Il paesino, situato ai piedi di una pianura alluvionale, ospita questo grazioso porticciolo. L’atterraggio è diretto con profondità adeguate fino all’imboccatura del porto. Gettare l’áncora e portare una cima al frangiflutti, accertandosi che questa sia ben salda poichè qui i venti prevalenti da NE entrano di traverso. Con mare calmo ancorarsi al largo della spiaggia in 2-5 m d’acqua su fondo di sabbia e alghe, buon tenitore. Il ridosso è buono dal vento prevalente da NE, anche se può crearsi una leggera risacca.
Servizi: colonnine d’acqua e corrente in banchina. La trattoria sul lato E è aperta solo in alta stagione. La possibilità di fare provviste è molto limitata.
Il porticciolo è appartato, racchiuso tra la scogliera e i fianchi ripidi della valle. Il fiume che un tempo formava la pianura alluvionale, ora scorre al di sotto della scogliera e sfocia nell’angolo N del porto.
Il paesino non è ancora conosciuto al turismo di massa ma da pochi avventori, quindi è rimasto ancora un posto accogliente e ospitale dove trascorrere una vacanza all’insegna della semplicità avvolti dal profumo dei limoni.
La storia di Epidauro è fortemente associata al dio guaritore e figlio di Apollo Asclepio che, secondo l’antica mitologia greca, questo era il suo luogo di nascita. Infatti, qui si trova il centro di guarigione più popolare dell’antichità, l’Asklepieion di Epidauro, che raccoglieva malati da tutta la Grecia. Poiché il santuario di Apollo Maleatas non era abbastanza grande da ospitare tutte queste persone, fu creato il santuario di Asklepios. Oggi Epidauro è un sito archeologico molto popolare e durante i festival estivi vengono ancora rappresentati antichi drammi nel Teatro Antico, che è appunto il più popolare in Grecia, con un’armonia e un’acustica sorprendenti e una capacità di 14.000 posti. Vicino al Teatro Antico, il Santuario di Asklepios, di cui sopra. Accanto a questo, l’antico stadio di Epidauro, che fu costruito in epoca tardo classica e fu utilizzato durante la festa quadriennale per onorare il dio Asclepio. C’è anche un piccolo teatro dell’antica Epidauro, che si trova tra molti alberi da frutto vicino al villaggio di Palia Epidauro e in cui si svolgono spettacoli nella stagione estiva. Accanto al Teatro Antico si trova il Museo Archeologico. Di piccole dimensioni, ospita interessanti reperti provenienti dagli scavi nel sito. A circa 15 km dal sito archeologico, in collina, sopra il tradizionale villaggio di Nea Epidauro, sorgono le rovine di un castello medievale, costruito per proteggere la zona da nemici e pirati. La chiesa di Agios Nikolaos è molto bella, si trova su una collina e può essere vista da qualsiasi punto del porto. Vicino al villaggio anche due monasteri: Panagia Agnountos, costruito nel XVIII° secolo in stile bizantino, è famoso per i suoi affreschi; il monastero di Taxiarches del XV° secolo.