Forse uno dei luoghi meno frequentati ma più suggestivi dell’isola, le cave di caolino sono oggi abbandonate ma furono utilizzate già in epoca greca. Il sentiero che ne permette la visita costeggia le pareti della cava, dove antiche fumarole hanno prodotto vistose policromìe, frutto delle alterazioni delle rocce, un campo fumarolico tuttora attivo, che testimonia come l’isola sia ancora oggi interessata da attività vulcanica, e le pareti tufacee di Timpone Pataso, dove si osservano i depositi stratificati che hanno riempito il lago che esisteva intorno a 100.000 anni fa.