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Prodotti Fango

Luka Dalja (Istria)

Ampia baia aperta a W sita a circa 2,5NM a NNW di Novigrad, protetta da scirocco e bora ma aperta a tutti i venti da W. Arrivando da S e sul lato S della baia un vecchio convento e la sua torre quadrangolare giallastra fanno da punto cospicuo. Arrivando da N invece su avvista una torre circolare a W del convento. La punta S dell’ingresso è prolungata a NW da una secca, segnalata da una boa luminosa.Fondali di 1,8 m 400 m a E dell’anzidetta boa. Accedere alla baia passando a N della boa e mantenersi al centro tra quest’ultima e oa punta sul lato N. Le sponde sono orlate da un bassofondo a tratti roccioso. Nella parte terminale i fondali sono bassi. Con venti da N dare fondo in profondità adeguate al largo del lato N portando le cime a terra se necessario. In alternativa usare i gavitelli per il transito oppure fissare le cime all’estremità del molo sul lato N della baia. Con venti da ùS ancorare davanti al convento. Il fondo è fangoso, buon tenitore.

La spiaggia di Luka Dalja è al 18° posto su 214 spiagge nella regione dell’Istria. Si trova in un luogo naturale con scorci molto suggestivi, circondata da scogliere. È parzialmente coperta da alberi che danno ombra naturale. L’acqua è turchese, cristallina; l’arenile è di ciottoli chiari, quindi si consiglia di indossare scarpe adatte. Adatta a diverse categorie di persone, viaggiatori solitari, amanti del relax ecc. È parzialmente affollata durante l’alta stagione.               La costa di Luka Beach è gratuita per tutti. Non ha servizi, solo natura. Oltre a nuotare e prendere il sole, si può  prendere parte ad attività come il sup-surf e il kayak da mare.

Ristorante Belvedere Dalja, cucina di pesce (per gli amanti del crudo è un paradiso). Ottime le recensioni. Sul mare. Trattoria Istriana cucina di pesce. Ottime le recensioni. Strada interna.                                                                              Konoba San Benedetto cucina di carne e pesce. Ottime le recensioni. Strada interna con vista mare.

 

Umag (Umago) – Istria

Grande baia rivolta a W, con porto operativo tutto l’anno, al quale è stato migliorato il ridosso con un ulteriore frangiflutti dietro al quale si trova il marina. La banchina comunale e l’ancoraggio sono esposti ai venti provenienti da NW, N e NE. Gettare l’áncora in 3-4 m d’acqua a N dei gavitelli nella parte antistante la città, su fondo di fango buon tenitore. In alternativa usare i gavitelli disposti per il transito. Un addetto comunale passerà a ritirare la tassa di ormeggio. L’accesso ha un fondale minimo di 4 m nel canale. Evitare l’accesso con mare grosso da largo. Il canale è segnalato da due boe luminose, rossa a sx verde a dx. A N di tali boe c’è una meda cardinale S non luminosa a indicare una secca. Oltrepassate le due boe, avanzare tra l’estremità della diga del marina e la boa verde luminosa interna. A questo punto piegare per SE verso la banchina comunale.                                                                                                        Servizi: idrante ulla banchina comunale per le unità turistiche, distributore in banchina a E del marina (3 m d’acqua, aperto dalle 6:00 alle 22:00 tutti i giorni). Il marina è aperto tutto l’anno e dispone di acqua corrente, servizi igienici, d0cce, lavanderia, ufficio cambiavalute, WiFi, negozio di generi alimentari, ristorante, forniture nautiche e travel-lift da 50T.                                                                                                                                                                                              In città: supermercato e diversi negozi di alimentari, mercato di frutta e verdura e tutti i servizi turistici utili. Ambulatorio medico, pronto soccorso e ospedale. Noleggio auto e trnino che porta nelle spiagge limitrofe.                        I punti cospicui per individuare la baia sono diversi: un alto fumaiolo di mattoni rossi nella parte S della città; la guglia di una chiesa; più a N un grande edificio multipiano con i balconi incassati agli angoli; a N del porto, un edificio molto alto.                                                                                                                                                                                              Arrivando da S tenersi almeno a 750 m dalla costa che è orlata da un banco roccioso. C’è uno scoglio non segnalato, Pličina Fijandara, a 0,8 m dalla superficie, situato a 500 m da Rt Umaški e 0,9NM a S del fanale situato all’estremità della diga; lo scoglio si trova nel settore oscurato di suddetto fanale. La costa N tra Umago e Rt Savundrija presenta fondali ridotti con pericoli, segnalati da una serie di mede, quali scogli pericolosi, isolotti, banchi rocciosi e secche.

La vicinanza di Umago con il nostro paese la rende una meta appetibile per molti italiani che vogliono una vacanza di mare con belle spiagge e buon cibo. Vicinissima al confine con la Slovenia, la cittadina viene chiamata la “Porta croata dell’Europa”. Belle spiagge, un centro grazioso e ottimi ristoranti. Come Pola, Rovigno e Parenzo è una città che vive di turismo: oltre alle sue perle paesaggistiche, alle zone costiere, fondali cristallini e ai suggestivi sentieri immersi nella natura, qui non mancano neanche esempi di architettura storica. Il centro della città è immerso in un’atmosfera tipicamente medievale, con i suoi vicoletti e le sue bellissime chiese. Inoltre Umago è nota anche per il buon cibo: nelle locande del centro è possibile gustare ottimi piatti croati a base di pesce. Qualcosa di più semplice ma altrettanto delizioso lo si trova al mercato cittadino, che si trova appena fuori il centro, alle spalle della chiesetta di San Rocco.     La cittadina di Umago ha una storia interessante: la scoprirono i nobili romani e ne fecero la loro residenza estiva. Splendore, lusso e glamour di quel tempo si fondono armoniosamente nelle storiche case veneziane del nucleo centrale della cittadina. Sono conservate parti di mura e di torri antiche, edifici e chiese, sia barocche che rinascimentali. Ha conservato il centro storico Medievale che possiede un’atmosfera tipicamente veneziana, le vie strette e tortuose, la piazza principale, casette in pietra calcarea a vista in parte costruite a ridosso delle mura: un tempo una porta collegava il centro al borgo circostante e c’era anche un ponte levatoio che la sera veniva alzato e una seconda porta di apriva dal castello verso il molo. Nel cuore del castello c’era la piazza con il Palazzo Pretorio, il Duomo e dietro al Duomo la Cisterna Pubblica in cui veniva raccolta l’acqua piovana… Oggi la piazza ha un aspetto diverso con la chiesa e il campanile in primo piano; due vie partono e vanno verso la diga, verso la Marina e i complessi turistici, una ospita palazzi gotici del XV° e XVI° secolo…                                                                                                                                         L’entroterra di Umag è un susseguirsi di colline, città fortificate, campi coltivati a vite e olivo.                                            Umag ha l’aspetto di una città lacustre affacciata su un tratto di mare tranquillo, circondata da due valli e con il centro storico sviluppatosi su quella che un tempo era un’isoletta, circondata da mura con un camminamento che le difendeva dalle mareggiate.                                                                                                                                                            Da vedere:                                                                                                                                                                                        –  Il Duomo con la facciata in stile tardo-rinascimentale, i sette altari in marmo scolpito e il campanile (è possibile               salire in cima per godere di una bella vista sulla città).                                                                                                           – Il Museo Civico, che espone alcuni reperti di epoca romana, antiche ceramiche e oggetti di artigianato.                           – Le mura che circondano la cittavecchia e che datano X° secolo.                                                                                              – La chiesa di San Rocco del XVI° secolo con il soffitto affrescato.                                                                                               –  La chiesa di San Pellegrino, a sud del centro, eretta nel 1401 nel luogo ove si pensa venne ucciso il santo.                    – La Galleria Marin posizionata proprio nelle mura cittadine.                                                                                                    – Il Faro di Salvore, uno dei più bei punti panoramici della zona. Il momento migliore per venire qui è il                              tramonto, dopodiché cenare in uno dei ristorantini di pesce in riva al mare. È il più antico faro della Croazia,                    costruito nel 1818, vi è una leggenda sulla sua costruzione. Un conte austriaco di nome Metternich, si innamorò di        una donna croata a un ballo viennese e costruì questo faro solo per lei. Purtroppo, lei si ammalò e mai vide il faro; il      conte quindi decise di non visitare il faro mai più. Ancora oggi qualcuno afferma di sentire i passi dell’amante                  disperato che cerca la sua amata.                                                                                                                                        Attività                                                                                                                                                                                           Le attività a disposizione dei turisti sono infinite. L’entroterra è amato dai cacciatori, il cui comportamento è severamente regolamentato dalle normative UE, ma anche dagli alpinisti e dagli speleologi. Nei dintorni del paese, invece, ci si può dedicare all’equitazione, al trekking, alla bicicletta e ad altri sport, primo fra tutti il tennis, cui la città deve molta della sua fama come ospitante del torneo internazionale di tennis UmaATP.                                                       Le spiagge                                                                                                                                                                                       A Umago vi sono alcune delle spiagge con la più alta qualità del mare, dimostrata dalle Bandiere Blu che si trovano su molte spiagge. Alcune delle spiagge più conosciute di Umago sono Katoro, Aurora, Canegra e Laguna Stella Maris.     La spiaggia di Katoro si trova all’interno dell’omonimo villaggio turistico omonimo insignita della bandiera blu. La spiaggia è divisa in parti di cemento, ciottoli e pietre. Si possono trovare: impianti sportivi, campi da tennis e da pallavolo, docce, spogliatoi, acquascivolo, alcuni bar e ristoranti. I tornei di tennis e pallavolo e sono spesso organizzati qui.                                                                                                                                                                                                       La spiaggia di Laguna Stella Maris è una spiaggia di ciottoli circondata da alberi di pino sotto i quali si può trovare ombra nelle calde giornate estive. La spiaggia offre intrattenimento, strutture sportive e di ristorazione.           La spiaggia Savudrija Nei pressi del faro sorge una bellissima spiaggia di ciottoli con aree in pietra prediletta dagli amanti degli sport acquatici, tra cui il windsurf, per le sue leggere correnti marine e i dolci venti, mentre il mare cristallino attira numerosi sub.                                                                                                                                                    La spiaggia di Kanegra situata all’interno del complesso turistico Canegra, in una spettacolare baia della costa istriana, è la più bella spiaggia della Riviera. È una spiaggia di ciottoli, circondata da alberi di pino, ideale per famiglie con bambini. Comprende anche un campo di nudisti.                                                                                                               La spiaggia Sol Polinesia, un arenile misto di sabbia e ghiaia a pochi chilometri dal centro storico. È una spiaggia attrezzata che offre numerosissimi servizi e strutture per attività sportive ed è accessibile anche alle persone diversamente abili.                                                                                                                                                                     Altre spiagge: Spiaggia Osmica, Spiaggia Aurora, Spiaggia di Punta.                                                                                      Umag è un continuo di feste legate alla tradizione e alla storia, ma anche alla gastronomia locale, che vede trionfare tartufi e funghi istriani. Tra le tante, scegliamo senza dubbio Sepomaia Viva, complessa e documentata ricostruzione dell’epoca romana, con banchetti, sfilate e lotte tra gladiatori.                                                                                                                                                                                         Le giornate della sogliola: manifestazione annuale che dura un mese e si svolge nei ristoranti che offrono i menù con 4 portate a base di sogliola, accompagnate da ottimi vini istriani e olio d’oliva.                                                                            Nel mese di ottobre Umago offre i giorni di benessere, Welldays. I centri benessere di tre hotel offrono pacchetti speciali che comprendono il soggiorno in un hotel confortevole, servizio di mezza pensione e ingresso giornaliero al centro benessere.                                                                                                                                                                               Gli amanti della musica possono godere del festival musicale UmagoBlues e degustare alcune delle specialità locali.        Un altro festival è Umagination, che è un festival di musica elettronica.                                                                                  Il trenino turistico funziona anche senza rotaie e ormai da anni è considerato un’attrazione popolare nonché il mezzo di trasporto preferito dai tantissimi ospiti che soggiornano nei villaggi turistici fuori città. Grazie al clima mite, il trenino è in funzione dalle festività di Pasqua a quelle di Ognissanti.                                                                                     La via principale di Umago è piena di negozi di souvenir con una ricca offerta di prodotti e manufatti locali come originali recipienti, quadri, oggetti in legno fatti a mano e simili nonchè prodotti locali come l’olio di oliva e il vino nei negozi specializzati o al mercato umaghese.                                                                                                                                 È possibile acquistare gli orecchini autentici di Umago che risalgono all’ VIII° secolo. Originariamente erano di bronzo, ma un orafo locale ha fatto la replica di argento.                                                                                                                        La notte
Sebbene non sia proprio questa la specialità di Umag, non mancano attrattive serali e notturne. La discoteca più frequentata, anche se piuttosto tradizionale e scontata, è il Planet, mentre tra i discopub va per la maggiore il Daylight di Katoro. Per un drinkci sono diversi bar lungo il mare. Alcuni dei club popolari sono Goldenfish in cui le feste durano tutto il giorno, mentre Jimmy Woo è un night club di dress code elegante. C’è anche Macumba Beach Bar e Hemingway che è aperto solo durante l’ATP Croatia Open.                                                                                                        I dintorni                                                                                                                                                                                    Novigrad è una graziosa cittadina medieale che si trova a 16Km da Umago con numerose piste ciclabili immerse nel verde e merita sicuramente una visita.                                                                                                                                        Pirano si trova a 24Km è una piccola città di mare, un vero gioiello fatto di viuzze che si aprono su bellissime piazze. Non è un caso che la città sia conosciuta come la Venezia slovena.                                                                                             Dove e cosa mangiare                                                                                                                                                             L’offerta dei ristoranti è di ottima qualità e comprende ovviamente piatti di pesce ma soprattutto le tipicità istriane, come il famoso tartufo o i funghi dell’entroterra, il prosciutto crudo e i fuži con la pancetta e gli gnocchi con il sugo di gallina. Tra i ristoranti più piacevoli e segnalati per la maestrìa degli chef troviamo il Cipi e il Vili. Nel primo, non bisogna perdersi il pesce cotto in pasta di pane, mentre il secondo offre una grande terrazza estiva orlata di palme e ottima ospitalità. Per i veri buongustai, immancabile una escursione presso il canale di Lemme, dove è possibile assaggiare le famose ostriche del luogo.

Naoussa – Paros

Baia situata nell’estremità N dell’isola, tra Ak Korakas e l’isolotto di Gaïdhouronisi. Sono diversi i punti cospicui che aiutano a localizzare l’ingresso: l’edificio bianco del faro che sormonta Ak Korakas, gli edifici della centrale elettrica che si vedono varcando l’ingresso della cala sul lato S di Ormos Langeri, le case bianche del paese di Naoussa e la chiesa con la cupola rossa che spicca dietro il villaggio. È sconsigliato l’atterraggio notturno. Prestare molta attenzione agli scogli emersi e non, che punteggiano gli isolotti e le sponde della grande baia.                                                                      Questa grande baia offre diversi punti di ancoraggio:                                                                                                             Ormos Langeri Ancoraggio nella parte N della rada, dove si vuole,  in 4-10 m d’acqua su fondo di sabbia, alghe e fango, buon tenitore. Prestare molta attenzione all’atterraggio, c’è un banco roccioso che giace all’ingresso, a metà tra Ak Kamina e Mavronisi. Individuando per 99° la chiesa affacciata sulla baia, si entra e si esce in sicurezza. Buona la protezione dal meltemi nella zona N. Con calma di vento o con venti meridionali si può ancorare anche nella parte S della cala.                                                                                                                                                                                          Ormos Ay Ioannou C’è una secca sul lato W della rada antistante la chiesetta a cui bisogna prestare attenzione. Ancorare nell’estremità N della cala in 3-10 m d’acqua. Buona la tenuta su fango, sabbia e alghe e buona la protezione dal meltemi. Cospicua la chiesetta nell’angolo NW della cala; un piccolo cantiere navale nelle vicinanze. Le limpide acque turchesi e le multiformi rocce bruciate dal sole rendono questo ancoraggio incantevole; il cantiere con i suoi caicchi colorati si inserisce perfettamente in questo contesto, attirando molti turisti. Il Ristorante Parko Café, nella spiaggia di Monastiri, non ha ottime recensioni per la lentezza del servizio, la scarsa educazione dei camerieri e il prezzo, sul cibo invece nessuna lamentela.                                                                                                                                     Una annotazione: le spiagge adiacenti sono frequentate da naturisti, va ricordato però che in prossimità di una chiesa sarebbe buona educazione non farlo.                                                                                                                                   Ormos Plastira Con calma di vento, ancorare dove si vuole. Quando soffia il meltemi si trova un parziale ridosso in 3-4 m d’acqua sotto Nisis Ay Kali.                                                                                                                                        Naoussa Con calma di vento si può ancorare nella caletta posta sul lato E del castello. Attenzione alla catena di ormeggio che va da W a E della cala. In alternativa gettare a W del Marina in 4-10 m d’acqua su fondo di sabbia e alghe, buon tenitore. Solitamente qui il meltemi non soffia verso terra ma se spira con forza è preferibile ancorare in un altro punto della grande baia.

Naoussa è la seconda località turistica più importante dell’isola. Nasce come un tranquillo villaggio di pescatori, circondato da frutteti e vigneti, situato in una zona famosa per il vino, la marmellata e il festival annuale internazionale del cinema. Oggi è una località mondana ma elegante dove abbondano resort di lusso e alberghi sulla spiaggia. È considerata una delle méte emergenti da TripAdvisor che l’ha inserita tra le migliori destinazioni consigliate, rinomata per la tranquillità che questa località regala, lontana dal caos delle altre méte turistiche che la circondano. Tour enogastronomici, lezioni di cucina e trattamenti nelle spa sono i servizi richiesti da chi la frequenta.   Il suo piccolo porto è sempre pieno di caicchi all’ormeggio poiché gli abitanti dell’isola vivono ancora di pesca. I vecchi magazzini dove un tempo i pescatori riponevano i loro attrezzi, oggi sono stati trasformati in locali notturni e bar dove si possono gustare deliziosi “mezedes”, gli spuntini a base di pesce e accompagnati dall’immancabile ouzo. Ogni anno a luglio si svolge la festa del vino e del pesce, mentre ad agosto ricorre la notte dei Corsari in cui viene rappresentata la presa di Naoussa da parte dei pirati dell’Egeo.                                                                                                                               Oltre la banchina del porto si estende un intreccio di vicoli bianchi sui quali si affacciano edifici in stile veneziano. Il villaggio è sorto intorno al porto in epoca bizantina. Fortificato con una cinta muraria che portava a un bastione veneziano, alcune parti di muro sono ancora integre e sono di grande interesse storico e archeologico.                             Per gli amanti di icone, ci sono alcuni monasteri dove poterle ammirare, insieme a dipinti murali e uno stile architettonico originale: monastero di Loggovardas, Agios Ioannis Detis, Agios Athanasios e la chiesa medievale di Agios Georgios. Inoltre, da non perdere l’acropoli micenea, uno dei più importanti siti archeologici della regione, che risale al 1200 a.C. I reperti archeologici provenienti da questi scavi sono esposti al Museo archeologico.                    Sulla collina Koukounaria sono state rinvenute tracce di un abitato minoico che dimostra l’antichità dell’insediamento. Sull’isolotto di Ikonomos è stato rinvenuto un abitato fortificato del secolo VIII° a.C. In località Plastira è stato portato alla luce un cimitero del periodo protocicladico con le caratteristiche statuine.                                                                         In epoca bizantina fu presa dai pirati che ne fecero un loro covo. Nel 1770 vi si insediarono ufficiali russi.                     Le spiagge più famose di Naoussa sono due: Làyeri, alle porte della cittadina  che per via della sua posizione isolata è frequentata da naturisti; Monastiri, molto bella e molto frequentata dai giovani, sul lato occidentale del golfo di Naoussa.                                                                                                                                                                                              A NE di Ormos Plastira:                                                                                                                                                                     Taverna Vigla, cucina greca, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Vista mare.                                                           Taverna Kolimbithres, cucina greca, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Vista mare.                                                 A Naoussa:                                                                                                                                                                                        Ouzeri ton Naftikon, cucina greca e pesce. Molto buone le recensioni. Sul mare.                                                               Piatsa Estiatorio, cucina greca, pesce e pizza. Ottime le recensioni. Strada interna.                                                   Pastello Ristorante Pizzeria Italiano, cucina italiana, pizza. Ottime le recensioni. Vista mare.                                       Kafeneion-i Palia Agora, cucina greca, carne e pesce. Ottime le recensioni. Strada interna.

Fikiadha – Sifnos

Insenatura completamente deserta e proprio per questo bellissima, situata a S di Vathi, discretamente protetta dai venti di N e NE. Aperta a W- SW. Filare una lunga cima a terra in prossimità della chiesetta in circa 6 m d’acqua, l’ancoraggio è in parte ricoperto di alghe. Il fondo di sabbia e fango con rocce sparse non è sempre buon tenitore.          Le condizioni per l’ancoraggio sono ottime, ma attenzione ai forti sottovento.                                                                     C’è una spiaggia nella baia, per lo più vuota perché non c’è una strada di accesso. Nessun servizio.

 

Gavrion

Gavrio  è il porto principale dell’isola ed è un villaggio piacevole e calmo, anche se diventa un po’ più affollato ogni volta che arriva un traghetto!                                                                                                                                                 L’imboccatura della baia è di difficile individuazione dal largo mentre il gruppo di isole che si trova a S dell’ingresso della cala è facilmente localizzabile. In avvicinamento è distinguibile il faro che si trova sulla punta W dell’ingresso e le case del villaggio. Una volta entrati non ci sono più problemi. Di notte l’avvicinamento è molto pericoloso per via delle secche e per le isole prive di luci.                                                                                                                                                Pericoli                                                                                                                                                                                               – Ifalos Vouvi è una secca molto insidiosa contornata da bassifondi, circa mezzo miglio a SE dell’ingresso.                        – I bassifondi che si protendono al largo dagli isolotti a S, in particolare Nisis Akamatis e Nisis Plati.                                  – Nel tratto Batsi-Gzvrion lungocosta prestare attenzione a Vrak Rosa, una secca rocciosa emersa situata circa 200 m a ESE di Ak Marmara.                                                                                                                                                                      – Qui i traghetti entrano ed escono a velocità sostenuta quindi in prossimità della baia prestare molta attenzione. Ancorare in fondo alla baia, tenendosi il più possibile nell’angolo NW per dare spazio di manovra sufficiente ai traghetti. Arrivano decisi verso l’imbarcazione per poi gettare l’áncora e retrocedere di poppa verso la banchina. Il fondo di fango e alghe è buon tenitore quasi ovunque una volta che l’áncora ha agguantato. Il ridosso dal meltemi è buono nonostante le forti raffiche in caduta dalle terre circostanti.                                                                                       Servizi: Il funzionamento delle colonnine di acqua e corrente in banchina NON è affidabile. C’è un rubinetto dell’acqua nell’angolo E della banchina. Il carburante viene consegnato tramite piccola autocisterna in banchina. Ufficio postale, e banca con sportello ATM. Noleggio auto e motorini. Ci sono diversi negozi di generi alimentari. Ristoranti e taverne lungo la spiaggia e al villaggio. Negozi di souvenir.                                                                                                                        Il paese è privo di particolari attrattive ma è molto carino.                                                                                                Gavrio – Ano Agios Petros – Pyrgos – Agios Petros Beach, è un bel sentiero che porta direttamente in spiaggia dal porto di Gavrio.                                                                                                                                                                          Ristorante Souvlaki: cucina greca e carne alla griglia. Ottime le recensioni. Posizione su strada.                                  Ristorante Mparkaroutsos: cucina greca e di pesce. Ottime le recensioni. Vista mare.                                                  Ristorante Il Tricolore: cucina italiana e pizza. Buone le recensioni. Vista mare.

Limin Ayios Nikolaou

Baia molto grande con diverse possibilità di ancoraggio. Alle sue spalle la Chora, il pittoresco grappolo di case di un bianco accecante arrampicato sulla collina, che fa da punto cospicuo ed è visibile arrivando da N. Dal largo l’ingresso non è facilmente individuabile ma giungendo da W ci si accorge del gruppetto di case situato sulle pendici dietro Vourkari. Avvicinandosi, sono punti cospicui, la chiesetta e il faro sovrastante il lato N dell’ingresso e un’altra chiesetta su quello S. Attenzione: con il meltemi, scendono forti raffiche dalle alture sul porto.                                                Ormos Livadhi intaglia il lato S della baia. Dare fondo nella baia, fondo di fango e alghe non ovunque buon tenitore. Il molo della città è a dritta quando si entra nella baia. Prestare attenzione ai punti poco profondi e alle rocce che si estendono al largo della banchina. Leggermente più protetto dal vento dominante rispetto a Vourkari, anche se a volte può esserci un po’ di taglio qui. Korissia ha alcuni piccoli supermercati e molte taverne.                                        Vourkari intaglia il lato NE della baia. Ancorare all’esterno dei gavitelli sul alto E della baia in 8-12 m (fino a 16 m) d’acqua su fondo di fango e alghe, buon tenitore. La baia di Ay Nikolaos è il principale insediamento e l’unico porto. Il grazioso villaggio di Vourkari può essere affollato a volte, soprattutto in estate, con barche da Atene. Gli yacht possono ormeggiare sulla banchina della città, a dritta quando si entra nella baia. La Chora sulla collina è raggiungibile in autobus e la passeggiata di ritorno, in discesa, è molto piacevole. C’è una incisione nella roccia (un grande leone con una faccia simile a un grosso gatto risalente al 600 a.C.), a soli 20 minuti a piedi a E del villaggio che vale la pena andare a vedere.  Ci sono una varietà di ristoranti e negozi nelle vicinanze. I pescatori vendono il loro pesce fresco direttamente dai loro pescherecci.                                                                                                                                                   Coal Bunker Bay Gettare l’áncora davanti ai vecchi depositi di carbone nel ramo N della baia, lontano dai cavi sommersi. Buona la protezione dai venti da settentrione. Il fondo di fango e alghe è un mediocre tenitore.                      Servizi e attrezzature portuali: acqua e corrente in banchina a Vourkari e a Korissia.  Riguardo quest’ultima, spesso in estate l’acqua viene razionata per penuria e il carburante viene consegnato tramite una piccola cisterna in banchina. Un piccolo supermercato. Per provviste più consistenti si consigli di andare a Vourkari. Ristoranti in entrambi i villaggi. Ufficio postale e sportello ATM. L’area intorno al porto è zona pedonale tra le 20 e le 6 h. Le auto e gli scooter sono vietati.
Vourkari è un villaggio di pescatori protetto dai venti, con molte piccole barche da pesca chiamate kaekia e alcune barche a vela. Oggi è una tappa turistica per chi cerca un posto tranquillo dove trascorrere le vacanze (ma lontano dal porto!). Ci sono ottimi ristoranti in questa zona, che servono piatti a base di pesce come l’aragosta fresca, gli spaghetti all’astice spruzzati di vino o la bouillabaisse. Chi è appassionato di arte scoprirà nella zona delle taverne, una piccola galleria d’arte con dipinti legati a Kea. Sulla strada che va a Otzia, merita una visita anche la villa preistorica risalente all’età del rame. C’è anche una piccola chiesa nella zona, Agia Eirini, alcune case pittoresche invece sono un po’ più in alto, sulla collina. Oltre ad essere ben conservate e piuttosto belle, sono stati costruite con i materiali riciclati usati nell’antichità. Per esempio, usano i pezoules per pavimentare le loro terrazze e giardini come facevano in passato. Un importante insediamento dell’Età del bronzo abitato dal 2000 al 1400 a.C. è stato scoperto in seguito a scavi. Molte ceramiche domestiche e statuette sono state rinvenute tra le case.

 

Monemvasia (Monemvassi, Malvasia)

È un posto veramente incantevole.                                                                                                                                                 L’isola, che somiglia a una piccola Gibilterra e che è congiunta da un ponte al Peloponneso, è di facile localizzazione anche a distanza. Avvicinandosi compare il villaggio di Yefira sulla terraferma. Arrivando da S, il vecchio villaggio in pietra si vedrà solo quando si sarà vicini poichè si confonde con lo sfondo roccioso.                                                            Attenzione che col meltemi, violente raffiche di vento soffiano nell’area di avvicinamento alla baia.                              Ancorare a S del ponte, dove i fondali raggiungono i 12-15 m, buono con leggeri venti meridionali, fornisce un discreto ridosso dal meltemi, anche se dal promontorio si insinua una discreta onda che farà rollare. Si consiglia di ancorare il più vicino possibile al porto peschereccio. Il fondo è di sabbia, rocce e alghe e in alcuni punti è scarso tenitore.               Servizi: acqua in banchina all’interno del porto, rivolgersi all’addetto, potrebbe essere richiesta una modesta tariffa. La consegna del carburante avviene tramite una piccola autocisterna, la stazione di servizio si trova al di là del ponte. Si riparano avarie tecniche essenziali. Un ferramenta. Ufficio postale, banca e sportello ATM. Gas greco e da campeggio. Negozi forniti di tutti i generi alimentari. Ristoranti e trattorie. Nel vecchio borgo ci sono dei ristorantini collocati in una cornice molto romantica, tra mare e colline. Nei dintorni del porto peschereccio ci sono delle ottime ouzerie che offrono anche polpo alla griglia.

Monemvasia è un idilliaco borgo, costruito ai piedi di un promontorio roccioso e collegato alle coste del continente greco tramite un sottile lembo di terra. Molto meno conosciuta delle tradizionali mete turistiche ma non per questo meno affascinante. Un tempo era un’isola, oggi è una specie di sperone di roccia peninsulare raggiungibile attraverso un ponte. Quello che non ci si aspetta di trovarsi davanti, è una roccaforte medioevale cinta da mura impenetrabili. I fianchi, sono ripidi e scoscesi: sul lato S c’è il villaggio storico di Monemvasia, fatto di case in pietra abbarbicate sul fianco della collina e circondate da un labirinto di vicoli stretti. Sessanta metri al di sopra dell’abitato, sorge l’antico castello di Monemvasia, una fortificazione di cui oggi restano solo le rovine, la cui estensione fornisce l’immagine della sua importanza strategica che ebbe nell’antichità, quando era un avamposto della civiltà minoica. Fece poi parte dell’impero bizantino ed ebbe un periodo di prosperità sotto la dominazione veneziana nel XV° e XVI° secolo. Successivamente sarebbe passata di mano in mano tra i vari regni che si contendevano il dominio sull’Egeo meridionale. L’epoca d’oro dell’isola si concluderà alla fine dell’Ottocento, quando le nuove rotte commerciali ne avrebbero decretato il lento declino. Si fa fatica a collocare questo sperone di roccia al centro di dispute politiche e ambizioni territoriali, uno degli avamposti più contesi dalle potenze del Mediterraneo.                                                          Il famoso vino, originariamente prodotto a Malta e commercializzato dai veneziani, cambiò il nome del villaggio in Malvasia o anche Napoli di Malvasia. Grazie ai mercanti veneziani, luogo e prodotto finirono per coincidere, indicando per estensione tutti i vini dolci originari del Mediterraneo orientale.                                                                                        La porta di accesso a Monemvasia è una sola, infatti il suo nome significa “ingresso unico”, e la si può varcare solo a piedi. Qui, le auto, sono bandite. Il borgo è curato in ogni suo angolo: gli edifici in pietra, le strette viuzze coi loro ciottoli, i negozi di gioielli, le gallerie d’arte, i ristoranti con i tavoli all’aperto, i fiori che si impossessano dei muri, le case per vacanze e una incantevole piazzetta sul mare; il tutto sotto il dominio del castello, diviso tra la città alta e quella bassa, dal quale si può godere di un panorama straordinario sul Peloponneso! Da qui, un piccolo sentiero raggiunge la bellissima Chiesa di Agia Sofia, bizantina, posta sulla cima della scogliera tra rovine di case bizantine e cisterne dell’acropoli. Un percorso fortificato a “esse” porta alla Rocca di Goulas, sulla vetta che domina la città. Vi si accede da una galleria che conserva ancora oggi le sue originali porte di acciaio. Delle quaranta chiese esistenti, ne sono sopravvissute solo quattro e si trovano nella parte bassa del paese. Tra di esse c’è la Chiesa del Cristo Elkomenos (Cristo Trascinato), che prende il nome da una famosa icona di Cristo. La più antica chiesa è quella di San Paolo, che fu costruita nel 956, e che oggi ospita un museo. Verso la parte orientale della città bassa, più vicina al mare si trova la Madonna di Hrisafittisa, che fu realizzata nel XVI° secolo. Luoghi ancora ignoti al turismo di massa, dove anche in pieno agosto è possibile godere della pace più totale.

 

Ieraka (Yerakas, Gerakas)

Il villaggio è all’interno di un fiordo racchiuso tra inospitali montagne, presupposto che lo ha tenuto integro da influenze esterne. L’ingresso è disagevole ed essendo circoscritto da ampie scogliere è di difficile localizzazione, anche da vicino. Arrivando da N, una chiesa al di sopra di un poggio è un buon punto cospicuo, si trova 1NM a NW di Ak Vathi. Sempre arrivando da N, la struttura di un fanale è visibile solo in prossimità dello stesso. L’atterraggio notturno è difficoltoso poichè il fanale d’ingresso è nascosto dalle colline circostanti. Attenzione: con forti venti settentrionali si forma un’ imbarazzante onda di riflusso nella zona d’entrata e in quella di avvicinamento.                                     L’ancoraggio è di fronte al paese in 4-6 m su fondo di fango e rocce, non sempre buon tenitore, oppure sul lato S della baia all’esterno del porto, dove i venti spirano con meno violenza. Il ridosso è da tutti i quadranti anche se, con forti venti da settentrione si forma una risacca che non risulta però pericolosa. Spesso i venti si incanalano nella valle soffiando, a volte con irruenza, da W investendo il porto.                                                                                                     Servizi: acqua alla “Taverna Maestral”. Un negozietto per qualche provvista. Qualche trattoria e una caffè a terra. Curiosità: il pomeriggio, in estate, la calura pomeridiana, priva del meltemi, costringe gli abitanti in casa i quali dormono fino a sera, momento in cui la frescura dà nuova vita al villaggio.                                                                           Sulla cime delle sponde che aprono l’ingresso al canale, sorgono i ruderi di una grande acropoli, di probabile origine micenea.

Ierakas è famosa per il suo porto dotato di ristoranti, taverne e caffetterie apprezzati per il loro pesce e frutti di mare freschi durante tutto l’anno. Il porto (Limani) è anche il luogo delle rovine dell’antica città di Zarax alle quali vi si può accedere seguendo un sentiero che sale dal porto moderno. La bellezza delle rovine purtroppo è soltanto il panorama che si gode da lassù, perchè i resti sono scarsi, non protetti e si stanno deteriorando rapidamente.                                  La sua spiaggia è una delle più belle di tutta l’isola: una lunghissima lingua di soffice sabbia, bagnata da uno splendido mare trasparente e turchese, che termina con un promontorio argilloso che si tuffa direttamente in mare. Tutto il contesto è di una bellezza mozzafiato! Qui viene a deporre le uova la tartaruga Caretta Caretta e da maggio a ottobre, nelle primissime ore del mattino, è possibile assistere alla schiusa delle uova e vedere i piccoli appena nati prendere la via del mare. Per l’elezione di questo posto a zona riproduttiva e per  far sì che questo prodigio naturale continui a compiersi, la spiaggia è stata inserita all’interno di una zona naturale protetta e conserva un aspetto selvaggio, scevra dalle costruzioni dell’uomo. C’è solo uno stabilimento che offre lettini e ombrelloni,  l’accesso però è proibito da mezz’ora prima del tramonto fino a mezz’ora dopo l’alba. Si consiglia di portare cibarie e bevande.                                    Taverna Gerakas, pessime recensioni.                                                                                                                               Taverna Nikos, discrete le recensioni.                                                                                                                                             Trattoria Pizzeria Da Camillo, eccellenti le recensioni ma sono solo 3; si mangia e si parla italiano.

 

Khäidhari (Dhrepano Vivari)

Suggestivo ancoraggio naturale all’interno di un corridoio dominato da massicce scogliere.                                                L’ingresso di questa insenatura è di difficile individuazione dal largo ma, le rovine di un forte sul lato W e la struttura di un fanale nel lato SE danno un piccolo aiuto, però solo quando si è nelle immediate vicinanze. L’accesso è profondo e privo di pericoli.                                                                                                                                                                           Ancorare nell’angolo W del porto in 6-12 m d’acqua, distanti dagli ormeggi permanenti. Fondo di fango e alghe, buon tenitore. Il ridosso è completo.                                                                                                                                                          Servizi: acqua sul molo. Provviste essenziali in paese. Numerose trattorie affacciate sul porto.

Psarotaverna “To Limani”: Ristorante e barbecue, carne e pesce e greco. Ottime le recensioni e il rapporto qualità prezzo. Sulla spiaggia.                                                                                                                                                                   Taverna Mermaid: cucina di pesce, ottima. Ottime le recensioni e il rapporto qualità prezzo.                                  Taverna di pesce O Giannis: ottimo il pesce! Buone le recensioni. Sulla spiaggia.

 

 

 

 

Koiladhia (Koilas, Kilas)

Baia molto ampia, incavata sul lato E del golfo, l’omonimo isolotto (privato, così come anche il porticciolo situato nel lato SE dell’isolotto) all’ingresso di questa. La chiesa bianca su Capo Kokkinos è punto cospicuo, mentre avvicinandosi si individua la grande chiesa del paese e quella sul lungomare. Nisis Koiladhia è molto evidente. Di notte atterrare con prudenza.                                                                                                                                                                                     Attenzione alle secche nel canale tra Capo Kokkinos e l’isolotto. Un cavo della corrente sottomarino attraversa detto canale. Vietato l’ancoraggio nelle vicinanze.                                                                                                                             Gettare l’áncora davanti al paese in 2-3 m d’acqua. Cercare un posto nel moletto, anche se spesso è occupato dalle barche da pesca. Ottima la tenuta su fango. La posizione della baia garantisce un ridosso completo. Barche stanziali tutto l’anno. Servizi: acqua in banchina; carburante in paese ma si può richiedere l’autocisterna in banchina; negozi forniti per le provviste; ristoranti sul porto; ci sono due cantieri per l’assistenza tecnica nel lato S della baia, raggiungibili attraverso un canale dragato a 2-3 m delimitato da boe. Chiedere informazioni sui fondali del canale. Cantiere Basimakopouloi: Travel-lift da 100T, sollevatore idraulico, riparazioni generiche, guardianaggio, forniture nautiche.                                                                                                                                                                              Cantiere Lekkas Shipyard: Travel-lift 300T, riparazioni generiche.

Piccolo paese di agricoltori e di pescatori. Si differisce dai classici paesini caratteristici dalle casette bianche ma la cordialità degli abitanti lo rende gradevole. C’è una grotta sul lato E dell’ancoraggio, Franchthi, dove sono stati rinvenuti numerosi resti preistorici, persino uno scheletro risalente al Mesolitico, sicuramente il più antico ritrovato in Grecia.                                                                                                                                                                                    Ristorante Douglas 1969: cucina greca, buon cibo, prezzi nella media. Recensioni buone.                                       Ristorante To Mouragio: cucina greca, carne e pesce. Posto carino. Buone le recensioni. Si parla italiano.                    Taverna Psaro: ottima, pesce fresco e ottimo il rapporto qualità prezzo. Ottime le recensioni.