Parchi Marini:
Parco Naturale di Telascica

Parco Naturale di Telascica

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Descrizione del Parco Marino

La baia di Telascica e le 19 isolette circostanti, situate nella parte centro-meridionale dell’isola di Dugi Otok, sono state insignite dello status di Parco Naturale nel 1988; la superficie del Parco si estende su un territorio di 70,5 km2, più della metà dei quali sono costituiti da zone marine. La caratteristica più famosa di Telascica è senza dubbio la presenza delle scogliere – “stene” in croato – più alte del Mare Adriatico: il picco più alto raggiunge i 161 metri e crea una vista mozzafiato sul mare cristallino sottostante. La baia di Telascica è il rifugio preferito di alcune specie di delfini e in determinati periodi dell’anno è possibile osservare branchi di balene di passaggio; Quello che però è più prezioso nella baia è il corallo: se ne trovano generi diversi, cangianti nei colori e nelle forme.Tra tutti, spicca il corallo rosso, una volta diffuso in questo mare ma sempre più raro a causa della pesca. Nell’area si trovano anche affascinanti assembramenti di alghe rosse calcificate e la rara alga Goniolithon Byssoides. il parco è inoltre riccamente popolato da numerose specie rare di falchi e uccelli, motivo per cui è entrato a far parte del programma Aree Importanti per l’Avifauna (IBA).

Ente gestore: Parco Naturale di Telascica: Sali X 1 HR-23281, Sali - Tel.: +385 23 377 096 - Email: telascica@telascica.hr

Zona “A” del Parco Naturale di Telascica

Comprende la zona che termina con il capo di Pod Poljica.

Attività concesse: Ancoraggio a responsabilità propria; Balneazione; Ormeggio nelle zone previste e indicate; Sono permesse immersioni autonome dopo aver ottenuto la licenza, e nelle località previste (Garmenjak Veliki e Mali, Korotan e Podusobine La pesca ricreativa e sportiva è permessa solo con una licenza precedentemente procurata ed emessa dall’Istituzione pubblica (Servizio di sorveglianza). La licenza permette la pesca con l’uso di vari tipi di lenze senza l’uso della lampada per pescare i calamari. È permesso pescare fino a 3 kg di pesce al giorno/licenza.
Attività vietate: Pesca subacquea; Navigazione oltre i 10 nodi di velocità; È vietato navigare in motoscafo vicino alla costa e nei passaggi; Limite di velocità all'ancoraggio è di 5 nodi; La massima profondità del passaggio Mala Proversa è di 4,3 m; La massima profondità del passaggio Vela Proversa è di 2,2 m; La minaccia dei prati di posidonia sono le alghe Caulerpa taxifolia e Caulerpa racemosa, la conseguenza della diffusione del caulerpa è la notevole diminuzione nella biodiversità del fondale marino. Nell’Adriatico la riproduzione delle alghe è asessuale, strappandone un pezzo si rigenerano nuove alghe. NAVIGANTI Controllate le ancore e nel caso doveste trovare pezzi di queste alghe, rimuoveteli dall'ancora prima di rigettarla nel mare. Non gettate nel mare frammenti di alghe, perché essi se ne svilupperanno di nuove. Se trovate l'alga caulerpa, siete pregati di informare il servizio di sorveglianza del Parco naturale, oppure chiamare il Laboratorio per fitobentos dell'Istituto di oceanografia e pesca di Spalato, al numero di telefono: +385 (0)21 408 004

Zona “B” del Parco Naturale di Telascica

Comprende le baie in cui si concentra la maggior parte delle imbarcazioni da diporto, tra cui figurano Mir, Tripuljak, Kruševica, Magrovica, Pasjak e Jaz.

Attività concesse: Ancoraggio a responsabilità propria; Balneazione; Ormeggio nelle zone previste e indicate; Sono permesse immersioni autonome dopo aver ottenuto la licenza, e nelle località previste (Garmenjak Veliki e Mali, Korotan e Podusobine La pesca ricreativa e sportiva è permessa solo con una licenza precedentemente procurata ed emessa dall’Istituzione pubblica (Servizio di sorveglianza). La licenza permette la pesca con l’uso di vari tipi di lenze senza l’uso della lampada per pescare i calamari. È permesso pescare fino a 3 kg di pesce al giorno/licenza.
Attività vietate: Pesca subacquea; Navigazione oltre i 10 nodi di velocità; È vietato navigare in motoscafo vicino alla costa e nei passaggi; Limite di velocità all'ancoraggio è di 5 nodi; La massima profondità del passaggio Mala Proversa è di 4,3 m; La massima profondità del passaggio Vela Proversa è di 2,2 m; La minaccia dei prati di posidonia sono le alghe Caulerpa taxifolia e Caulerpa racemosa, la conseguenza della diffusione del caulerpa è la notevole diminuzione nella biodiversità del fondale marino. Nell’Adriatico la riproduzione delle alghe è asessuale, strappandone un pezzo si rigenerano nuove alghe. NAVIGANTI Controllate le ancore e nel caso doveste trovare pezzi di queste alghe, rimuoveteli dall'ancora prima di rigettarla nel mare. Non gettate nel mare frammenti di alghe, perché essi se ne svilupperanno di nuove. Se trovate l'alga caulerpa, siete pregati di informare il servizio di sorveglianza del Parco naturale, oppure chiamare il Laboratorio per fitobentos dell'Istituto di oceanografia e pesca di Spalato, al numero di telefono: +385 (0)21 408 004