Si tratta di famose quanto antiche sorgenti termali di acqua calda solforosa (il termine Termopili significa Porte Calde), raccomandate per le malattie reumatiche, artrite, problemi ginecologici, neurologici oltre che per le malattie del sistema respiratorio quali asma, bronchite o enfisema polmonare.
Si tratta di una piccola piscina naturale, delimitata da alcune rocce proprio in riva al mare dove l’acqua calda della sorgente termale si mescola all’acqua di mare per una piacevolissima sensazione di benessere.
Si tratta di sorgenti termali che presentano un’acqua ricca di acido carbonico, solfuro e solfato, sali di sodio e di calcio, anidride carbonica libera, ferro, magnesio e radon (in misura di 15-25 unità MACHE). L’acqua sgorga con una temperatura tra i 60° e i 92° anche se poi il bagno viene effettuato con una temperatura di circa 40°.
Si tratta in realtà di fumarole subacquee che rendono l’acqua di questo sito di balneazione più calda di circa 5°, i bagni in queste acque sono particolarmente apprezzati da coloro che soffrono di dolori reumatici. Le rocce di questo tratto di costa hanno un particolare colore arancione dovuto allo zolfo che viene portato in superficie dall’attività del vulcano.
Il sito è raggiungibile solo a nuoto in quanto i fondali della zona di balneazione sono poco profondi.
Si tratta di un piccolo stagno artificiale costruito con delle rocce che lo dividono dal mare e in cui si riversa una sorgente di acqua calda termale. La temperatura in questa piscina in riva al mare è di circa 30°-50° ed è stato dimostrato che l’acqua termale mescolata all’acqua di mare avrebbe proprietà terapeutiche contro le malattie della pelle, dell’apparato respiratorio, degli occhi e contro i disturbi muscolari.
Si tratta di una bellissima spiaggia in cui è possibile fare un bagno termale grazie ad una piccola piscina naturale di acqua sorgiva calda.
A ridosso della zona di arrivo nel porto di Levante, sono presenti tre aree pubbliche in cui è possibile in modo autonomo usufruire dei benefici di questi fanghi, si distinguono:
La “Pozza” dei fanghi
Il “ mare caldo” o “acque calde”
Le fumarole
La “Pozza” è ininterrottamente alimentata da innumerevoli bolle dalle quali fuoriescono vapori sulfurei, acqua salmastra e fango argilloso ad altissimo contenuto di zolfo particolarmente indicate Per le malattie osteoarticolari. In assenza di controlli medico- specialistici, è consigliabile pche i tempi iniziali d’esposizione giornaliera, fossero appena di qualche minuto e che venissero poi incrementati gradualmente.
Vicinissimo alla “Pozza” c’è il c.d. “mare caldo”, un tratto di mare dove ci si può rilassare e risciacquarsi con un efficace idromassaggio naturale grazie all’azione di decine di fumarole sottomarine che emettono vapore a forte pressione.
Infine, il forte odore di zolfo che contraddistingue quest’area è dovuto alle “Fumarole”, a riprova che il vulcano dell’isola è tutt’altro che quiescente. La zona permette di fare inalazioni anche se in maniera artigianale ed indipendente.
I trattamenti sia per quanto riguarda il tipo che la frequenza sono lasciati alla discrezionalità di ciascuno, potendo il personale attualmente in servizio presso la pozza, fornire solo delle informazioni di carattere indicativo, senza alcun controllo valido sullo stato di salute dei pazienti prima e dopo la cura.
In prossimità dell’omonima spiaggia si trova una fonte termale, utilizzata dagli isolani per le proprietà benefiche e curative dell’acqua che sgorga a 50° e che sembrerebbe essere un valido ausilio per le malattie reumatiche.
Le Isole Eolie, inserite dall ?UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell’Umanità per il loro valore naturalistico, formano un sistema vulcanico costituito da sette isole vere e proprie, alle quali si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal mare. Gli unici due vulcani attivi sono quelli Stromboli e Vulcano, ma sono visibili vari fenomeni di vulcanismo secondario.
Secondo la mitologia greca, Eolo riparò su queste isole e, grazie alla sua fama di domatore dei venti, diede loro il proprio nome.
La presenza umana nell’arcipelago risulta sin da epoca molto antica, già alcuni secoli prima del 4000 a.C., nell’età neolitica. Le genti preistoriche vennero infatti attratte dalla presenza dell’ossidiana, sostanza vetrosa di origine vulcanica, grazie alla quale le Eolie furono al centro di fiorenti rotte commerciali.
Il loro paesaggio aspro, il contrasto con il blu del mare, il fascino dei vulcani ancora attivi, che a volte regalano viste mozzafiato, ne fanno una meta incredibile per il turismo nautico.
Che le terme siano una scoperta degli antichi romani è cosa nota, ma non tutti sanno però che sull’isola di Ischia vi sia un luogo rimasto intatto dall’epoca in cui imperatori e senatori romani si recavano per prendersi la loro dose di “otium e benessere”. Questo magico posto si trova sulla spiaggia dei Maronti, il suo nome è “ Cavascura”. Gli appassionati di geologia non potranno non ammirare nel percorso che dalla spiaggia li conduce alla zona termale la bellezza delle chiare pareti rocciose scolpite dagli agenti atmosferici di questo piccolo canyon, mentre il sentiero si snoda circondato da piante spontanee, canne e papiri. La sorgente della Cava Scura, è una delle più grandi sorgenti di acqua termali dell’isola. Qui, immutate da secoli, le vasche scavate nel morbido tufo ischitano dove immergersi per un bagno termale che è anche un passaggio indietro nel tempo, qui la sauna naturale in una grotta profonda e caldissima, qui le vasche fredde dove gettarsi con energia dopo saune e bagni caldi, qui nel tempio del benessere naturale la vigorosa cascata di acqua tiepida da farsi scivolare su tutto il corpo per una sferzata di puro termalismo.