SICUREZZA IN MARE – BEBE’ A BORDO? LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO MA NAVIGARE NON E’ UN PROBLEMA!!!
Quando si naviga si sa, il primo pensiero al momento di salpare è senza alcun dubbio la sicurezza e la tutela della vita umana in mare.
Ma quando la vita da salvaguardare è quella dei più piccoli come dobbiamo comportarci? Si può attrezzare la propria barca da diporto “ a prova di neonato”?
Sono molti i fattori di rischio per un bambino in un ambiente così particolare, ma due curiosi genitori sono stati in grado di crescere i propri figli a bordo di un 45 piedi con metodi efficaci e semplicissimi!
Eric un bambino di pochi mesi ed Elias di 3 anni sono nati a bordo di un cutter in acciaio e, fin dai primi giorni di vita, questo è stato per loro una confortevole casa proprio come per noi potrebbe essere un comune appartamento in città.
Hanno preso fin da subito confidenza con questo ambiente così atipico, i bambini sappiamo bene, hanno una capacità di adattamento invidiabile a chiunque. Ma qui non si parla solo di vivere a bordo di una barca e quindi fronteggiare le problematiche di spazi molto ristretti, ma di affrontare, per chi come i genitori di Eric ed Elias amano le traversate oceaniche, il grande argomento della sicurezza in mare aperto.
Grazie a questa famiglia fuori dal comune, che ha intrapreso una lunga traversata del Pacifico con due piccoli pargoli, siamo riusciti a “rubare” qualche piccolo consiglio su come si può attrezza una barca a prova di Bebé.
La prima cosa da fare è creare delle zone ben precise una in coperta e una sottocoperta, dove il piccolo possa stare in sicurezza anche incustodito. In coperta si può tranquillamente recuperare un seggiolino da auto che, fissato con delle cinghie sotto il tendalino, al centro dell’unità, garantisca protezione per il piccolo durante le manovre.
Sottocoperta invece sarà importante organizzare una cuccetta “a prova di fuga”, fondamentale se i bambini già camminano. Si potrebbero, ad esempio, eliminare le gambe di una culla pieghevole, sistemarla in cabina di prua (o se troppo ingombrante in dinette) e coprirla con una rete per evitare eventuali fughe.
Risolto il primo problema bisogna pensare a soluzioni per mangiare e giocare in sicurezza. Le responsabilità di un genitore in termini di sicurezza sono significative se la decisione è quella di voltare le spalle alla vita sulla terra per prendere il mare;il consiglio più prezioso è quello di attrezzare la barca con degli occhielli in acciaio, dove fissare ed assicurare con delle fettucce il seggiolone. Se invece si ha la disponibilità, in termini di spazio, anche un classico box sempre ben fissato con delle fettucce ed imbottito con dei cuscini, potrebbe rivelarsi una grande soluzione.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è quello di ricoprire tutti gli spigoli presenti a bordo fissando dei cuscini con degli elastici, in modo da proteggere la testa da eventuali cadute.
E’ bene, inoltre, delimitare con delle reti le parti della barca in cui ai bambini è vietato l’accesso: come per esempio la cucina. In coperta invece le soluzioni sono più complicate; sicuramente andrà posizionata una rete lungo le draglie e lo specchio di poppa per evitare cadute in mare. Tuttavia è importante che indossino sempre le dotazioni di sicurezza ed avere sempre i piccoli a portata di mano: questo significa che, per una famiglia di quattro persone in viaggio, ogni genitore si dovrà comportare, a turno, come un navigatore solitario (ed avere quindi le competenze veliche necessarie anche in caso di emergenza), perché l’altro sarà impegnato nella cura dell’infante.
Per ultimo ma da non sottovalutare: come possiamo risolvere la questione dei pannolini sporchi senza rischiare che prendano il sopravvento? Il consiglio è quello di utilizzare pannolini lavabili in stoffa con applicata una fodera aggiuntiva in canapa che assicuri un maggiore assorbimento. L’aspetto negativo è ovviamente che bisogna lavarli: ma c’è l’acqua di mare! Se riunite i pannolini sporchi in un sacchetto a rete e lo appendete a poppa, in acqua, per mezzora, il trascinamento della barca penserà ad ultimare un primo lavaggio; dopodichè basterà un breve passaggio in acqua dolce e sapone (divisi in due secchi diversi) e saranno pronti per essere stesi al sole. MA NON FATELO IN PORTO O IN RADA! SOLO IN NAVIGAZIONE! Per la pulizia dei bambini, un po’ di carta igienica con della crema idratante è un perfetto sostituto biodegradabile alle classiche salviette umidificate.
Presi in considerazione tutti questi piccoli,ma fondamentali accorgimenti, non vi resta che salpare con la consapevolezza che un bebè a bordo potrà solo che arricchire la vostra crociera!