante una vacanza a Naxos: abbarbicato sui fianchi del monte Fanari, a soli 10 km da Halki, questo villaggio di montagna ha una fiera identità che lo distingue decisamente dagli altri villaggi. I suoi abitanti discendono in parte dai cretesi che si rifugiarono qui per sfuggire alla repressione dei Turchi e parlano una lingua particolarissima, diversa dal greco che si parla nelle altre località dell’isola. Anche qui il centro è caratterizzato da strette vie lastricate di marmo, fiancheggiate da negozi di artigianato e gallerie d’arte, ma c’è qualcosa nell’atmosfera e nell’atteggiamento degli abitanti che trasmette l’unicità del posto. La cosa più bella da vedere è proprio la strada tra i villaggi di Halki, Filoti e Apiranthos che offre molte viste sulle montagne e sul mare. Altri affascinanti villaggi di montagna sono Filoti, Chalki e Koronas.
Moutsouna, una delle parti più belle dell’isola è la parte della strada che inizia a Skado e raggiunge Moutsouna. La strada offre splendidi paesaggi e la spiaggia di Azalas, una spiaggia di ciottoli piuttosto selvaggia dove l’acqua è profonda. C’è anche un piccolo porto con ristoranti sul lungomare e una piccola spiaggia sabbiosa con acque poco profonde. Oltre il porto, altre 3 spiagge selvagge, la migliore delle quali è Panormos.
Vivlos si trova a sud di Naxos. È tra i villaggi più grandi e pittoreschi dell’isola dove ammirare i 3 mulini che sono sulla collina. Vale la pena visitare anche la Chiesa di Panagia Tripodiotissa, la torre Plaka e il Museo del Folklore.
Apollonia è un caratteristico borgo di pescatori, un avamposto solitario perfetto per chi vuole entrare in profonda sintonia con quest’isola dal respiro antico. Attenzione a quando il suo respiro diventa vento!
Proprio qui troviamo la principale curiosità dell’isola: I Kouros, enormi statue di marmo che non sono state completate o trasportate nel luogo in cui dovevano andare e riposano ancora nelle vecchie cave. Questo è uno dei due siti dove poter vedere queste enormi statue: la cava si trova lungo la strada, prima di arrivare al villaggio. Questa statua, risalente al VI° secolo a.C., è un lavoro incompiuto di 10,7 metri in marmo che pesa quasi 80 tonnellate, incredibile reperto che raffigura un giovane uomo nudo, barbuto, coricato. Una statua che rimane qui da oltre 2500 anni, e dalle origini ignote. Nessuno sa perché sia così imponente, lunga, o perché qualcuno si premurò di scolpirla. L’altro sito si trova a Flerio, qui si possono ammirare 2 Kouros ma sono molto più piccoli (circa 5 metri) e meno ben conservati di quelli di Apollonas. Per entrambi i siti, l’accesso è gratuito quindi ci si ferma senza esitare. Per gli amanti dei musei.
Museo Mitropolis: espone frammenti e reperti rinvenuti da una città micenea del periodo XIII°-XI° secolo a.C. la quale fu abbandonata in seguito all’innalzamento del mare, che fece presagire un possibile allagamento.
Museo Veneziano Della Rocca-Barozzi: elegantissima casa-torre del ‘200, abitata in alcuni mesi dell’anno ma adibita a museo nei periodi di maggior affluenza turistica. Uno specchio di come vivevano e si vestivano gli aristocratici veneziani stanziati a Naxos.
Museo Archeologico (con la sua collezione di statue di marmo), Museo di Storia Naturale, Museo di Geologia: tre interessanti musei nel centro storico del villaggio di Apiranthos.
La Cappella Theologaki, nel nord di Chora.
Anche l’isola di Naxos vanta i suoi templi antichi:
L’incompiuto Tempio di Apollo, noto anche come Portara (che significa “porta d’ingresso”) è la principale porta di marmo del Tempio ed è l’emblema di Naxos. Si trova vicino al porto, sull’isola di Palatia, e fu costruita nel VI° secolo a.C., quando Naxos era un grande centro navale, commerciale e culturale. La leggenda narra che Arianna, la figlia del re Minosse, fu abbandonata qui dal suo amante Teseo, poco dopo aver abbattuto il Minotauro. Portara è da non perdere, soprattutto al tramonto: la vista del sole che si tuffa nel mare è mozzafiato.
Il Tempio di Demetra, risalente al secolo VI° a.C. non è molto grande, ma molto interessante; da visitare anche il museo annesso. Le rovine si trovano a S del villaggio di Sangri.
Panagia Drosiani, 2.5 da Halki, sorge una delle chiese più antiche e affascinanti di tutta la Grecia, al cui interno si trovano tante piccole caverne; alcune di queste furono usate dalle monache e dai sacerdoti per insegnare la lingua greca alla popolazione locale durante gli anni dell’occupazione turca.
A Naxos ci sono antiche torri da difesa, nei pressi dei paesini di Filoti e Chalki, o come la misteriosa Agia Tower poco lontano da Apollonas. Poi c’è il tempio di Demetrio, interessante e sempre poco considerato, forse perché lontano dalle spiagge, o forse perché il mare di oggi attira sempre di più che antichi reperti di un lontanissimo ieri.
Cosa fare a Naxos: Volendo dedicare un solo giorno a Naxos, con un tour in bus si possono ammirare le attrazioni principali dell’isola: il tempio di Demetra, i villaggi di Damalas, Halki, Apiranthos e il centro di Chora, la statua di Kouros e molto altro ancora.
L’isola di Naxos è un paradiso per chi ama il mare ma anche per chi ama fare escursioni. Il consiglio è di procurarsi una mappa perché non sono molti i sentieri tracciati. Filoti è il più grande villaggio della regione della Tragea ed è noto per essere il punto di partenza per uno dei percorsi trekking più famosi di Naxos: il monte Zeus, il punto più alto dell’isola. Secondo la mitologia greca, è proprio qui che nacque Zeus. Per raggiungere la sua cima, conta circa 2 ore di arrampicata a passo normale con una parte ripida e sportiva di circa trenta minuti. È possibile visitare la chiesa nel centro del paese, costruita interamente in marmo bianco.
Altra attività molto popolare è il kitesurfing, praticato nelle spiagge più ventose, quasi tutte situate lungo la costa W. Inoltre vela, immersioni e tutti gli sport acquatici.
Non si può lasciare Naxos senza aver assaggiato il Kitron, il liquore tipico dell’isola prodotto con il cedro, il liquore è di colore diverso a seconda del grado alcolico: verde per il più leggero, bianco per la gradazione media e giallo per quella più forte. Il luogo migliore per assaggiarlo è la storica distilleria Vallindras nella piazza principale di Halki, che produce kitron dal 1896. La distilleria è aperta da maggio a ottobre. Naxos non può vantare la leggendaria vita notturna della vicina isola di Mykonos ma non mancano bar e disco-pub aperti fino a tardi. Il divertimento notturno di Naxos si concentra nella Chora, in particolare nella zona del porticciolo: un lungo susseguirsi di bar e taverne tradizionali più un paio di disco-pub che suonano musica fino alle 5 del mattino. Anche lungo le spiagge più famose ci sono diversi beach bar, alcuni chic e trendy altri molto più chill out. Le discoteche in genere suonano hit internazionali ma spesso anche musica greca. Non c’è da aspettarsi musica techno, house ed elettronica ma anche qui il divertimento è assicurato.
Ristorante Kozi, cucina greca, carne e pesce. Ottime le recensioni. Sul mare.
Bar Ristorante Apollon Paradise, cucina greca e carne. Ottime le recensioni. Sul mare.
Nissaki Restaurant, cucina greca, carne e pesce. Eccellenti le recensioni. Vista mare.
Ristorante Melimilion Naxos eccellenti colazioni. Posizione interna.
Barozzi Naxos Restaurant, haute cuisine. Ottime le recensioni. Posizione interna.