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Prodotti Siti archeologici subacquei

Città Sommersa di Epidauro

Le rovine si trovano a non più di 50 m dalla riva e in soli due o tre m di profondità, sono quindi alla portata di chiunque indossi maschera e boccaglio.

Grotta Cosquer

L’ingresso della grotta si trova a circa 37 m di profondità, risalendo un corridoio sottomarino di circa 160 m si arriva ad una ampia sala solo parzialmente allagata di circa 50 m di diametro. La grotta è particolarmente interessante per via della presenza di graffiti preistorici risalenti anche a 27.000 anni fa.
Gli studiosi pensano che 27.000 anni fa, la grotta fosse situata ai piedi di un calanco, avanti al quale si trovava probabilmente una steppa: il mare si trovava ad 8–10 km di distanza, con l’imbocco della grotta a circa 120 m s.l.m.
Le pitture della grotta, per stile e raffigurazioni, vanno divise in due periodi:
al primo risalente a 27.100 anni fa, fanno riferimento ad impronte di mani, per lo più prive di alcune, se non di tutte le dita; nel secondo periodo databile a 18-19.000 anni fa, invece, i temi dei graffiti sono riferibili ad animali, con più di cento figure, tra stambecchi, cavalli, buoi, uri, bisonti, meduse ed altri ancora, oltre a particolari figure geometriche di difficile interpretazione.
A causa della sua posizione al di sotto del livello del mare, la grotta è chiusa al pubblico. L’accesso è consentito solo agli studiosi ed il tunnel sottomarino è stato ostruito con dei massi.

Vasche del Re

I sarcofagi di San Pietro sono uno dei più grandi giacimenti archeologici sottomarini del Mediterraneo. Le 23 vasche giacciono in fondo al mare a poca distanza dalla costa del villaggio di San Pietro in Bevagna. Si tratta di sarcofagi in marmo destinati a personaggi illustri di Roma, inabissatisi nel III sec. d.C. , con la nave lapidaria che le trasportava a Roma.

Percorso Archeologico Subacqueo

Il percorso, realizzato nel 2005, è posizionato ad una profondità di 4 o 5 metri e si sviluppa lungo un tracciato di circa 400 m, fruibile in modalità sea-watching grazie ai centri di immersione (diving) che operano nell’Area Marina Protetta e che consentiranno la visione subacquea a turisti e residenti. Lungo questo affascinante percorso è possibile ammirare i resti di strutture franate in mare, i resti di una scalinata, due “Horrea” (magazzini di epoca romana), un crogiuolo, nonchè vari tagli di cava e resti di lavorazione di manufatti destinati all’edilizia.

Capo Grosso

L’immersione offre uno spettacolo emozionante: allineate sul fondale limpidissimo è possibile vedere i resti delle antiche ancore in metallo attribuite alla flotta romana che in queste acque affrontò quella cartaginese nella storica battaglia delle Egadi, durante la Prima guerra punica.

Le Colonne Greche

L’immersione si snoda inizialmente su un fondale roccioso di circa 6-8 m. A 24 m di profondità appaiono 4 grandi spezzoni di colonne greche e svariate sezioni più piccole datate a circa 2000 anni fa.
Fauna tipica del nostro mare murene, polpi, sarpe,s araghi, pesci pappagallo, triglie e scorfanetti.

Città di Aenaria

Si chiamava Aenaria, dal latino “aenum” che significa “metallo”, la cittadella romana esistita dal IV secolo a.C. fino al 130-150 d.C. e distrutta improvvisamente da un’eruzione vulcanica o da un terremoto. Si trovava nello specchio d’acqua chiuso tra il Castello Aragonese e gli scogli di Sant’Anna. Era un centro industriale dove si lavorava il metallo (piombo, ferro, rame) e l’argilla; oggi è completamente sommersa dal mare.

Parco sommerso della Gaiola

Il Parco sommerso di Gaiola è una piccola area marina protetta di 42 ettari di mare che circonda le Isole della Gaiola nel golfo di Napoli e che si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi. Sui fondali del Parco è possibile osservare i resti di porti, ninfei e peschiere attualmente sommersi a causa del lento sprofondamento della crosta terrestre (bradisismo). Tutti questi sono in gran parte afferenti alla Villa Imperiale di Pausilypon. L’Area Marina Protetta è visitabile mediante visite guidate con battello a visione subacquea, itinerari snorkeling e diving.
Per conoscere i Diving Center di zona, clicca su Diving nel Menù Punti di Interesse.

Parco Archeologico Sommerso di Baia

Il Parco Sommerso di Baia è un’area marina protetta localizzata nel Golfo di Pozzuoli, tra Punta Castello e Punta Epitaffio, in località Bacoli. L’area rappresenta, assieme al parco sommerso di Gaiola, un esempio unico in ambito Mediterraneo di protezione archeologica e naturalistica subacquea. La particolarità di tali zone è legata al fenomeno vulcanico del bradisismo che ha interessato da sempre l’intera costa nord dell’area napoletana. All’interno dell’area marina, si incontrano una serie di edifici sommersi: il ninfeo dell’imperatore Claudio, la villa dei Pisoni ed il complesso termale, immersi ad una distanza dall’attuale costa che non supera i 400 m. Si conservano importanti reperti, come mosaici, affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne, sommersi a circa 5 metri sotto il livello del mare. Il valore di tale sito è dato sia dal buono stato di conservazione dei reperti sia dal loro valore storico. E’ possibile osservare il sito archeologico, oltre che con immersione, per mezzo di un’imbarcazione dal fondo finestrato. Il luogo è straordinariamente suggestivo e fa di questo tratto dei fondali una piccola Atlantide romana.
Per conoscere i Diving Center di zona, clicca su Diving nel Menù Punti di interesse.

Cristo degli abissi

Nello specchio d’acqua antistante l’Abbazia di San Fruttuoso, nel silenzio primordiale e solitario delle profondità marine, si trova una grande statua bronzea raffigurante Cristo con le braccia protese verso l’alto in segno d’invocazione, posta a ricordo dei morti in mare e di quanti al mare hanno dedicato la propria vita. La statua di bronzo è alta 2,50 metri e pesa 260 kg. Ogni anno, alla fine di agosto, nella piccola baia si svolge una cerimonia suggestiva , in ricordo di tutti coloro che il mare ha voluto richiamare a se. La benedizione delle acque, la processione alla luce delle torce, l’immersione dei subacquei che raggiungono il Cristo e vi depongono una corona di alloro, la messa celebrata sulla battigia: sono questi i momenti più suggestivi della notte in cui si rende omaggio al Cristo degli Abissi.
Per consentire a tutti di ammirare la statua, anche in condizioni di mare non buone, il 13 agosto 1974 una copia del cristo è stata collocata nella cappella della Chiesa di San Fruttuoso.