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Prodotti Lunedì

Grotta Gigante

Si tratta di una grotta carsica originatasi nel cretaceo e dalle dimensioni davvero notevoli: è infatti, l’unica cavità al mondo alta circa 114 metri, lunga 280 metri e larga 76,3 m. Esplorata compiutamente nel 1840 è aperta al pubblico sin dal 1908.

Casa delle Farfalle

La casa è composta da una serra principale di oltre 500 mq dove crescono fiori e piante tropicali, arbusti, ficus, banani e altra vegetazione, ambiente ideale per le farfalle ivi ospitate provenienti da tutto il mondo: Asia, Africa, America e Australia.
Una serra più piccola ospita, invece, alcune specie di farfalle locali. Accanto si trova la Casa degli Insetti dove vivono tante specie di invertebrati, grilli, mantidi religiose, api e coleotteri.

Castello Svevo

Il castello di Manfredonia è una struttura militare di epoca svevo-angioino-aragonese, rivolta verso il mare che presenta tutte le caratteristiche dei canoni costruttivi (linearità e regolarità geometrica) di similari fortezze adottate dagli Svevi. Nonostante l’evidente linearità della costruzione, questa non fu il risultato di un progetto unitario bensì di diversi e successivi interventi a partire dal 1279 (data a partire dalla quale si ha notizia del reclutamento di manodopera in loco al fine di far iniziare i lavori di costruzione) fino a tutto il 1500. Nel 1620 il castello capitolò per opera dei turchi, da quel momento perse la sua funzione difensiva e divenne una caserma con annessa prigione.
A partire dal 1970 il Comune di Manfredonia lo ha donato allo Stato perché vi accogliesse le collezioni archeologiche dell’area sipontina.

Castello di Corigliano d’Otranto

Il castello, risalente alla fine del 1400, sorge su un edificio preesistente a pianta quadrata.
La struttura presenta quattro torrioni angolari circolari, ognuno dedicato ad un santo, che, posto in rilievo su ogni sommità, viene raffigurato con accanto una allegoria delle quattro virtù cardinali: San Michele con l’allegoria della Fortezza, Sant’Antonio Abate con la Temperanza, San Giorgio, con l’allegoria della Prudenza, e infine, S. Giovanni Battista con la Giustizia.
L’edificio è circondato da un profondo fossato mentre la facciata è stata arricchita nel corso del 1600 da splendide decorazioni di ordine barocco.

Parco Archeologico di Caulonia

Kaulonia, o Kaulon fu una colonia fondata da Achei provenienti dalla Magna Grecia o alternativamente direttamente dalla madre patria, secondo diverse interpretazioni storiche.
Fonti letterarie attestano che Kaulon avesse un porto con doppio approdo situato alla foce della fiumara d’Assi e che fosse quindi una città che commerciava in legname. Ricca di materie prime come pietra, magnesia, sale, oro e piombo, sarebbe stato anche un centro per la produzione di manufatti in metallo e vasellame.

Parco Archeologico Epizephiri

Locri Epizefiri fu una città della Magna Grecia, fondata nel VII secolo a.C., da greci provenienti dalla Locride; i coloni si stabilirono prima presso Capo Zefirio (oggi Capo Bruzzano) e più tardi si spostarono a nord della città storica conservando però l’appellativo di Epizephyrioi, che significa appunto “attorno a Zephyrio”.
Il fatto che l’area si trovi a distanza dagli odierni centri abitati ha preservato quasi integralmente la città antica: tuttavia, nel corso dei secoli, una parte dei monumenti è stata depredata per edificare nuove case nei dintorni.
La città era difesa da una cinta muraria di 7 km, in molti tratti ancora visibile. All’esterno delle mura si estendono le necropoli, mentre all’interno sono visibili i resti dei santuari con edifici templari monumentali che risalgono al periodo arcaico. Tra i monumenti ancora oggi visibili c’è il teatro, unico edificio pubblico non sacro riportato alla luce che risale al IV secolo a.C. con rifacimenti di età romana.

Bronzi di Riace

I due Bronzi, denominati “A” e “B” o come comunemente rinominati a Reggio Calabria, “il giovane” e “il vecchio” furono rinvenuti ad agosto del 1972 a Riace Marina (da cui il loro nome) e la loro datazione è fatta risalire al V sec. a.C. ad opera dello stesso Maestro.
A seguito del recupero, le statue vennero sottoposte a diversi restauri, prima a Firenze tra il 1975 e il 1980 dove vennero pulite esternamente e poi a Reggio Calabria dove fu rimossa la terra di fusione. Il restauro si è concluso definitvamente nel 2013.
Le due statue sono alte rispettivamente 1,98 e 1,97 m, e il loro peso, originariamente di 400 kg, ora è diminuito a circa 160 kg, in virtù della rimozione della terra di fusione, sono realizzate in bronzo, ad eccezione di alcuni particolari in argento (denti della statua “A”), in calcite (sclera degli occhi, le cui iridi sono in pasta di vetro, mentre la caruncola lacrimale è di una pietra di colore rosa) e in rame (capezzoli, labbra e ciglia di entrambe le statue, la cuffia della statua “B”).
Nel corso dei diversi restauri, gli studiosi sono arrivati ad alcune conclusioni, prima fra tutte che le due statue furono realizzate ad Argo probabilmente come gruppo scultoreo dedicato al mito dei Sette di Tebe.

Castello di Corigliano Calabro

Il castello sorge sui resti di un avamposto difensivo costruito da Roberto il Guiscardo Re dei Normanni intorno al XI sec. d.C. per poi essere prima ristrutturato ed ampliato nel 1400 ad opera di Ferdinando I d’Aragona e in seguito dagli Angioini.
Secondo la tradizione il castello diede i natali a Carlo D’Angiò, futuro Carlo III re di Napoli. E’ attualmente uno dei castelli dell’Italia meridionale meglio conservati grazie al minuzioso restauro subito nell’ultimo ventennio del 1900.

Castello Carafa di S. Severina

Il castello normanno di Santa Severina è una delle antiche fortezze militari meglio conservate. Sottoposto a ristrutturazione tra il 1994 e il 1998, è composto da un mastio quadrato con quattro torri cilindriche poste agli angoli e fiancheggiato da quattro bastioni sporgenti in corrispondenza delle torri.
La sua costruzione è attribuita al Normanno Roberto il Guiscardo intorno al XI° secolo che sembrerebbe averlo edificato su una preesistente costruzione, si pensa all’acropoli dell’antica Siberene.
Gli scavi condotti durante il restauro hanno fatto emergere materiali risalenti fino all’età greca, oltre che i resti di una chiesa bizantina e di una necropoli risalente alla stessa epoca.
Oggi il castello ospita il museo di Santa Severina, in cui sono esposti i reperti degli scavi e altri materiali e collezioni archeologiche provenienti dal territorio limitrofo.

Cattedrale di Palermo

Edificata nel 1184 per volontà dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio in onore della Vergine Assunta in cielo, dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità (Unesco).
La leggenda narra che la sua costruzione sia legata alla competizione nata con Guglielmo II che contemporaneamente stava facendo edificare il Duomo di Monreale. Per i due la costruzione dei due luoghi di culto diventò una vera e propria sfida, con l’obiettivo di surclassare il proprio avversario.
Guglielmo si concentrò più sull’abbellimento dell’aspetto interno del duomo di Monreale poiché lo accostava all’animo dell’essere umano piuttosto che all’aspetto esteriore.
Di contro l’arcivescovo Gualtiero curò maggiormente l’aspetto esterno della cattedrale di Palermo, poiché per lui la bellezza esteriore era quella che colpiva di più lo spirito delle persone.
A termine dei lavori entrambi visitarono le rispettive cattedrali restando colpiti da quello che mancava alle loro e, disperati, prima l’uno e poi l’altro si tolsero la vita.
e’ stata nei secoli luogo di culto musulmano (come testimonia l’incisione di un versetto del Corano sulla prima colonna a sinistra del portico), normanno e cristiano.