Il villaggio di Salamina è accoccolato in fondo alla baia omonima. Due punti cospicui: il cantiere sul lato N della baia e il villaggio stesso.
Di notte utilizzare il faro di Ak Karas.
L’ancoraggio è in 3-5 m d’acqua su fondo di sabbia, fango e alghe a debita distanza dall’area portuale. Buon tenitore. In estate è ben protetto, anche se talvolta è possibile che s’infiltrino raffiche di meltemi ma di solito il ridosso da questo vento è buono. Venti meridionali sollevano onda corta in tutta la baia.
Acqua in alcuni punti della banchina. È possibile anche avere la corrente.
Carburante vicino alla banchina. Ufficio postale. Negozi vari e supermercati. Bar e ristoranti di pesce.
A W del paese ci sono molti cantieri in grado di alare imbarcazioni vecchia maniera. Effettuano riparazioni generiche, manutenzioni al motore, saldature e interventi di meccanica. Ancorarsi di fronte al cantiere dove c’è una buona protezione da tutti i venti eccetto da SW.
Il paese è un pochino fatiscente ma gli abitanti sono molto cordiali.
Situato in una posizione privilegiata tra il mare e i monti, Salamina ha un porto per pescherecci e un piccolo museo archeologico con ceramiche del periodo miceneo. Posto ideale per rilassarsi ma anche per divertirsi. È un’isola vivace ma anche dotata di foreste di pini e belle spiagge. Il suo fiore all’occhiello però è la sua grande vicinanza ad Atene. Ci sono molte cose da vedere, la sua storia è millenaria.
Nel VII° secolo a.C. Salamina era occupata dalla città di Megara, che da quella posizione intralciava i traffici marittimi ateniesi.
Nello stretto canale che separa l’isola dal continente, nel 480 a. C. le triremi greche sotto il comando di Temistocle, sconfissero la flotta persiana di Serse nella battaglia di Salamina, la più grande battaglia navale dell’antichità, cruciale per i destini politici dell’area mediterranea.
Nei giorni che precedettero immediatamente la battaglia, l’isola diede ospitalità a moltissimi sfollati ateniesi fuggiti dalla loro città per salvarsi dall’invasione persiana dopo la battaglia delle Termopili.
Cosa vedere:
– Teatro di Euripide, può contenere circa 3000 spettatori e offre un
bellissimo panorama sul mare.
– Grotte di Euripide, sembra che in queste grotte Euripide scriveva le sue
opere.
– Tomba dei caduti di Salamina, qui furono sepolti i caduti della famosa
battaglia navale.
– Monastero della Faneromeni, situato in una pineta, il bianco monastero
del 1661 contiene un grande affresco del Giudizio Universale
caratterizzato dal crudo realismo delle scene di tortura dei dannati e
un altare maggiore dell’XI° secolo.
– Monastero di Agios Nikolaos Lemonion, bel monastero del XVII° secolo.
– Cappella di Aghios Ioannis Kalyvitis, chiesetta del X° secolo.
Due feste importanti si svolgono in estate:
– Festa del Pescatore, durante questa festa che si svolge ad agosto,
viene cucinato e distribuito pesce alla griglia per tutti.
– Salamineia si svolge a settembre e celebra la famosa vittoria greca
nella battaglia navale di Salamina.
Tutte le spiagge di Salamina sono facilmente raggiungibili. Alcune sono molto frequentate altre più tranquille.
Spithari, Iliakti, Psili Ammos, Selinia (sabbia) sono solo alcune, la maggior parte con ciottoli ombra naturale e mare trasparente. Vasilika è molto ricercata tra i giovani; Nato è una lunga spiaggia sabbiosa attrezzata per praticare sport acquatici.