La grotta fu scoperta per caso nel 1959 da alcuni abitanti della zona attratti dal rumore d’acqua proveniente dall’interno e fu “pietra rossa” dal colore insolito della terra, delle stalattiti e stalagmiti ivi presenti. Durante l’esplorazione sistematica, fu rinvenuto un cranio umano di un uomo dell’età presunta di 25-35 anni, risalente a quasi un milione di anni prima; nella stessa sezione della grotta sono stati, inoltre, ritrovati aghi in osso e tracce di fuoco. Si ritiene che la grotta venisse utilizzata all’inizio dell’era glaciale. Nella sala della grotta battezzata ”Cimitero dei giganti” sono stati ritrovati i resti di 14 specie diverse di animali carnivori, quali orsi, pantere, leoni, iene, lupi rinoceronti, cervi e roditori, che evidentemente avevano scelto la grotta come rifugio anche in epoche precedenti a quella dell’uomo.
Si tratta di una grotta cui si accede da una piattaforma rocciosa proprio in riva al mare.
La grotta, una delle più grandi della Grecia, è lunga 4 km ed è percorsa da un fiume sotterraneo, alla scoperta di angoli veramente suggestivi.
Abitato sin dall’antichità (sono stati ritrovati reperti risalenti al Neolitico), questo sistema di grotte fu riscoperto alla fine del 1800 mentre la sua esplorazione sistematica avvenne solo a partire dal 1949. Oggi la visita guidata (esclusivaqmente in lingua greca) copre solo il primo 1,2 km dei 14 totali: i visitatori effettuano a piedi i primi 300 m del percorso per poi proseguire in barca l’affascinante visita, alla scoperta delle ricche e coloratissime formazioni di stalattiti e stalagmiti.
Si tratta di percorso, quasi un labirinto lungo 2 km che nasconde tredici laghi disposti su tre livelli le cui acque cristalline e immobili si tingono di un incredibile turchese.
Si tratta di un serie di grotte marine che si aprono sulla costa alta e rocciosa di questa parte di isola.
Si tratta di una grotta molto ampia che ha una duplice entrata: dal mare e da terra e in cui il colore inteso dell’acqua si riflette sulla roccia chiara delle pareti e del soffitto.
Sebbene questa grotta fosse nota agli abitanti già nel 1800, è stata aperta al pubblico solo nel 1963.
La visita prevede un itinerario di circa 100 m alla scoperta di due stanze divise da enormi blocchi di roccia; la stanza posta più in alto è caratterizzata da splendide stalattiti traslucide ed è chiamata “balcone reale”, mentre la camera più in basso è detta “stanza dell’Apoteosi” che, godendo di una acustica veramente eccezionale ospita in rare occasione veri e propri concerti con pubblico anche 500 persone.
Si tratta di un’ampia grotta marina che si affaccia su un tratto di mare caratterizzato da rocce bianche e da un alto e imponente faraglione.
Si tratta delle due grotte marine di Nausicaa e di San Nicola, raggiungibili solo via mare che offrono uno spettacolo suggestivo.
Secondo la leggenda, la grotta è considerata il luogo di nutrimento e adorazione del dio Dioniso, nato nel vicino monte Drakano. Lunga 17 m e con il tetto crollato, al suo interno sono stati trovati frammenti di ceramiche, anfore e monete di varie epoche, principalmente periodo ellenistico e greco-romano.
La grotta non è visitabile con un toru organizzato ma è necessario richiedere un permesso pr la sua visita.