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Canale di Corinto

Costruito tra il 1881 e il 1893, ha una lunghezza di 6.345 m, una larghezza di 25,6 m e una profondità massima di 8 m; il Canale di Corinto permette un risparmio di circa 200 km sulla rotta tra il mar Ionio e il mar Egeo per le unità stazza medio-piccola, le sue dimensioni ristrette, infatti, ne impediscono l’utilizzo alle navi transoceaniche.

Rovine di Filippi

Il sito deve il suo nome al re Filippo II di Macedonia, che la fece ingrandire e fortificare nel 356 a.C. per farne un centro minerario. Conquistata dai Romani nel 168 a.C., nel 42 a.C. fu testimone della battaglia di Filippi, in cui le truppe di Ottaviano e Antonio sconfissero quelle di Bruto e Cassio. La città ebbe un notevole sviluppo anche nel periodo del cristianesimo: fu, infatti la prima città d’europa ad essere evangelizzata da San Paolo.
Oggi è possibile visitare i resti del grande teatro, edificato probabilmente sotto il regno di re Filippo II e ristrutturato in epoca romana, di due basiliche, di cui una riccamente decorata, il foro romano arricchito da due templi, il mercato commerciale e la chiesa episcopale di forma ottagonale.

Rovine di Micene

Il sito si compone dell’acropoli fortificata e dei siti funerari e abitativi circostanti risalenti al periodo che va dal 1350 al 1200 a.C.
Sede del governo degli Atridi, di cui l’esponente più famoso è Agamennone, capo dei Greci durante la guerra di Troia, oggi è possibile visitare i resti di diversi edifici nonchè le grandi mura ciclopiche che cingono l’acropoli, la cui porta d’accesso è la famosissima Porta dei Leoni, il simbolo del potere dei sovrani micenei.
Importanti testimonianze e reperti sono inoltre stati rinvenuti nelle tombe dei principi e dei re micenei, tra cui appunto la tomba di Agamennone, denominata “Tesoro dell’Atreo”.

Acropoli di Atene

L’Acropoli di Atene è forse il sito archeologico più famoso al mondo, inserito nella lista dei Patrimoni UNESCO nel 1987, domina la città da una collina rocciosa alta ben 150 m (da cui il suot nome che in greco significa “città che sta sopra”). Nata come fortezza, l’acropoli, nel corso del tempo è stata assediata, restaurata, ha avuto incidenti catastrofici, è stata bombardata ad opera dei veneziani nel 1687, nonostante tutto però questo luogo magico è arrivato fino a noi con una serie incredibile di testimonianza. Oggi è possibile ammirare i resti dei Propilei, il colonnato imponente che è anche ingresso monumentale dell’Acropoli, il Tempio di Atena Nike, il famosissimo Partenone, l’Eretteo, il vero e proprio santuario il cui collonato è composto da cinque cariatidi, il teatro di Dioniso nonchè il Teatro di Erode Attico.

Rovine di Delfi

Arroccato sul fianco del Monte Parnaso, il Santuario di Delfi, dedicato ad Apollo, ha rappresentato per l’antica Grecia un simbolo religioso oltre che uno dei principali luoghi di culto, che radunava numerosissimi pellegrini fin dall’antichità.
Il culto si caratterizzava per la richiesta di vaticini alla sacerdotessa di Apollo, la Pizia, che emetteva i responsi al centro del santuario, seduta su un tripode, dopo essere entrata in trance respirando il vapore che fuoriusciva da una fessura della terra.
Il complesso degli scavi si snoda lungo la Via Sacra, lungo la quale è possibile ammirare i resti di tombe e simulacri d’età romana, lo Stadio di Delfi, uno degli stadi meglio conservati della Grecia, i resti del tempio di Apollo Delfico, il Santuario di Atena Pronaia costituito dal tempio e dalla Tholos e il teatro, scavato alle pendici della montagna.

Tempio di Apollo Epicurio

Il tempio risale al 420 a.C. e fu commissionato dagli abitanti della vicina Figalía, che lo dedicarono ad Apollo Epicurio, cioè Apollo soccorritore perchè li liberasse dalla pestilenza. I lavori furoni affidati a Ictino, lo stesso architetto che progettò il Partenone di Atene ed infatti il tempio presenta colonne doriche ioniche ed un’unica colonna corinzia.

Grotta di Kastria

Si tratta di percorso, quasi un labirinto lungo 2 km che nasconde tredici laghi disposti su tre livelli le cui acque cristalline e immobili si tingono di un incredibile turchese.

Grotta Drogarati

Sebbene questa grotta fosse nota agli abitanti già nel 1800, è stata aperta al pubblico solo nel 1963.
La visita prevede un itinerario di circa 100 m alla scoperta di due stanze divise da enormi blocchi di roccia; la stanza posta più in alto è caratterizzata da splendide stalattiti traslucide ed è chiamata “balcone reale”, mentre la camera più in basso è detta “stanza dell’Apoteosi” che, godendo di una acustica veramente eccezionale ospita in rare occasione veri e propri concerti con pubblico anche 500 persone.

Sorgenti Calde

Si tratta di sorgenti termali che presentano un’acqua ricca di acido carbonico, solfuro e solfato, sali di sodio e di calcio, anidride carbonica libera, ferro, magnesio e radon (in misura di 15-25 unità MACHE). L’acqua sgorga con una temperatura tra i 60° e i 92° anche se poi il bagno viene effettuato con una temperatura di circa 40°.

Antico Teatro e Catacombe

L’attuale teotro di origine romana fu edificato in realtà su un precedenter teatro di origine greca risalente al 3°secolo a.C.
Il teatro di derivazione romana, in marmo pario, poteva ospitare fino a 7.000 spettatori: oggi sono rimasti sette spalti in marmo, sei file di sedili, l’auditorium, lo spazio per l’orchestra, il pavimento del palco. Oggi viene ancora utilizzato in occasione di eventi teatrali e musicali, potendo ospitare ancora oggi fino a 700 persone. Poco distante è possibile ammirare anche le catacombe cristiane, luogo di riunione dei primi cristiani, che le usavano per celebrare i loro riti religiosi e per sotterrare i loro morti. Sono le uniche, in Grecia, tanto estese, e fra le più importanti a livello mondiale, insieme a quelle di Roma e della Terra Santa. Costruite nel tufo di origine vulcanica, costituiscono un grandioso monumento dell’era paleocristiana.
Nella stessa zona, poco distante dal teatro, fu ritrovata la famosa Venere di Milo, oggi ospitata nel Museo del Louvre.