È il più meridionale dei porti montenegrini, 8,5NM a NW dal confine con l’Albania, segnato dal fiume Bojama. L’ancoraggio si trova all’interno di una grande baia aperta a S, munita di banchina e poco protetta. La città è molto frequentata dal turismo di massa e in estate la spiaggia brulica di turisti. Una nota negativa è data dalla musica eccessivamente alta delle discoteche e dei battelli turistici. Nei dintorni si trovano lunghe spiagge sabbiose.
Provenendo da S prestare attenzione alla secca Pl. Ceka e allo scoglio Hrid Deran non segnalati, che giacciono 1NM al largo e 4 NM a SE di Ulcinj.
Da NW sono molti gli scogli isolati fino a 400 m al largo tra Rt Mendra e Ulcinj. Hrid Veliki Kamen si trova circa 0,4NM a NW di Ulcinj, 400 m scarsi al largo. Inoltre fare attenzione alle grandi boe non luminose installate a SE dell’ingresso della baia. Un albergo dipinto di bianco nella zona SE della baia e gli edifici della città aiutano nella localizzazione.
L’ancoraggio è al centro della baia in 4 m d’acqua su fondo sabbioso, buon tenitore. Anche con meteo stabile è disturbato dall’onda.
Il ridosso è buono dai venti da N, NE, limitato da quelli da NW. Anche se ridossati, la banchina e l’ancoraggio sono comunque disturbati dalla risacca. Il porto è esposto a S e pericoloso con venti da SE.
In banchina NON c’è il rubinetto dell’acqua. Distributori in città. Nella zona nuova della città c’è un’ampia scelta di negozi, supermercati, mercato di frutta e verdura. Ferramenta. Banca, sportello ATM, ufficio postale. Poliambulatorio medico, farmacia, veterinario. Informazioni turistiche ed escursioni organizzate. Bar e ristoranti nella città vecchia. Internet, teatro, galleria d’arte e museo. Autobus.
Di antichissime origini, la città è stata fondata intorno al V° secolo a.C. dagli Illiri e fu successivamente romana e poi bizantina.
L’origine della città potrebbe identificarsi nell’insediamento di Colchinium, situato a W rispetto all’odierna Ulcinj, e fondato da colonizzatori provenienti dalla Colchide. Fu sede vescovile dal IX° al XVI° secolo. Nel Medioevo fu conquistata dagli Slavi meridionali; dalla Repubblica di Venezia nel 1420 ed incorporata nell’Albania Veneta; nel 1578, dagli Ottomani sotto il cui dominio divenne uno dei principali centri della pirateria e del commercio di schiavi del Mediterraneo. Venne annessa al Principato del Montenegro nel 1880.
Nel 1941, dopo l’invasione della Jugoslavia da parte delle forze dell’Asse, Ulcinj venne annessa all’Albania fascista. Oggi costituisce il maggior centro albanofono del Montenegro. La città ha una popolazione la cui maggioranza è di etnia e lingua albanese e di religione musulmana (sunniti e bektashi) o cristiano-cattolica (la città albanese più vicina, Scutari, è il principale centro cattolico dell’intera Albania).
Cosa vedere:
– Fortezza di Dulcigno
– Chiesa-moschea di Dulcigno
– Moschea Bregu
– Moschea Lami
– Moschea dei Marinai
– Moschea Namazgjahu
– Moschea del Pascià
– Torre dell’Orologio, costruita nel 1754.
Ulcinj è oggi una popolare meta turistica per le sue spiagge come Velika Plaža e Ada Bojana e per il suo centro storico medioevale. La Piccola spiaggia (Mala plaža) lunga circa 2,5 chilometri è costantemente affollata. Sdraio e ombrelloni ricoprono fittamente la fine sabbia della spiaggia.
Il ristorante “Taphana” si trova nella Stari Grad (la città vecchia) proprio sopra le mura da cui si può godere di una bella vista su tutta la baia di Ulcinj. La cucina è molto buona e i prezzi sono nella media. Consigliato.
Ristorante “Dulcinea”, lodevole la dedizione e la passione del giovane proprietario Jacob, terza generazione di proprietari. Illustra il menu e consiglia con grande professionalità. Ottimo il pescato del giorno.