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Saline di Trapani

La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco è stata istituita nel 1995 e si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. Il geografo arabo al-Idrīsī documenta la presenza delle saline già nel periodo della dominazione normanna in Sicilia. Ancorta oggi al suo interno si esercita l’antica attività di estrazione del sale ed è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori.

Cittadella Fortificata di Milazzo

La cittadella fortificata di Milazzo, nota come “il Castello”, ha un’estensione di oltre sette ettari e quasi quattordicimila metri quadri coperti. Il Castello sorge sui luoghi dei primitivi insediamenti greci, romani, bizantini, musulmani. I primi documenti relativi alla fortificazione risalgono al periodo normanno (XI-XII sec.) quando venne eretto il Mastio che fu poi ampliato dagli Svevi.
La cittadella è stata utilizzata ed ampliata dai Normanni che eressero la prima cinta muraria e accolsero al suo interno greci ortodossi, ebrei, arabi, cristiani, nonché famiglie dei soldati al seguito e operai. nella seconda metà del ‘400, la rocca fu in mano agli Aargonesi che la cinsero di uan seconda cinta muraria. Con al domincazione Spagnola della seconda metà del ‘500, arrivò anche la terza cinta muraria.
nel 1860 Milazzo ha visto la vittoria di Garibaldi sull’eservito borbonico che dovette abbandonare il presidio del Castello. Dal 1880 al 1959 la struttura è stata adibita a carcere ed ha subito numerose trasformazioni che ne hanno alterato l’antico splendore e guastato la bellezza delle strutture originarie.

Isola Bella

La zona è stata dichiarata monumento di interesse storico-artistico nel 1984 ma è stata acquistata dall’Assessorato dei Beni Culturali solo nel 1990. Nel 1998 è stata istituita riserva naturale, gestita dal WWF, poi dalla Provincia di Messina e di recente passata in gestione al Centro di Tutela Ambientale dell’Università di Catania.
La riserva contiene un ambiente marino di grande varietà con dei fondali ricchi di relitti di navi, reperti archeologici e praterie di posidonia oceanica c.d. a macchia di leopardo.L’Isola Bella è stata inserita anche nella lista dei Siti di Importanza Comunitaria.
Nonostante le modeste dimensioni, le condizioni climatologiche locali hanno favorito l’istaurarsi di un impianto botanico peculiare ed estremamente suggestivo caratterizzato oggi sia da essenze endemiche, anche di rilevante interesse scientifico (Garofano rupicolo, Cavolo biancastro, Vedovino delle scogliere, Limonio ionico e fiordaliso di Taormina) nonché da piante esotiche ornamentali o di tipo agrario (ulivi) impiantate dai proprietari che via via si sono succeduti nell’isola.Particolare la presenza esclusiva di un tipo di lucertola dalla tipica colorazione rossa del ventre (Podarcis sicula medemi) nonchè il raro Gabbiano corso, il Beccapesci, il Martin pescatore e il Falco Pellegrino.
La storia di quest’isola annovera il passaggio di illustri personaggi tutti dediti a divulgate la sua bellezza come il Barone Wihelm Von Gloden, Goethe, Byron, Dillon e Geleng.
Per la grande varietà e pregio delle specie vegetali impiantate il parco è stato segnalato nel 1970 come “GIARDINO BOTANICO” dall’Istituto Geografico De Agostini nella cartografia realizzata in occasione dell’esposizione internazionale del fiore e della pianta

Turris Libisonis

Porto Torres sorge tuttora sui resti dell’antica città di Turris Libisonis.
Il sito si trova nella zona NW di Porto Torres ed offre al visitatore un tuffo nel 46 d.C. quando la città fu fondata addirittura da Giulio Cesare che la scelse perchè le navi romane trovassero riparo nel passaggio tra la Corsica e la Sardegna.
Tra i monumenti più importanti il ponte romano, tre impianti termali, il peristilio Pallottino e un tratto di acquedotto.

Villa di Pausilypon

L’accesso al parco archeologico di Posillipo, dove si trova la Villa di Pausilypon, è attraverso l’imponente Grotta di Seiano. Dopo la battaglia di Azio (31 a.C.), Publio Vedio Pollione decise di trascorrere gli ultimi suoi giorni in quello splendido scorcio situato tra la Gaiola e la baia di Trentaremi: Pausilypon cioè “sollievo dal dolore”. Accanto alla villa, fece costruire anche un teatro di 2000 posti, un odeon per piccoli spettacoli, un ninfeo e un complesso termale. La villa divenne poi residenza imperiale di Augusto e di tutti i suoi successori. L’ultimo ad abitarla fu Publio Elio Traiano Adriano.

Parco sommerso della Gaiola

Il Parco sommerso di Gaiola è una piccola area marina protetta di 42 ettari di mare che circonda le Isole della Gaiola nel golfo di Napoli e che si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi. Sui fondali del Parco è possibile osservare i resti di porti, ninfei e peschiere attualmente sommersi a causa del lento sprofondamento della crosta terrestre (bradisismo). Tutti questi sono in gran parte afferenti alla Villa Imperiale di Pausilypon. L’Area Marina Protetta è visitabile mediante visite guidate con battello a visione subacquea, itinerari snorkeling e diving.
Per conoscere i Diving Center di zona, clicca su Diving nel Menù Punti di Interesse.

La Grotta di Seiano

La Grotta di Seiano è situata sul promontorio di Posillipo. E’ interamente scavata nel tufo e fu costruita in epoca romana per migliorare le comunicazioni tra Pozzuoli e Napoli. Percorrendola si arriva al complesso del Pausilypon, altrimenti raggiungibile solo via mare. Un‘opera grandiosa che unisce l‘emozione di un percorso nel sottosuolo alla suggestione di una vista mozzafiato a strapiombo sul mare, che si gode dalle aperture laterali della grotta.

Villa Jovis

L’imperatore Tiberio era uno che sapeva godersi la vita, infatti fuggì dalla chiassosa e caotica Roma e venne a Capri per dedicarsi all’ozio contemplativo. Fece costruire ben 12 ville ma la principale era Villa Jovis, costruita nel I sec. d.C. sull’estremo promontorio est dell’Isola. Estesa su un’area di circa 7.000 mq domina l’intero promontorio di Monte Tiberio e la conca che scende verso Cesina. La vista che si può godere dal lato nord abbraccia buona parte del Golfo di Napoli, spaziando dall’Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato sud affaccia sul centro di Capri.

Giardino Esotico Pallanca

Il giardino è posto lungo un ripido pendio roccioso a picco sul mare, con fasce e terrazze popolate da splendide piante principalmente cactus e succulente. Fu realizzato dai discendenti di Bartolomeo Pallanca ed il suo patrimonio naturalistico è completo di 3200 specie di piante, facendone la raccolta più importante e vasta d’Italia e tra le maggiori d’Europa. Il giardino si estende per 10.000 metri e si snoda tra scalette e terrazze ricavate dalla roccia color ocra con uno spettacolare scenario del mare azzurro.