Lunga insenatura frastagliata, che si inoltra verso NW, la più grande situata nella costa S dell’isola di Cres. Dare fondo nella sezione N in 2-6 m d’acqua, buona la tenuta su sabbia e alghe. Gavitelli per il transito a S del molo. È un ancoraggio popolare e nella stagione si possono trovare decine di barche all’áncora. Sulla costa orientale ci sono due piccole cale. Nella prima, Bokinić, c’è un grande campeggio naturista. Qui la protezione dalla bora è buona. Ancorare al centro della rada in 3,5 metri su un fondale sabbioso. All’interno del campeggio c’è un grande negozio dove fare rifornimento, l’accesso è con abiti adamitici. La seconda cala è più in fondo alla baia, ancorare al fondo davanti alla chiesa di Sv. Andrija senza avvicinarsi troppo a causa delle secche, le profondità scendono da 6 m a 3. C’è un pontile lungo 150 m con acqua ed elettricità. Intorno un piccolo villaggio con circa 50 case di pescatori trasformate in graziose capanne turistiche. C’è un buon ristorante in città chiamato Pogana. Il ridosso è buono da tutti i quadranti anche se con venti da SE (scirocco) entra una certa onda. Ci sono diversi pericoli nell’area di avvicinamento: – Arrivando da S o SE prestare attenzione a Plitvac, un’estesa area di secche e rocce. – Le punte nell’estremità S sono fronteggiate da secche e rocce, in particolare prestare attenzione alla secca di 4,7 m che rprolunga Rt Suha per 750 m e per 900 m abbondanti a S della punta dell’ingresso alla baia. Per l’esattezza dell’ubicazione di questi pericoli si consiglia di consultare la carta nautica. Il paesino di Pogana si affaccia sulle sponde della cala a E della baia. Molte case sono abitate solo in estate. Servizi a terra: ristorante, negozio e campeggio naturista dove è possibile fare rifornimento di acqua. Anche qui la risorsa principale dei coloni è la pastorizia. Proseguendo su uno dei sentieri si raggiungono gli allevamenti di pecore, piccole e strette casette dove lavorano la lana e il formaggio. Da vedere.
Grande baia frastagliata che si apre a SE di Uvala Ul, racchiusa tra Rt Kolorat e un promontorio situato a circa 1NM a NW, con diverse insenature e bellissimi ancoraggi. A E di questa rada, un bell’ancoraggio in 2-7 m d’acqua, ben ridossato eccetto da NW. Buona la tenuta su fango e sabbia. Sono state installate delle boe per il transito, a pagamento. Sono presenti dei gavitelli (su corpo morto) con plinti in cemento con la cima predisposta per il collegamento dell’imbarcazione.
La baia è soggetta a bora. Il braccio N offre un buon ridosso.
Contrariamente al passato, oggi la baia può essere molto affollata da yacht, barche a vela e motore. Si registrano diversi pericoli nell’area di avvicinamento e all’interno della baia: – Pličina Matešić, è una secca rocciosa coperta da 1,7 m d’acqua scarsi che avanza fino a 750 m al largo, 800 m a NE della punta N dell’ingresso della baia. È segnalata da una boa verde. – al centro della baia giace una secca coperta da 4,8 m d’acqua. I fondali sono di 3 m e si estendono fino a 400 m scarsi davanti alla punta a SW della secca. Tra queste due zone con fondali poco profondi le altezze raggiungono i 9 m. – Pličina Kolorat, banco roccioso la cui estremità S si trova 400 m a NE di Rt Kolorat. È lungo circa 600 m (da N a S) con profondità di 3,3 m verso l’estremità S, che aumentano a 5,4 all’estremità N. Baia articolata in molti bracci, circondata dal verde. L’acqua è cristallina e trasparente.
Il paese più vicino è Punta Kriza. Posto su un rilievo, è relativamente recente.
Nel centro del paese si trova la chiesa parrocchiale con campanile a vela del 1851 , mentre nel cimitero si trova la chiesa di Sant’Andrea al cui interno si può ammirare una scultura lignea del XV° secolo. In fondo alla baia Jadriscica c’è la vecchia chiesa parrocchiale di Sant’Andrea della Marina (1599) dove si trovano la frazione di Pogana con approdo per imbarcazioni. Tra la chiesa di Sant’Andrea e Pogana, sulla sponda W dell’insenatura si trovano i resti di ville di epoca romana.
Presso Suha Punta si trovano le rovine della chiesa di San Platone di origine paleocristiana in stile bizantino, mentre a S della Punta di San Damiano, a E si trovano i resti della chiesa omonima con decorazioni bizantine.
Presso Punta Kriza si trova la grotta Jamina Sredi nella quale sono stati ritrovati importanti reperti preistorici, insieme a tumuli e resti di castellieri, il più importante dei quali si trova presso il monte Vela Staza (148m sul livello del mare) risalente all’età del bronzo di cui si conserva la cinta muraria – dista 5km da Osor ed è raggiungibile con un sentiero.
La parte S della penisola è molto articolata con baie e insenature, piccoli porti e promontori. È una località dove godersi il mare e le bellissime spiagge, il contatto con la natura e la tranquillità.
Dei sentieri della lunghezza complessiva di 13 km sono stati risistemati: ognuno ha delle tabelle esplicative dove vengono indicati in più lingue la lunghezza del percorso, i tempi di percorrenza, le caratteristiche distintive di ogni tracciato; seguono i vecchi sentieri utilizzati dai pastori, passando tra muretti a secco e attraversando cancelli di legno artigianali (da chiudere con cura dopo essere stati superati). Alcuni arrivano fino a Lussinpiccolo e sono tutti percorribili anche in bicicletta – ideali per gli amanti delle vacanze attive – e vanno dai sentieri più semplici, che percorrono grandi tratti pianeggianti, a quelli che si arrampicano sul monte Osorscica che richiedono un po’ di allenamento…
L’area è ricca di reperti archeologici e, a richiesta e in accordo con il Museo di Cres è possibile farsi accompagnare da una guida, oppure da ornitologi e botanici. Spiagge Spiaggia Bokinic (3500 m da Punta Kriza) – si trova all’ingresso del campeggio Baldarin, è una bella baia con fondale poco profondo ideale per famiglie con bambini accanto a una bella pineta. L’ingresso alla spiaggia è a pagamento perchè privata. All’interno del campeggio ci sono: docce, spogliatoi, un bar sulla spiaggia, punto noleggio per imbarcazioni, canoe e kayak, campi da tennis, ristorante e market.
Baia Lucica – (3500 m dal paese) si trova alla fine del campeggio Baldarin, è una piccola baia sulla quale affaccia il ristorante con spiaggia di ciottoli. Nelle vicinanze si trovano anche servizi igienici, e un piccolo molo per imbarcazioni.
Baia Baldarin (da non confondere con il campeggio Baldarin che si trova nella parte occidentale della baia – dista 4 km da Punta Kriza) – è una spiaggia naturale di ciottoli con pineta, conosciuta per la sua forma che ricorda le dita di una mano.
Veli Zal si trova nella parte meridionale di Punta Kriza, si raggiunge in barca ed è rivolta verso la vicina isola Lussino. Dista 5 km dal paese di Punta Kriza.
All’interno di un’ampia insenatura sulla costa W dell’isola giace il porto di Cres. È uno scalo molto frequentato provvisto di porto, marina, cantiere e ancoraggi. L’arrivo è privo di pericoli. Avanzare passando tra i due Capi, Rt Kovačine a N e Rt Križice a S mantenendo la posizione centrale. Tutto il perimetro dell’insenatura presenta fondali scarsi, specialmente intorno a Rt Melin, dove una secca rocciosa si protende fino a circa 100 m al largo e compresa nel setore oscurato del fanale. 0,5NM a E dell’ingresso l’insenatura si allarga e presenta la città e il porto di Cres nell’ansa di NE. Un buon ancoraggio nella parte S, meno profonda. Fondale minimo di 4 m in avvicinamento al marina. Il limite di velocità nella baia è di 5 nodi. A S del porto ( a NW del marina) l’ancoraggio è in 5-10 m d’acqua con una buona tenuta su fango e sabbia. Il ridosso è buono da tutti i quadranti anche se con forte vento da NW entra un leggero moto ondoso nel canale di accesso. Le banchine comunale possono essere investite da onde alte 1 m in caso di forte scirocco. Servizi: acqua e corrente nella banchina comunale. Servizi marina: acqua e corrente, servizi igienici con docce, lavanderia, ristorante, Wi-fi, forniture nautiche, supermercato, noleggio biciclette e motorini. Officina con gru da 10T, travel-lift da 30T. Distributore sulla banchina E (fondali di 4 m). Servizi cantiere: acqua e corrente, servizi igienici con docce, Wi-fi, forniture nautiche nei pressi. Interventi su scafi e apparecchiature in genere. Disponibilità di uno scivolo. In città ci sono tutti i servizi utili e ottime possibilità di approvvigionamento. Poliambulatorio medico, veterinario. Museo.
Scarsamente abitata, la selvaggia isola di Cres è affascinante e misteriosa. Piccoli borghi antichi e un paesaggio mozzafiato. Cres è un’isola dalle mille sorprese: dalle belle spiagge con mare limpido e pulito ai villaggi caratteristici, le cose da vedere assolutamente non mancano. Cres è collegata alla più piccola isola di Losinj (Lussino) da un ponte mobile (manovrato da un omino che arriva calmo calmo e… gira una manovella!) e spesso le due isole vengono considerate come un’unica entità. L’isola di Cres è una lunga e stretta striscia di terra, scarsamente popolata, con un paesaggio suggestivo fatto di foreste primordiali, antichi borghi arroccati sulle colline e una costa frastagliata con alti promontori e cale nascoste. È una tipica cittadina medievale con un dedalo di strette vie dall’elegante fascino veneziano, con un grazioso porticciolo e pittoresche case color pastello protette all’interno di una cinta muraria. Tracce della dominazione veneziana sono disseminate in tutta la città: la loggia cinquecentesca è il luogo da cui venivano letti gli annunci pubblici, mentre stemmi di casate veneziane adornano le facciate di eleganti palazzi rinascimentali. Non è invece più possibile vedere il Leone di San Marco che troneggiava sulla porta principale della città: dopo essersi liberata dei veneziani nel 1797, la popolazione locale gettò il leone in mare. La chiesa più importante della città è Santa Maria della Neve, dedicata alla patrona di Cres; il 5 agosto di ogni anno si tiene una festa tradizionale per celebrare la santa. Da non perdere Trg Frane Petrica, il cuore della città, un tempo luogo di lettura pubblica di proclami e sentenze, oggi luogo del variopinto mercato ortofrutticolo. Presso la Ruta, un collettivo locale, è possibile ammirare le tradizioni dell’isola come la tessitura e feltratura della lana, la produzione di bellissimi cappelli e borse. A N di Cres città si trova Tramuntana, ci sono boschi di querce, carpini e pini; i clima è tendenzialmente mite. Nella parte orientale ci sono bassi cespugli di macchia mediterranea e grandi distese di pietre aguzze coperte in parte di ginepri e salvia; il clima sul lato orientale, con le sue coste alte e scoscese, è esposto alla bora, soprattutto in inverno. Gli abitanti di Cres si occupano di viticoltura, allevamento (soprattutto pecore, lasciate allo stato brado), apicoltura mentre nel capoluogo ci sono industrie del pesce e un cantiere navale. Le parte occidentale dell’isola è maggiormente popolata, mentre le altre aree sono scarsamente abitate. Nella parte centrale dell’isola Cres si trova il lago Vrana che oltre ad essere una riserva idrica per le isole di Cres e Losinj è zona protetta. E’ circondato da Monte Elmo e Monte Perska. Tra i pesci del lago si contano lucci, carpe, tinche e anguille.
Una leggenda sul Lago di Vrana racconta che al di sotto delle acque del lago ci siano i resti di un Castello. Il Castello apparteneva a una ricca signora che, insieme alla sorella, era la propritaria del grande campo che un tempo si trovava al posto del lago. Una delle due sorelle era avara e molto furba e oltre a non avere nessuna misericordia per i meno fortunati di lei, derubò la sorella divenendo l’unica proprietaria del campo e del castello. Per punizione venne colpita da una maledizione e una violenta tempesta si abbatté sulla valle e il suo castello venne completamente ricoperto dalle acque, scomparendo nelle profondità di quello che oggi è il lago Vrana. Si dice che nei giorni di vento se si ascolta molto attentamente si possano ancora sentire le campane della torre del castello suonare. Altre leggende raccontano che le grotte attorno al lago siano abitate da fate… Il Museo Civico di Cres – fondato nel 1910 raccoglie oggetti, informazioni e reperti relativi agli insediamenti nell’area della città di Cres, ma anche dell’isola. Ha sede nel Palazzo Arsan, edificio gotico-rinascimentale del XVI° secolo e oltre ad una ricca collezione etnografica, ci sono una collezione archeologica, una raccolta numismatica e una raccolta di libri dal XVI° al XX° secolo.
– Museo di Lubenice – museo etnografico sull’allevamento tradizionale delle pecore; sono in mostra fotografie relative all’allevamento delle pecore e dei prodotti derivati e connessi e attrezzi tipici del mestiere. Il museo ha sede in quella che era la casa Parrocchiale costruita nel diciannovesimo secolo. L’isola di Cres ha una storia ricca e tormentata, ne sono testimonianza i paesi arroccati sulle scogliere, spesso protetti da mura, ma anche i numerosi ritrovamenti che sono raccolti nei musei diffusi sull’isola. I villaggi sono davvero graziosi da visitare e qua e là sull’isola sono ancora visibili le tracce della dominazione veneziana, come il leone di San Marco sulle mura quattrocentesche della cittadina di Osor e gli stemmi della famiglie venete per le vie di Cres. Davanti alla costa croata, dunque, Cres somiglia ancora a una colonia lagunare. Beli è il più antico villaggio dell’isola e per lungo tempo è rimasto il più importante. Costruito su una collina, conserva resti antichi e interessanti chiese ed è un punto di partenza ideale per esplorare a piedi le foreste della Tramuntana. Nei pressi di Beli c’è l’Eco-Centre Caput Insulae, da visitare. Il quasi inaccessibile villaggio di Valun ha preservato grazie alla sua remota posizione ai piedi di un dirupo scosceso una rara autenticità che, unita alla bellezza della natura che la circonda, la rende una meta imperdibile per chi non ama il turismo di massa; la vera attrattiva del villaggio sono le spiagge orlate di pini dal mare cristallino immerse nel silenzio e nella tranquillità. Lubenice è un incantevole borgo medievale arroccato in cima a una collina, che lascia senza fiato per la sua bellezza. Meritano una visita: Pernat, piccolo insediamento abitativo da cui partono numerosi sentieri per esplorare il promontorio e le baie di Lubenice, Valun e Cres; Hrasta, villaggio formato da quelle che un tempo erano le abitazioni per i pastori; Belej, situato al centro di un altipiano che presenta un lato ripido con alte scogliere e uno basso con diverse spiagge sabbiose. Una delle attrazioni più visitate di Cres è l’Eco-Centre Caput Insulae, una riserva naturale nei pressi di Beli e un centro ecologico impegnato nella conservazione del grifone, uno straordinario uccello con un’apertura alare di 3 metri capace di volare ad una velocità fino a 120 km/h. Tipico della Croazia, purtroppo è oggi in pericolo di estinzione; il centro collabora con la gente del posto per ripristinare le condizioni ambientali che favoriscono la ripopolazione del grifone e cerca di sensibilizzare i turisti, che per indurre i giovani grifoni a volare spesso finiscono per causarne la morte. Al centro è possibile vedere alcuni esemplari in cattività; dopo la visita, si può proseguire la giornata camminando per i sentieri che si snodano intorno al parco. Una delle caratteristiche dell’isola di Cres sono i gromazzi o muri a secco che segnano profondamente il paesaggio, una delle loro funzioni è tenere le pecore, che sull’isola vengono allevate allo stato brado, lontane dalle aree coltivate, proteggendole in molti casi dai venti. Tra un muretto e l’altro ci sono strette strade bianche e sentieri sbarrati da cancelli di legno artigianali: è molto importante una volta attraversato il cancello richiuderselo alle spalle, per evitare che le onnipresenti pecore vadano dove non devono andare. L’isola di Cres è attrezzata per accogliere gli amanti di tutti i tipi di sport, in particolare: Camminata e bicicletta – ci sono oltre 100km di sentieri in mezzo alla natura e percorsi ciclabili. Una delle strade più apprezzate è quella che va da Cres a Valun: si tratta di una strada sterrata lunga 15km con partenza dalla Marina di Cres che prosegue arrivando fino a Lubenice. Lungo il sentiero si incontrano dei cancelli artigianali che servono ad impedire alle pecore di sconfinare da un campo all’altro: bisogna ricordarsi di richiudere i cancelli una volta attraversati. Un secondo sentiero gira attorno al lago Vrana offrendo una vista panoramica mozzafiato e si ricollega alla strada principale in località Grmov, sopra il lago. Seguendo la strada con direzione Porozine si arriva al sentiero Sv.Petar-Ivanje della lunghezza di 8km. Diving-immersioni – le acque delle isole di Cres e Lussino sono molto amate dai sub, diving-club organizzano immersioni e corsi per imparare le basi dello sport e offrono il servizio di noleggio attrezzatura. Non è infrequente incontrare banchi di delfini, ma anche tartarughe, molluschi di ogni tipo e, negli ultimi anni anche la foca monaca (che si raccomanda di non infastidire). Tra i siti più interessanti per le immersioni ci sono il relitto del piroscafo Lina affondato nel 1914 presso Porozina. Vela e windsurf – è possibile noleggiare imbarcazioni, oppure partecipare a corsi velici presso la Marina Aci di Cres, e nella vicina isola di Lussino (baia Cikat) Tennis – ci sono numerosi campi, diffusi sul territorio, solitamente presso i campeggi (Martinscica) o preso gli alberghi (Cres, Hotel Kimen) dove è possibile giocare liberamente affittando il campo e l’attrezzatura oppure prendere lezioni di tennis con maestri preparati e pazienti. Vengono organizzati numerosi tour giornalieri e oltre ai classici tour ne vengono offerti anche di originali in barca serali e weekend di pesca. Le isole della Croazia sono oramai sinonimo di mare cristallino e meravigliose spiagge di sabbia. Anche l’isola di Cres non fa eccezione, con bellissime insenature e spiagge di sabbia e ciottoli in cui fare il bagno in questo paradiso naturale. – Spiaggia Mali Bok a Orlec è una piccola baia protetta da alte scogliere che la riparano dal vento, dal sole e dalle folle di turisti e si raggiunge con un ripido sentiero panoramico che dal villaggio arriva fino alla spiaggia di ciottoli con mare trasparente. – Spiaggia Valun bellissimo lido di ciottoli circondato da una fitta pineta; proseguendo oltre la baia, attraverso gli alberi, si raggiungono piccole baiette circondate da scogli. – Spiaggia Sveti Ivan o san Giovanni, è raggiungibile attraverso un ripido sentiero da Lubenice percorribile in un’ora circa. La spiaggia è isolata e frequentata da pochi visitatori. È in assoluto una delle spiagge più belle di Cres e anche una delle più caratteristiche e meno affollate, in quanto raggiungibile solamente a piedi o in barca. – Baia Meli si trova vicino a Ustrine è una spiaggia di ciottoli misti a sabbia, raggiungibile sia tramite sentiero che via mare. – Baia Koromacna – si trova vicino a Belej. Le spiagge di Punta Kriza sono apprezzate per la loro bellezza e la natura rigogliosa; presso il campeggio si trova la spiaggia Bokinic, ideale per famiglie con bambini perchè il mare è poco profondo e sabbioso. Le spiagge contrassegnate come naturiste si trovano presso il campeggio Kovacine dove c’è anche una spiaggia attrezzata per utenti disabili. Qui la spiaggia è di ciottoli con terrazze e torretta di guardia, punto di primo soccorso, docce e cabine spogliatoio, bar, ristorante, parco giochi per bambini.
Le spiagge di Merag sono di ciottoli e ciottolini e si trovano a circa 2 km fuori paese e oltre il porto dove attracca il traghetto; sono raggiungibili in barca, in bicicletta e a piedi tramite sentieri ben tenuti. L’appuntamento principale dell’isola è costituito dalle serate musicali di Osor. Il borgo è particolarmente attivo in questo senso e tra luglio e agosto si svolgono concerti di musica classica con artisti di livello internazionale, le cui performance sono enfatizzate dalla splendida cornice cittadina. A Cres i ristoranti migliori si trovano attorno al porto. Konoba Bonaca è una trattoria senza pretese, spartana nell’arredamento in legno e popolare nei prezzi, ma con piatti di pesce semplici e freschissimi. Il ristorante Riva propone piatti più elaborati a un prezzo onesto. La specialità di Cres, però, non è il pesce, ma l’agnello. Bucaleta a Loznati, dove si può assaggiare una famosa zuppa di agnello. Minore è l’offerta enogastronomica di Osor: il Konoba Bonifačic serve piatti di pesce egregi all’interno di un bel giardino. In croato il nome di quest’isola si pronuncia “Tres”.
2NM a E della città di Krk, si incontra questa ampia baia molto racchiusa e congiunta al mare da un disagevole canale all’estremità S. Sempre sulla costa E si affaccia il paese di Punat e il marina. La baia offre degli ancoraggi molto belli. Una volta al suo interno il ridosso è completo. L’ingresso si trova all’interno di un’altrettanto ampia baia, Krčli Zaljev. A S di quest’ultimo c’è una secca che si spinge fino a 200 m al largo. Il canale di accesso è segnalato da mede rosse e verdi (queste ultime luminose). Il passaggio tra le mede in alcuni punti è stretto. Un’estesa zona di balneazione sul lato E del canale è delimitata da cime galleggianti. Inoltrarsi stringendo sulle mede di sinistra e mantenere la rotta fino a 70 m dopo l’ultima meda a dritta. Con forti venti da SW possibilità di forti correnti fino a 2 nodi nel canale. Evitare l’ingresso e l’uscita con i venti da SW o con la bora. Il limite di velocità nel canale e all’interno della baia è di 2 nodi. Scegliere un punto di ancoraggio a seconda delle condizioni preminenti. Si può ancorare nella parte N della baia, evitando la zona riservata allo sci nautico, con buona tenuta su fango, oppure a W dell’isolotto situato centro della baia dove il fondo è sabbioso, buon tenitore. Evitare la zona a NW di quest’ultimo poiché i fondali sono bassi e con rocce. Il ridosso è completo all’interno della baia. Servizi Marina Acqua e corrente in tutti gli ormeggi, servizi igienici e docce, lavanderia, cambiavalute, sportello ATM, Wi-fi, supermercato, ristorante, forniture nautiche. Campi da tennis. Taxi e noleggio auto e motorini. Travel-lift da 50 e 100T, scivolo da 50T e gru da 10T. Assistenza tecnica su scafi e apparecchiature. Rimessaggio invernale in acqua e a terra. Punat Tutti i servizi di un centro turistico. Banca e carburante a Krk.
La città di Punat si trova in una delle baie più protette dell’Adriatico, avvolta nella vegetazione mediterranea che ricopre le colline, in parte rocciose, dove crescono bellissimi olivi. È una piccola e tranquilla cittadina turistica, con strade strette che collegano graziose casette con entrate ad arco, tipiche konobe e ristoranti che presentano piatti della tradizione isolana. L’antico nome della città (Pons – Ponte) si riferisce al ponte romano in legno che si estendeva nello stretto di Usta che favorisce l’accesso alla valle marina chiamata Puntarska Draga. Secondo la leggenda nasconde nella sua cala anche due misteriose colonne che sono presumibilmente i resti di un antico ponte. La parte più antica del paese si trova sulle pendici della collina ed è a forma di anfiteatro, mentre quella nuova è cresciuta intorno alla litoranea; l’antico insediamento romano si trovava in località Sus, ai piedi del monte Kaslir. Gli abitanti di Punat un tempo erano coltivatori e pescatori: da qui lo sviluppo della coltivazione degli olivi da cui si ricava un ottimo olio d’oliva e della cantieristica presto trasformata in Marina. Oltre all’antico frantoio del XVII° secolo, ci sono da vedere anche la chiesa parrocchiale di SS Trinità (Sv.Trojstvo): all’interno si trovano un altare barocco con dipinto del Maggiotto e una scultura in legno policroma del XV° secolo (s.Anna con Maria e il Bambino). La chiesetta di San Rocco – si trova nella piazza principale di Punat ed è del XVII° secolo e si trova vicino a una delle più antiche case del paese. Sulla punta del promontorio di Pod Strazicu si trova la chiesetta di San Nicolò, protettore dei marinai. Villa estiva dei vescovi di Veglia – del XVII° secolo, si trova in località Kanajt e venne fatta costruire da un nobile veneziano. Lungo la litoranea, direzione Krk paese, si trova la cappella preromanica di San Donato del IX°-X° secolo: è uno dei monumenti più antichi dell’isola. Kosljun – L’isolotto, regalando pace, svago e sollievo spirituale, è il piatto forte con il quale Punat richiama i turisti di tutto il mondo. Posto nel mezzo dell’azzurro di una bellissima baia rivela volentieri ai visitatori le insolite collezioni della sua piccola oasi grande solo sette ettari e coperto da una fitta vegetazione mediterranea. Era abitato già ai tempi dei Romani con il nome di Castrum e nel XII° secolo arrivarono i frati benedettini i quali eressero un convento con chiostro: il convento di Sanctae Mariae Castillionis (1136). Successivamente i francescani (presenti ancora oggi sull’isola) costruirono un nuovo convento e un chiostro che prese il nome di Mostir, mentre l’antica costruzione Benedettina andò in rovina (si conserva parzialmente la cappella di San Bernardino). L’attuale chiesa Rinascimentale (1523) presenta sull’altare maggiore un polittico di Girolamo di Santa Croce che ritrae la Madonna (1523), sull’altare di sinistra si trova un San Francesco di scuola Veneziana (XVI° secolo), mentre sull’arco trionfale si vede il Giudizio Universale di Ughetto (1653). Uno dei capitelli della chiesa porta un monogramma che porta a pensare provenisse dalla chiesa di Sant’Andrea, patrono di Punat. Nella chiesa del convento si trovano i resti di Caterina dei Frankopan, mentre nel Museo del convento si sono icone, quadri di Franjo Juricic di Krk (XVII°-XVIII°), un lapidario, una raccolta etnografica, ventimila libri raccolti nella biblioteca con manoscritti glagolitici e un Atlante di Tolomeo. La larghezza del verdissimo isolotto è di poco superiore ai 1.000 m. Tuttavia, in un’area così piccola, sono state classificate ben 540 diverse specie di piante e funghi (quasi la metà di quelle presenti in tutta la Gran Bretagna), che già da secoli sono coltivati dai monaci dell’area. La particolarità della flora che circonda il loro monastero è solo una piccola premessa al tesoro che si nasconde dentro: una collezione di 30 000 libri e con una mostra zoologica, dove potete vedere gli esempi degli estremi animaleschi, come per esempio un agnello con due teste o quello con un solo occhio. Quell’isolotto particolare in estate diventa anche un bellissimo palcoscenico estivo per i numerosi concerti, dai quali si estendono per la baia i ritmi di musica classica delle Krčke večeri (Le serate di Veglia). Un’avvertenza importante per i visitatori: sull’isola non è permesso fare il bagno ed è richiesto un abbigliamento consono. Punat e Košljun sono da sempre collegati l’uno all’altro, la vita dei frati francescani e quella degli abitanti di Punat si compenetrano. Un servizio di “barcaioli” fa la spola tra Punat e Košljun, con trasferimenti di 10 minuti circa. Dal porto di Punat vengono organizzate moltissime escursioni di una giornata in barca o via terra verso le città vicine dell’isola Krk o verso i famosi parchi nazionali della Croazia: il Parco Risnjak, il Parco del Monte Ucka, il Parco del Velebit e i laghi di Plitvice… Gli amanti dello sport avranno la possibilità di praticare sci d’acqua o cable-skying, speedboat, paracadute, vela, windsurf, scivoli acquatici e campi da beach volley, skli-lift, paragliding, moto d’acqua, acqua-park… c’è solo l’imbarazzo della scelta! Possibilità di noleggiare diversi veicoli e imbarcazioni – da pedalò a barche a remi e kayak, moto d’acqua, barche da regata, ma anche moto, motorini e quads. Oltre alle attività legate al mare ci sono anche campi da tennis, da calcio e calcetto, pallamano e basket, ping pong e mini golf. E’ possibile partecipare a battute di pesca diurne o notturne, visitare le vicine colline attraverso i diversi sentieri adatti sia alla bicicletta che alla camminata, oppure in ottobre si può partecipare alla raccolta delle olive. Le spiagge cittadine si trovano nella baia Puntarska Draga, ideali per bambini ma anche anziani, con accesso facilitato al mare, acqua poco profonda e barriere protettive per i bagnanti. Lasciando la baia si incontrano spiagge di ciottoli – segno distintivo dell’isola Krk. Nella parte esterna della baia di Punat sono di ciottolini e ghiaia mista a sabbia e sono raggiungibili con trenino turistico. La vita turistica del paese è spumeggiante e ricca di eventi, sia di giorno che di notte. Eventi turistici: Regata Internazionale Croatian Cup, si tiene a maggio insieme all’apertura della mostra nella galleria Tos che viene chiusa alla fine di ottobre. Gli eventi estivi comprendono concerti sulla passeggiata ad opera di Cori Maschili, bande, concerti di musica classica sull’isolotto di Kosljun e nella chiesa parrocchiale, serate folkloristiche ad opera di associazioni artistiche e culturali del paese, opere teatrali nella piazza cittadina, festival pubblici e serate dei pescatori, carnevale estivo e “barufe”, concerti di musica pop e la scuola estiva di chitarra. Punat è famosa anche per le sue manifestazioni sportive – tra cui maratone di nuoto tra Punat e Stara Baska – eventi ecologici come la raccolta di spazzatura dalle spiagge a maggio, giugno e ottobre, tornei di bocce tra squadre locali e internazionali, regate promozionali con imbarcazioni moderne e tradizionali. Non manca un pensiero per i diversamente abili, per loro si organizzano eventi sportivi come l’ “Handy Triks Wakeboard”. Rinomata la gastronomia locale con lo stufato d’agnello con la pasta šurlice, le biete e le fave di coltivazione casalinga, gli scampi e i pesci quarnerini.Non si può non assaggiare il famosissimo olio d’oliva di Punat che, oltre ad essere un ingrediente prezioso, è considerato avere anche proprietà curative. I ristoranti si trovano tutti nella parte E della baia. Qualche indicazione. Pizzeria Punat Pizza, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Restoran Bocoon Carne e pesce. Ottime le recensioni, di qualità. Strada interna. Konoba Sidro Carne e pesce. Ottime le recensioni. Vista mare. Bistro Pizzeria 9 Bofora Pizza, panini, carne e pesce. Ottime le recensioni. All’interno del marina.
Sulla costa E dell’isola, a W di Rt Glavina si apre questa baia deserta, ben ridossata da tutti i venti eccetto quelli da N e NW. C’è una secca 400 m circa al largo dell’area di avvicinamento NW della baia. Uno scoglio affiorante giace 300 m al largo a NE della baia che si prolunga sul lato SE con altre punte rocciose. Ancorare in fondo alla baia in 5-8 m d’acqua su sabbia e fango portando una cima a terra se necessario. Non ci sono servizi.
Baia che intaglia la costa NE dell’isola di Krk. Il paese di Šilo si trova nella zona SW della baia che è ridossata da E da una lunga lingua rocciosa che termina con il promontorio Rt Šilo, provvisto di fanale; la suddetta lingua è contornata all’estremità da una secca di 3,9 m che si estende fino a circa 200 m al largo. Sul lato W della penisola si trova un marina, di solito molto affollato. I fondali sono profondi più o meno dappertutto, eccetto nella parte S dove è possibile ancorare in profondità adeguate. Il frangiflutti protegge la parte W dai venti di NW. Ancorare nell’angolo SE della baia in 4-8 m d’acqua su fondo di sabbia e fango, buon tenitore. La rada è ben protetta dalla bora, si consiglia però di fissare le cime a terra (sul lato E della baia); esposta ai venti da N e NW, è protetta dai venti orientali e meridionali dalla penisola stretta e bassa alla fine della quale si trova Punta Silo con il faro. Servizi: supermercatio, banca, ufficio postale, informazioni turistiche.
Šilo è il paese più grande della zona di Dobrinj, è situato in una incantevole insenatura – Stipanja – e ha una lunghissima tradizione turistica. E’ una destinazione ideale per tutti coloro che desiderano rilassarsi lontano dalla folla estiva. Il mare pulito e le spiagge a misura di bambino sono la ricchezza più grande della cittadina. È un paese molto pittoresco, in passato era un villaggio di pescatori e questa eredità è ben evidente nell’architettura delle sue case e del porto. Una delle sue principali caratteristiche è quella di avere moltissime baie protette di ciottoli misti a sabbia, mare cristallino e fondali di sabbia: caratteristiche che rendono la località particolarmente adatta a famiglie con bambini piccoli. Ha una lunghissima tradizione di pesca e ospita con regolarità alcune pittoresche “feste del mare”, sagre paesane colorate e vivaci dove vengono offerti piatti tradizionali a base di pesce e prototti dell’artigianato locale.
Vengono inoltre organizzati per i turisti numerosi tornei sportivi e serate di musica e intrattenimento
In paese ci sono campi da tennis e da beach-volley e vengono praticati diversi sport d’acqua tra cui vela, kayak e immersioni.
Gli amanti della buona cucina troveranno diversi ristoranti e konobe con ampia offerta di cucina locale e l’ottimo vino bianco “Zlahtina” – una specialità dell’isola -. Nelle immediate vicinanze di Šilo sorge il villaggio di Polje, che ha conservato l’architettura autoctona e il tradizionale stile di vita. Šilo è una località molto amata dai sub. C’è infatti un buon centro a cui appoggiarsi per fare immersioni e diversi siti da visitare, scogliere che scendono a picco fino a 40 m di profondità ricche di flora e di fauna marina, tipologie adatte ai sub esperti e ai principianti. Relitto Peltastis – vecchio mercantile greco affondato nel 1968 dopo aver urtato una roccia nelle vicinanze della baia di Klimno. La nave è lunga 60 m e si trova a una profondità massima di 31 m. C’è una visibilità media che dipende molto dalle condizioni atmosferiche e sono possibili anche deboli correnti. Sveti Marak – si parte da una piccola spiaggia rocciosa e si procede lungo un muro che raggiunge i 18 m di profondità appena sotto l’ingresso di una piccola grotta. A 3 m di profondità c’è uno stretto passaggio da esplorare assolutamente… La grotta di Vrbnik – questo sito si trova proprio davanti alla baia di Vrbnik: l’entrata della grotta si trova a 15 m di profondità e la superficie di fronte all’ingresso della grotta è coperta di sabbia, mentre il fondo della grotta è composta da un mix di sedimenti e sabbia ed è quindi necessario muoversi con attenzione per non causare una notevole riduzione della visibilità. Scogliera Tenki – scendendo lungo la scogliera, a 9 m si trova un tunnel lungo 5 m e largo abbastanza per essere attraversato da due sub fianco a fianco. Il tunnel è uno spettacolo della natura, ricco di vita e formazioni, piccole grotte e crepe che ospitano diversi tipi di pesci.
Punta Glavina – è un sito per chi ami immergersi nel blu, ricco di fascino. La cima di una delle due “cattedrali” sottomarine si trova a 25 m di profondità e abbonda di vita. La massima profondità raggiungibile è 40 m ma c’è un po’ di corrente. La visibilità è buona. La spiaggia Murvenica è la meta preferita delle persone che non amano spiagge affollate. È rocciosa, circondata da rocce, pertanto si consiglia di portare tutto l’occorrente per rendere il proprio soggiorno più confortevole possibile perché oltre ad essere difficilmente raggiungibile non offre alcun servizio aggiuntivo. Si consiglia di portare delle calzature adeguate. La spiaggia è una delle mete preferite degli innamorati e degli avventurieri. Nelle immediate vicinanze di Šilo sorge il villaggio di Polje, che ha conservato l’architettura autoctona e il tradizionale stile di vita. Neptun Bistro & Diving Center, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Vista mare. Meliores Rooms & Restaurant, pesce, carne, pizza e panini. Ottime le recensioni. Strada interna. Macao Bistro & Catering, carne, pesce e pizza. Molto buone le recensioni. Vista mare.
Grande baia molto contenuta nella zona NE dell’isola di Krk con un eccellente ridosso. Il nome rivela che qui un tempo c’erano delle saline. Individuare la baia è un po’ complesso perché l’ingresso è basso e piatto; la torre del fanale sul lato S dell’ingresso però è di grande aiuto per individuarlo. Si entra attraverso un canale stretto. Sebbene ci siano profondità di 10-12 m su una larghezza di 100 m all’ingresso, la baia ha una profondità di soli 2-4 m ed è utilizzata principalmente da piccole imbarcazioni. Il modo più semplice per entrare nella baia è al centro dell’ingresso. Gli scogli sul lato S del canale d’accesso sono segnalati da due fanali. Il lato N del suddetto canale è punteggiato da scogli, affioranti e non; uno di questi si trova 300 m scarsi a E del promontorio Solinji, sul lato N dell’ingresso, segnalato da un fanale. Tra il secondo fanale (su Hridi Crni – Rocce Nere-) e il molo di Klimno un bassofondo si protende verso NW 400 m a E dell’isolotto e 900 m a NW del fanale sul molo di Klimno: è coperto da 4 m d’acqua che risalgono a 1,8 nell’estremità W. Un relitto nell’angolo NE della baia. C’è un ancoraggio nella parte NE della baia e uno a S. Ovunque il Il fondo è fangoso, buon tenitore. Il ridosso è ottimo da tutti i quadranti all’interno della baia. Acqua e corrente sul molo. Negozio di alimentari, ristorante, bar e due cantieri con area di rimessaggio nel paese di Klimno.
Njivice era un antico villaggio di pescatori, oggi divenuta una delle più richieste e più importanti località turistiche dell’isola incastonata in un’intima baia dove il limpido mare blu incontra la rigogliosa natura verdeggiante. Porticciolo con banchina per traghetti. Ancorare a N del frangiflutti in 11 m circa, a debita distanza dalla condotta del sottomarino, su fondo di sabbia e fango, buona tenuta. L’avvicinamento non presenta pericoli e il ridosso migliore è dai venti da E e da S. Servizi: supermercato, macellerie, mercato di frutta e verdura. Ufficio postale. Ambulatorio medico. Autobus. Ristoranti e bar.
Njivice è uno scrigno e i suoi gioielli sono le bellissime spiagge che la contornano. La vita si svolge intorno al porticciolo tra ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie; luogo da dove si dipartono anche bellissime spiagge. Non ci sono discoteche: il posto è tranquillo e rilassante, lontano dal chiasso, ma spostandosi a soli 3 km si incontra una discoteca molto apprezzata e dirigendosi verso Malinska – a circa 6 km da Njivice – si incontrano alcuni night and cocktail bar. Le spiagge sono ghiaiose o parzialmente ricoperte da piattaforme cementate, mentre quelle lontane dal centro abitato sono tutte scogli e piccole spiaggette. Si tratta di spiagge adatte a tutti, dai nuotatori più esperti ai principianti e ai bambini, con aree per i bagnanti delimitate da galleggianti in modo da garantirne la sicurezza. Particolarmente romantica è la passeggiata che inizia là dove finiscono le spiagge cittadine. Si tratta d’un sentiero lungo 1200 metri che, attraversando il fresco della vegetazione circostante, costeggia il mare. Miramare – è la principale spiaggia di Njivice: composta da una sequela di piccole spiagge e calette raggiungibili seguendo un sentiero riparato dall’ombra dei pini. Sulla spiaggia sventola la Bandiera blu a testimonianza degli elevati standard dei servizi offerti sulla spiaggia, che il mare e la fascia costiera sono tutelati secondo i più esigenti standard di qualità. Ideale anche per gli invalidi e per le persone con problemi motori. Inoltre offre innumerevoli opportunità per gli appassionati di sport acquatici (noleggio di pedalò, jet ski; parasailing, surfing, kayaking, etc). Il bar sulla spiaggia organizza anche eventi serali e intrattenimento. Adriatic/Jadran – è una combinazione di ciottolini e terrazze, ha la Bandiera Blu ed è la spiaggia preferita da famiglie con bambini.
Spiaggia del campeggio – può essere divisa in due parti, una parte ideale per prendere il sole – dove si trovano piattaforme dove stendersi al sole – e una seconda parte ideale per nuotare – dove c’è una lingua di ciottolini con accesso molto facile al mare -, ideale per bambini. Per ripararsi dal sole si può approfittare degli alberi che ombreggiano il campeggio; sulla spiaggia si trova un ristorante/beach bar che offre piatti tradizionali, ma anche spuntini e bevande fresche e un divertente parco giochi per bambini con nave pirata…
La spiaggia FKK o naturista “ufficiale” di Njivice si trova vicino al campeggio.
Spiaggia dell’hotel Riviera – è la spiaggia principale e si trova davanti all’omonimo albergo; è in parte terrazzata, in parte rocciosa ma c’è anche una parte di sabbia…
A Njivice è stata allestita anche una spiaggia per cani: si trova sulla penisola Kijac è rocciosa e di ciottoli e si raggiunge attraverso il sentiero sterrato che attraversa il bosco… una bella passeggiata per i nostri amici a quattro zampe! Nel centro del paese si trova la chiesa della Beata Vergine Maria, edificio semplice sorto sui resti di una chiesa più antica. Alle spalle dell’abitato di trova il laghetto che fornisce acqua potabile a tutta l’isola mentre a S si trovano le rovine di Miholjice, piccolo paese di cui rimangono la chiesa dei Santi Cosmo e Damiano e i muri di alcune case. Nella vicina città di Omisalj – distante 6 km da Njivice – si trova un’intera città Romana che risale al IV° o V° secolo… Un po’ di storia “…secondo fonti storiche, l’isola di Krk fu abitata dagli Illiri intorno all’anno 1000 a.C., a cui seguirono i Greci e i Romani attratti dalla sua posizione geografica ideale. I Romani hanno lasciato un’eredità inestimabile come l’antica città di Fulfinum vicino a Omišalj (assolutamente da visitare). Il cristianesimo giunse sull’isola di Krk già nel V° secolo (prima dell’arrivo dei Croati nel VII° secolo), come testimonia un gran numero di chiese sparse per tutta l’isola. Le città di Krk e Vrbnik vantano inoltre l’ammirevole patrimonio e i castelli lasciati dai Frankopan, famosi principi che abitarono l’isola di Krk a partire dal XII° secolo…” Curiosità: passeggiando sull’isola è facile imbattersi in lettere del tutto insolite e sconosciute, si tratta del glagolitico, una scrittura slava risalente alla metà del IX° secolo. 5 siti storici da non perdere
A Njivice è possibile praticare diversi sport: in città ci sono anche alcuni parco giochi, ma soprattutto campi da basket, da calcio e da beach volley, vengono praticati diversi sport d’acqua – sci d’acqua, tubes, banana rides, moto d’acqua e paracadute; ci sono anche campi da tennis, ping pong, la possibilità di noleggiare biciclette, motorini e quad per un’esplorazione delle parti meno frequentate dell’isola Krk, oppure prenotare una cavalcata intorno al lago di Njivice… Nei pressi del paese si trova un ranch che offre passeggiate a cavallo per bambini e adulti anche alla prima esperienza, per conoscere gli angoli più suggestivi dell’isola.
Per gli amanti delle camminate e della bicicletta ci sono diversi sentieri ben segnalati che permettono di esplorare la costa, ma anche l’entroterra dell’isola. Anche a Njivice come sul resto dell’isola si organizzano sagre incentrate sui prodotti della pesca con grandi grigliare sotto le stelle, bancarelle colorate e musica: vengono offerti prodotti artigianali e tradizionali, dolci fatti in casa, conserve, ortaggi di produzione famigliare, si mettono in mostra strumenti tradizionali, imbarcazioni tradizionali e abiti storici… Oltre al clima mite ed alle infrastrutture turistico-ricettive, Njivice offre anche tante occasioni di svago all’aperto in programma praticamente per tutta l’estate. E così si va alla scoperta del folclore e delle tradizioni, ascoltare i concerti delle klape e godere della musica “itinerante” delle bande musicali. Durante l’estate, la galleria d’arte locale ospita frequentemente mostre d’artisti affermati. Da non perdere
Adagiata su una incantevole baia ai piedi di una montagna, lungo la costa orientale dell’Istria, grazie alla bellezza e pacatezza dei suoi dintorni, Rabac (detta anche Porto Albona o Portalbona) si è trasformata da tranquillo villaggio di pescatori con pochissimi abitanti in una delle destinazioni turistiche più famose dell’Istria, che offre ai visitatori spiagge di ciottoli bianchi, una rigogliosa vegetazione mediterranea, una natura incontaminata da esplorare a piedi o in bicicletta e mostre e concerti all’aperto che attirano visitatori durante tutto l’anno, non solo in estate. Per tutta la prima metà del Novecento è rimasto un piccolo villaggio di pescatori a 5 km da Labin, ex città mineraria e oggi uno dei principali centri amministrativi dell’Istria. Il turismo ha iniziato a svilupparsi a partire dagli anni Sessanta, quando diventa la perla del Quarnero, con una crescita esponenziale nell’ultimo decennio. Benché durante l’anno gli hotel e gli appartamenti ospitino centinaia di turisti e visitatori da tutto il mondo, questo paesino trasmette ancora lo stesso fascino e la stessa atmosfera del villaggio del XVII° secolo che era una volta. La vicinanza della città medievale di Labin arricchisce ulteriormente la scelta di attività e località da visitare. Gli ingredienti della ricetta che hanno fatto il successo dell’Istria ci sono tutti: bel mare, ottimi servizi, un buon rapporto qualità/prezzo e deliziosi ristorantini che servono piatti di pesce fresco. In città ce ne sono almeno una dozzina di buoni che servono anche alcune specialità tipiche come “pasutice” una pasta fatta in casa e “krafi” o ravioli dolci ripieni di formaggio e uvetta aromatizzati al limone oltre a panetterie e pasticcerie per soddisfare la voglia di spuntini e chioschi sulla passeggiata per qualche snack veloce.
Un trenino elettrico percorre periodicamente il lungomare facendo la spola tra i complessi turistici e il porto. Per gli amanti del divertimento notturno sulla passeggiata ci sono alcuni bar che organizzano feste a tema con DJ’s locali: non si può definire una località modaiola perché Rabac la si sceglie per lo splendido mare e le fantastiche escursioni di facile organizzazione. Attività sportive e altro: immersioni nei centri autorizzati, kayak in mare, pesca, equitazione nel vicino centro di Labin, camminata e arrampicata sui sentieri e sulle montagne sopra la città, quad, stand up padding, vela e ciclismo. Sull’isola di Cres, si può sostare in una delle più belle spiagge dell’isola per fare il bagno prima di visitare la sua affascinante città, per poi visitare la misteriosa Grotta Blu. Partendo da Rabac è anche possibile visitare il Parco Nazionale delle isole Brioni (mezza giornata), lo splendido Parco Nazionale dei laghi di Plitvice che si visita in giornata scegliendo tra diversi percorsi tra passerelle di legno a pelo d’acqua, battelli elettrici e trenini turistici… Gli amanti della bicicletta hanno a disposizione un’ampia varietà di percorsi e piste utilizzabili durante tutto l’anno, grazie al clima mite e tipicamente Mediterraneo. Ci sono decine di tracciati studiati strategicamente per attraversare alcune delle aree più interessanti di Rabac e dintorni che variano in lunghezza da 30 a 60 km da selezionare in base al proprio grado di preparazione. Si possono visitare città Medievali e villaggi come Labin e Paz, oppure ripercorrere le orme dei nobili e degli artisti Veneziani verso le acque miracolose di Santa Lucia. Il sentiero Bella Vista, molto panoramico come dice il nome, che da Labin porta fino a Skitača, dove si trova una sorgente di acqua dolce che si dice sia formata dalle lacrime di Santa Lucia. Il sentiero del Terrano parte dal lungomare id Rabac e sale fino a Labin, alle sue gallerie d’arte e alle splendide chiese: qui lo sguardo si perde sulla baia del Quarnero e sulle vicine isole di Cres e Lussino e il percorso fa ritorno a Rabac passando attraverso il Parco delle Sculture di Dubrava e Nedescina, famosa per le sue cantine. Il percorso della Confinazione Istriana parte dal villaggio di Labin e si spinge fino al piccolo villaggio di san Martino e attraverso Potpican arriva fino a Krsan dove si trova uno dei castelli meglio conservati della regione, dove venne creato l’Atto della Confinazione Istriana. Il percorso Liburnia porta alla città mineraria di Rasa, una delle più giovani cittadine dell’Istria, da l suo ponte si entra nella Riserva Naturale Liburna. Pedalando sulle rive del fiume Rasa si può raggiungere le città di Kozljak e Krsan prima di attraversare Barbici sulla via del rientro. Il paese si trova ai piedi delle colline e offre ampie opportunità per fare escursioni per cercare i panorami mozzafiato. Un escursionista esperto può partecipare a uno dei numerosi eventi di trekking che si svolgono durante l’anno: IstraTrek a marzo, Long Walk Day ad aprile, International Walk Day ad ottobre. Rabac e Labin sono anche il punto di partenza della più lunga gara croata di ultra-trail, la 100 miglia di Istria, che si tiene ogni anno nel mese di aprile. Ci sono da visitare anche un paio di piccole cascate, come Sopot e Gologoricki Dol. Le spiagge, molte delle quali sono state insignite della Bandiera Blu, un riconoscimento che premia l’alta qualità dei servizi, sono collegate da una lunga passeggiata costiera percorribile a piedi, in bicicletta o con trenino turistico. Si trovano in basso rispetto alla strada e sono raggiungibili con scalinate, rampe e sentieri di facile accesso. Girandella – questa spiaggia si trova a 70 m circa dall’omonimo complesso turistico ed è una spiaggia di ciottoli bianchi e grandi scogli, con bar direttamente sulla più grande delle spiagge e punto noleggio sdraio, ombrelloni, pedalò, kayak, surf e windsurf. Lanterna – dirigendosi verso il centro di Rabac, prima di raggiungere Punta Sant’Andrea, si arriva alla spiaggia Lanterna ricca di strutture sportive, attrezzata con sdraio e lettini in affitto e ombreggiata da pini. Spiaggia Sant’Andrea – vicina al centro questa spiaggia è rocciosa, con terrazze attrezzate. Anche qui i pini offrono riparo nelle ore più calde della giornata ed è possibile praticare diversi sport acquatici tra cui anche sci d’acqua. Maslinica – è la spiaggia cittadina principale, la più frequentata e attrezzata, con sdraio e lettini da noleggiare, docce e cabine per il cambio, la possibilità di praticare diversi sport e noleggiare pedalò, kayak e praticare windsurf. Ravni: spiaggia di ghiaia adatta a chi non ama la folla e cerca tranquillità e natura, con possibilità di fare immersioni. Eventi: la città di Rabac e la sua vicina, Labin, sono famose per il ricco cartellone di eventi che copre tutto l’anno, in particolare a Labin si organizza una fiera cittadina di artigianato e antichità molto apprezzata ogni terzo mercoledì del mese. Il “Labinski uzlet likovnosti” è una rassegna annuale di artisti locali. Vengono poi organizzati periodicamente concerti di musica classica, serate dedicate alla chitarra, al liuto e al pianoforte nelle chiese di Rabac e Labin (giugno) e Luglio è il mese dedicato al Jazz, con concerti organizzati nel centro storico di Labin, e ci sono spettacoli teatrali e di improvvisazione e artisti di strada che animano le serate cittadine. Si organizzano visite guidate serali della città vecchia (Old Town Night Tour, da giugno) alla scoperta dell’antica Labin attraverso la storia e le leggende antiche e, sempre a partire da giugno comincia la Fiera dell’artigianato e della gastronomia tipica dell’Istria nel porto (Handmade and Gourmet Fair) che si ripete con cadenza mensile, imperdibile per gli amanti del colore e della buona cucina! Da non perdere anche il Carnevale estivo con sfilata che parte dalla spiaggia Maslinica (giugno), la fiera dei prodotti Organici nel porto di Rabac (luglio), le serate dedicate alla Salsa, i concerti dei tradizionali cori a cappella. Tra le manifestazioni sportive vengono organizzate camminate a partire dal mese di aprile, la Voga Teleferika una gara in barca con partenza dal porto di Rabac, regate a diversi livelli, gare di MTB (Valamar Terra Magica, a maggio) e gare di fondo e mezzofondo a partire dal mese di luglio, oltre ad un torneo di bowling annuale (Memorial tournament “Josip Ružić”, agosto) e all’arrampicata a Skitaca che si tiene il 15 agosto di ogni anno a partire dalla piazza principale di Labin. A settembre (circa 25 settembre) c’è “Terra Albona”, un evento che unisce gastronomia e ciclismo e che prevede soste in 3 agriturismi dell’area per un assaggio di prodotti tipici (pane fato in casa, formaggio, frutta di stagione, dolci tradizionali, vino e grappe del posto) alla quale ci si può iscrivere liberamente: un’occasione da non perdere. I dintorni sono ricchi di storia e siti storici, paesi che hanno tanto da raccontare e da vedere, facili da raggiungere e costituiscono un’ottima alternativa al mare. Plomin è una piccola città a N di Rabac che si affaccia su una bellissima baia. Un tempo era un importante centro commerciale e porto con una sua nutrita comunità di mercanti, artigiani e abilissimi pescatori che oggi si è rivolta al turismo. Sulla collina che domina Rabac é arroccata la medioevale Labin, il cui nome antico Albona, risale al 285 dopo Cristo. Una rara armonia di ricchezza architettonica e monumenti storici – culturali con numerosi studi artistici. Piena di vita, offre a tutti la possibilità d’incontro e aggregazione nei caffè, nelle sue vie e piazze costruite a misura d’uomo. Salendo in cima alla fortezza, di cui purtroppo non rimane pressoché nulla, si ammira una splendida vista sul mare, sull’isola di Cres e le montagne Učka; una passeggiata in un caratteristico labirinto di viuzze acciottolate. Due begli edifici nel centro storico sono la Loggia del Cinquecento e la Chiesa della Natività, risalente al 1100. Il museo locale, ospitato all’interno del settecentesco palazzo Battiala-Lazzarini in stile barocco, espone reperti archeologici, una collezione di strumenti musicali e una riproduzione di una miniera di carbone che ricorda come questa fosse in passato la più importante attività economica della zona. Dubrava con il suo parco di sculture – forma viva all’aperto con piú di 70 opere in pietra. Ristoranti “Stari Hrast” (Vecchia Quercia),”La Terrazza”, “Galeb” (Gabbiano)” oppure”Villa Anette”.