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Prodotti Fango

Porto Kheli (Heli)

Grande baia chiusa a capo di una stretta insenatura, offre un ottimo riparo in tutte le condizioni. Ricca di attrattive, è attrezzata per tutti gli sport acquatici. In estate è gremito di wind surf, kite surf, moto d’acqua, motoscafi per lo sci nautico, gommoni, parapendii ecc…                                                                                                                                        L’ancoraggio è su entrambi i lati del canale dove ci sono diverse insenature in cui potersi fermare, la scelta è suggerita dalla direzione del vento. In generale il ridosso è abbastanza buono per la sosta notturna in molte di queste.   Arrivando da W, risaltano un grande albergo bianco nel lato SE dell’ingresso e alcune ville nel lato E del canale. Arrivando da E si delinea chiaramente l’isolotto Nisis Khinitsa e avvicinandosi si scorge il fanale nel lato W e la meda bianca con fascia verde che segnala la secca rocciosa antistante il lato E dell’ingresso. Tenersi a debita distanza. Gli yacht possono andare fino alla banchina lungo il lato occidentale, all’interno della baia, accanto al molo dei traghetti;  il fondo è fangoso e la tenuta è ottima.  tuttavia quando il vento locale da SE si alza, soffia attraverso la baia verso il molo della città e può causare un bel recupero rendendo gli ormeggi sulla banchina piuttosto scomodi                Attenzione! Se si vuole passare nel canale tra l’isolotto Nisis Khinitsa  e la terraferma, considerare che le profondità sono di 2 m al centro e che il fondo è molto irregolare e richiede quindi una navigazione molto vigile. Sarebbe preferibile scapolare dall’esterno dell’isolotto. Servizi: acqua potabile e carburante sono disponibili tramite servizio di mini-cisterna sulla banchina; un cantiere, due fornitori nautici, riparazioni meccaniche generiche, alaggio fino a 20T, servizio di sorveglianza barche; ufficio postale, banca, sportello ATM, gas; negozi per provviste molto forniti, ristoranti sul lungomare e in paese, bar e caffetterie; noleggio auto. Gli yacht possono utilizzare lo spazio del traghetto quando disponibile per imbarcare acqua e carburante. È facile trovare sulla banchina giovani locali che indirizzano verso un posto libero. Alla fine chiedono un pagamento in cambio: comportarsi come meglio si crede.

Porto Heli è un paesino di pescatori abbastanza pittoresco, con costruzioni caratteristiche, splendide spiagge baciate dal sole e immerse nella selvaggia natura mediterranea, porticcioli turistici pieni di yacht, pesce fresco e una vivace vita notturna: queste sono solo alcune delle caratteristiche che ne fanno una delle destinazioni più gettonate in estate. Ovviamente a terra non manca nulla per chi cerca il divertimento: bar, ristoranti, taverne tipiche, musica dal vivo nelle sere d’estate, negozietti di souvenir, ecc…                                                                                                                         Le rovine dell’antica città di Halieis si trovano sul lato S della baia, di fronte al moderno villaggio di Porto Kheli. Alcune delle rovine (sia a terra che in mare) sono ancora visibili.

 

Ormos Skindos (Dokos)

Baia molto ampia e spaziosa con diverse insenature ben ridossate dai venti estivi di regime.                                             Lato E Le zone dove cercar riparo sono nella parte NE dell’isola, dove un’ampia insenatura naturale crea una importante rientranza che ha orientamento NS e offre un buonissimo riparo da mare e venti. Dare fondo dove è possibile, in 8-15 m d’acqua. Le profondità sono elevate quindi è probabile che si getterà l’áncora in 10-15 m.
Nella piccola rientranza a E in prossimità dell’ingresso si trovano i resti del relitto di cui sotto; qui però il fondale è sui 15-20 metri e non è agevole ancorare. Proseguendo verso S all’interno della baia ci sono altri tre o quattro punti dove  è più facile ancorare: il fondale va dai 3 ai 10 metri, il fondo non è ottimo tenitore ma non è male. C’è una bella caletta anche nella parte SW della baia. Il ridosso è discreto dal vento prevalente, anche se a volte può dare disagio. Frequentata fondamentalmente di giorno, la sera spesso è deserta. Esposta a W e NW.                                                        Derrick Cowe (Cala del Bigo) Piccola insenatura nell’angolo NW della baia fatta a Y, con un gruppetto di case nella sponda più a N. Buono il ridosso ma non è assolutamente riparata dal meltemi, in questo caso è sconsigliata perché c’è molta onda. Rappresenta comunque una buona opzione per una notte tranquilla (se non c’è il meltemi) in una zona di mare sempre molto affollata. Sono presenti delle cime di ormeggio a terra. Ancorare in 7-10 m d’acqua su fondo di sabbia e fango, filando una lunga cima a terra. C’è una grossa catena d’ormeggio sul fondo.

L’isola è quasi disabitata, non offre servizi se non, una taverna e qualche casa pressochè in disuso. Ma è la sua posizione a essere attraente: a metà tra la terraferma e l’isola di Hydra, offre un mare splendido e belle spiagge molto frequentate, come tutta la zona del Golfo Saronico.  Recentemente ha avuto molta eco nelle cronache quotidiane per il ritrovamento di un relitto molto antico, datato circa al 2000 a.C., proprio vicino a una delle calette indicate come punti di ancoraggio. Ci sono punti di ancoraggio che offrono ottimo ridosso da tutti i venti.                                                         La taverna si trova sul lato E della baia e la famiglia che la gestisce sorveglia il canale 16 del VHF: in caso di necessità si possono contattare.

 

Mandraki (Hydra)

Poco meno di 1NM a E di Hydra si apre questa baia che ha come punto cospicuo il grande albergo situato in fondo. Ha una buona protezione dai venti meridionali, ma è esposta a quelli settentrionali. I venti che entrano da NE-E creano disagio, ma quasi mai condizioni di pericolo, solo nel caso in cui soffino con forza. Dare fondo in 15-20 m d’acqua al di fuori dell’area di balneazione e dai gavitelli. In alternativa si può fissare una cima a terra, nell’area bonificata sulla riva NE. Fare molta attenzione alle rocce che stanno sul fondo. In altri punti il fondo è di sabbia, fango e alghe, buon tenitore.

Situata sulla costa settentrionale dell’isola, non distante dal porto di Idra, questa baia è nota anche col nome di Miramare per il Resort Hotel omonimo che la occupa. La baia in realtà accoglie due spiagge. Una piccola, naturale, di ghiaia e sassi, molto pittoresca e tranquilla, bagnata da un bel mare azzurro e trasparente; offre qualche lettino, l’ombra naturale degli alberi e alle sue spalle una taverna tipica. Poco oltre, l’altra spiaggia, di sabbia dorata portata artificialmente dall’ hotel. Il lido, che offre una splendida vista sul Peloponneso, è ben attrezzato e ben organizzato, offre la possibilità di noleggiare diverse attrezzature per sport acquatici e di terra, come windsurf, water-ski, beach volley e molti altri, grazie alla presenza dell’albergo. Unico neo, è quasi sempre sovraffollata. Il mare è stupendo, come in tutta l’isola, C’è un bar e una taverna. Quest’ultima, essendo anche l’unica della baia, sembra che abbia i prezzi un po’ eccessivi, in compenso si mangia bene.

 

Ermioni (Hermioni, Kastri)

Baia molto ampia, che con il villaggio che sormonta il promontorio diventa facilmente localizzabile dal mare. L’estremità del promontorio è un bosco di conifere. L’ancoraggio è sul lato N della cala in 2-4 m d’acqua cercando di tenersi più a N possibile, dove si è protetti dall’onda che investe la baia, per evitare di incagliarsi. Nel caso che questo succeda, il fondo è prevalentemente di fango. Ci sono anche molte alghe quindi accertarsi che l’áncora abbia agganciato bene. Prestare attenzione ai resti di un antico molo sul lato N del promontorio. Sono previsti lavori per la costruzione di un marina, probabilmente l’ancoraggio non sarà più praticabile. Servizi: Acqua nella banchina N, concordare il prezzo prima di rifornirsi; carburante in città, consegna con una piccola autocisterna; cambusa, ci sono diversi negozi di generi alimentari, giovedì mercato cittadino; ufficio postale, banca, sportello ATM, gas; assistenza tecnica per meccanica essenziale; ferramenta; ristoranti sul porto e sul versante S dell’isola. Noleggio mezzi vari.

Ermioni, a sud della penisola del Peloponneso, vanta un passato importante, di cui racconta oggi in ogni suo angolo e luogo. Inizialmente abitata dai micenei, diviene poi alleata degli spartani durante la guerra del Peloponneso, rimanendo un centro prospero per molto tempo, fino alla caduta dell’impero Romano.                                                          La penisola ricoperta di pini all’estremità orientale di Ermioni è chiamata Bisti ed è un sito archeologico a cielo aperto: resti di antiche mura franche e veneziane, fondamenta di antichi templi, una tomba di guerrieri e frammenti di conchiglie viola che diedero inizio allo sviluppo economico di Ermioni nel V secolo a.C.                                        All’ingresso Limani dei Bisti,  ci  sono antichi resti del tempio di Poseidone accanto alla piccola chiesa di Aghios Nikolaos. Più a est, sulla collina centrale piatta del Poseideon Bisti, si possono vedere le fondamenta in pietra del tempio di Atena, dea della saggezza del V secolo a.C., che in seguito fece costruire una Basilica cristiana sulle stesse fondamenta. Purtroppo, non è rimasta traccia dell’antico teatro, dello stadio e dei templi. Oggi ci sono ancora antiche fondamenta di edifici lungo il litorale di Bisti, tuttavia, molti di loro si trovano ora sotto il mare.                             Durante l’era bizantina e crociata dei Franchi, Ermioni fu ribattezzato Kastri (castello). Le fortificazioni di quel periodo sono ancora visibili oggi, sul versante Limani settentrionale della penisola di Bisti, oltre a tratti in tutto il borgo vecchio e il centro nuovo.                                                                                                                                                       Ermioni è una cittadina tranquilla, ancora incontaminata dal turismo massivo; nel versante S ci sono alcuni caffè affacciati sul mare da cui si gode un’ottima vista. Ha molte belle spiagge da visitare, come ad esempio Paralia Kouverta, ma poche si prestano a bagni rilassanti perché da un versante l’acqua è talmente bassa da non poter godere di tuffi e nuotate, l’altro versante invece è spesso sottoposto a forti venti che non permettono di nuotare liberamente.                                                                                                                                                                                    Lo snorkeling all’estremità della penisola rivelerà molte varietà di pesci che nuotano nell’acqua cristallina.                  Un luogo da visitare è sicuramente il Canyon Katafyki: sembra che i pirati usassero queste grotte come nascondiglio, ma erano già conosciute come la porta dell’Ade.                                                                                           Ristorante Maria’s: cucina mediterranea e greca, diete speciali, per vegetariani, opzioni vegane, opzioni senza glutine. Colazione, Pranzo, Cena, Brunch. Rapporto qualità prezzo nella media. Buone le recensioni. Si parla italiano.                                                                                                                                                                                         Pub Millenium Sailing Club: Per un dopocena divertente, un cocktail, dei waffle buonissimi e poi a ballare con gli ultimi successi e hits del passato.

Poros

La città, situata su alture rocciose, è molto bella e l’avvicinamento dal mare tra i più suggestivi.                                    Punti cospicui: Arrivando da N, lo stretto canale che conduce alla grande baia chiusa, non è di facile localizzazione. I traghetti appaiono e scompaiono come fossero fantasmi. Avvicinandosi, si scorge il faro sul lato E dell’ingresso e una volta entrati nella baia spicca nitidamente la città di Poros. Una torre dell’orologio di colore azzurro risalta con chiarezza. Arrivando da S si intravedono gli edifici sul basso istmo, ma è difficile localizzare l’ingresso del canale. Percorrerlo stringendo sul lato di Poros facendo molta attenzione ai traghetti che arrivano a tutta velocità.                      Di notte Arrivando da S l’atterraggio presenta non poche difficoltà poichè non ci sono fari a segnalare le isole nell’area di avvicinamento.                                                                                                                                                                                Il ridosso è completo anche se con forti venti di ponente la banchina N può essere disturbata da una leggera risacca. Con forti venti meridionali, intense raffiche scendono dalle colline del Peloponneso.                                           Servizi Acqua e corrente in banchina. Disponibilità di docce in alcuni bar del porto. Carburante in banchina tramite autocisterna. Interventi minori di meccanica. Ferramenta. Fornitori nautici. Ci sono società che fanno riparazioni di vario tipo. Diverse possibilità per fare cambusa. Ufficio postale. Lavanderia automatica vicino alla banchina. Noleggio mezzi vari. Gas greco. Sportello ATM e banche.

Ancoraggi nelle vicinanze di Poros:

1 – Ormos Vidhi È possibile ancorare, sia nella baia, sia nelle calette sul lato N. In una di queste c’è un allevamento   ittico ma vi si può accedere ugualmente. Questa cala non è uno dei posti migliori per fare il bagno, l’acqua non è bella. C’è una trattoria in fondo alla baia.

 2 – Yerilimena In questa cala le acque sono limpide. Gettare l’áncora sotto al promontorio Ak Dana. Buona la protezione dai venti.

3 – Russian Bay L’isoletta (Nisis Dhaskalia) che fronteggia il promontorio Ak Nedha, è facilmente riconoscibile per la chiesetta bianca che la sormonta. Prestare attenzione alla secca che fuoriesce di 50 m dal lato E dell’isolotto. L’ancoraggio è nella baia, a ridosso dell’isola, al di fuori dell’area di balneazione. Il fondo è di fango e alghe, buon tenitore quando però l’áncora ha fatto presa attraverso il manto algoso. Buona la protezione dai venti prevalenti.

4 – Ormos Neorion Situata a NE della Baia Russa, è la baia più frequentata. Buono il ridosso. Gettare l’áncora al di fuori dell’area di balneazione.

5 – Navy Bay Il divieto di fronte alla base navale è stato ridotto e ora è consentito ancorare in questa baia. I fondali sono di 12-18 m quasi fin sotto la riva. Fare attenzione ai vecchi ormeggi lasciati sul fondo. Potrebbe esserci posto anche al pontile di fronte Poros Image Hotel, ma le profondità sono veramente ridotte.

6 – Aliki Gli isolotti a SE del canale di Poros sono collegati da una secca alla terraferma. Passare tra le isolette e Nisis Bourtzi (forte). Buona la protezione su fondo sabbioso. C’è una trattoria sulla spiaggia.

7 – Ormos Porou Profondità elevate fin quasi a riva. È consigliabile portare una cima a terra, ci sono diversi scogli dove poterla fissare. C’è una trattoria sulla spiaggia.

8 – Monastery Bay Stesse indicazioni di Ormos Porou. In estate viene installato un pontile di fronte al Sirena Blue Hotel.

Lussureggiante isola greca, ancora poco conosciuta dal turismo di massa (quindi ancora incontaminata!),  dove secondo la mitologia nacque Teseo e dove viveva Poseidone (Nettuno), il Dio del mare. Caratterizzata da basse colline, è coperta da pini, limoni, fichi e olivi. Poros in realtà è composta da due isole: Kalavria (la principale) è molto grande e verdissima, è quasi disabitata eccezion fatta per i grandi alberghi aperti solamente per la stagione balneare; Spheria (oggi Poros) la più piccola e dirimpettaia del continente, è quella che ospita il porto e il capoluogo, Poros Città. Nei secoli le due isole si sono unite con un istmo di terra e un sottile lembo di mare separa l’isola di Poros da Galatà, sull’opposta costa peloponnesiaca, a soli 300 m! Unica parte purtroppo mediocre dell’isola sono le spiagge, fatto compensato dalla bella Poros Città, con le sue case così greche, tutte bianche e dai tetti coperti di tegole arancioni, pittoresca come poche. L’unico monumento di una certa importanza sull’isola è il monastero di Zoodochos Pigis, che merita sicuramente una visita, se non altro per il bellissimo ambiente naturale in cui è immerso. Un vecchio tempio di Poseidone fa la sua comparsa più o meno al centro dell’isola, ma è così mal manutenuto che non vale una visita. La vita si svolge intorno al suo indaffarato porto che è, esattamente come ci si potrebbe aspettare in Grecia, un brulicare di taverne e locali, sempre affollati sia dagli autoctoni che dai turisti. Il campanile sembra scandire severo la vita della città e vale la pena salire in cima per ammirare il panorama che abbraccia il centro storico, con le sue vecchie case perfettamente ristrutturate, fino al mare. Da preferire l’ora del tramonto, i suoi colori sono indimenticabili.            Poros è perfetta per andare in bicicletta.                                                                                                                                      A E del porto si trova la verdeggiante isoletta di Bourtzi, con un piccolo castello costruito nel 1827 come difesa dai nemici. Nel Museo Archeologico di Poros sono custoditi importanti reperti provenienti dall’isola e dall’antica Trezenia.  Nella prima quindicina di luglio, si organizza la Settimana Nautica con manifestazioni artistiche ed esposizioni inerenti la storia marittima dell’isola. – https://www.grecia.info/isole-saroniche/poros/ è un’isola molto animata anche grazie alla presenza di una scuola navale.                                                                                                                                                   Le spiagge si trovano tutte lungo la costa S, formate per lo più da sabbia e ciottoli,  situate tutte più o meno alla stessa distanza da Poros città.
Kanali beach è la prima che si incontra a W di Poros Città; è seguita immediatamente da Askeli Beach, la spiaggia più lunga di tutta Poros, ma anche la più affollata e popolare: è fornita di tutto, sdraio, ombrelloni, ristoranti, di un mare meraviglioso e di una fitta pineta. Segue Monastery Beach, gradevole, anche se non raggiunge i livelli di Askeli.
A E di Poros città ci sono a seguire: Mikro Neorion, la magnifica Calypso Bay e  Megalo Neorion, forse la migliore delle tre: piccole taverne per cenette  romantiche direttamente sulla spiaggia, con il solo rumore delle onde come sottofondo. Love Bay è perfetta per chi cerca un pò di refrigerio all’ombra dei pini, che degradano fino alla spiaggia.
Per finire, la spiaggia di Russian Bay, con i suoi grandi ciottoli, che prende il nome da un’antica fortificazione costruita dai russi alla fine dell’800, i cui resti son visibili ancora oggi.

Epidhavros (Antica Palaia)

Ancorare ai due lati della baia su fondo di fango e alghe, discreto tenitore. Il ridosso è buono, pur essendo esposta a E. In estate sporadicamente i venti da questa direzione spirano con intensità.
È difficile individuare l’ingresso di questa baia dal largo. Come punti cospicui, la strada che segna la collina sul lato S della baia e, quando si è più vicini, si vedono il faro e la chiesa sul lato N della baia. Il paese lo si vede solo una volta raggiunto l’ingresso della cala. Una volta all’interno di questa, passare tra le due mede che delimitano il canale diretto alla banchina.
Nota bene: La Polizia Portuale e i proprietari degli alberghi della baia non gradiscono che si áncori troppo vicino alla spiaggia. È chiaro: essendo le barche dotate di bagni, accertarsi che i serbatoi delle acque nere siano in funzione.
Servizi: acqua in banchina, carburante in paese, ufficio postale, banca e sportello ATM, Gas greco, noleggio motorini, taxi. Le provviste in paese nei negozi di generi alimentari. Ristoranti sul lungomare e in paese.

Palaia Epihavros è un villaggio molto pittoresco situato alle pendici di scoscese colline boscose. Fiore all’occhiello, il Teatro Antico di Epidauro, uno dei migliori esempi esistenti di architettura classica antica, fra tutti i teatri greci è quello meglio conservato. La maggior parte è originale, i restauri sono stati esigui. La sua acustica è perfetta: il fruscio di un pezzo di carta sul proscenio o una moneta che cade in terra è perfettamente udibile da chiunque occupi uno di 14.000 posti a sedere. In estate si svolge il festival della tragedia greca. Ma anticamente non era il Teatro a rendere famoso questo posto, ma il Santuario di Esculapio (Asclepio, Askeplion) un centro sacro per curare gli ammalati e gli infermi. Templi, ospedali, sanatori, e terme occupavano il sito che era paragonabile a Delfi. Nel museo sono custoditi i reperti del sito.
– Fast Food – Marine, un’alternativa veloce, abbastanza buono ed economico.
– Mpólmpos, cortile molto bello, arredato come un quartiere di un vecchio film greco; la carne è ottima e i prezzi
onesti. Ottime recensioni.

Korfos

È una baia molto molto bella ma molto chiusa, a 1,5NM a W di Ak Trelli. Sulle alture circostanti, delle ville in cemento armato rovinano l’ambiente. La zona più bella è sul fronte mare, vicino ai ristoranti che si affacciano sulla baia. In avvicinamento, spicca l’isolotto di Petronisi, disseminato di allevamenti ittici. Una volta penetrati nella baia diventano visibili le case del villaggio. DI NOTTE, atterrare con molta cautela.
Pericoli:
– La secca che prolunga Ak Trelli per quasi 400 m, è difficile da individuare con qualsiasi onda. Inoltre questo
sperone di roccia è basso e non si riesce a individuare dove la secca inizia e dove termina.
– Con venti da W-NW da terra soffiano violente raffiche.
Dare fondo in 5-10 m d’acqua. Il fondo è di fango e alghe, scarso tenitore in alcuni punti quindi accertarsi che l’áncora abbia agguantato. Il ridosso è completo anche se con forti venti da ponente ci sono forti raffiche. Qui le barche vengono lasciate in acqua.
Servizi: acqua in banchina, il carburante viene consegnato in banchina con autocisterna. Ci sono negozi abbastanza forniti. Buoni i ristoranti fronte mare.

Korfos è un piccolo villaggio rurale greco e come tale non ha molto da offrire nè cose da visitare. Nei dintorni si può vedere l’antico teatro di Epidauro con i monumenti dedicati al Dio greco della medicina, Asclepio, sito situato a soli 55 km di distanza. Altre località da visitare, l’antica Corinto (40 km), Nafplio (60 km) e Micene (55 km).
Ci sono vivaci caffè e bar dove poter gustare un aperitivo, panetterie dove acquistare pane fresco oltre ad altre prelibatezze tradizionali, altri negozi vari a pochi passi di distanza dal mare.
La spiaggia di Korfos è nota agli amanti degli sport eolici per le sue eccellenti condizioni del vento, dato che in estate il Meltemi soffia da nord, crea le condizioni ideali per praticare questi sport. La spiaggia di Korfos è di sabbia chiara e vicino alla riva l’acqua è poco profonda, particolare che la rende adatta sia ai professionisti che ai neofiti. Si può noleggiare l’attrezzatura per il kite surf e prendere lezioni con un istruttore. Qui non è possibile nuotare, alcune parti della spiaggia sono chiuse perchè dedicate ai kite e ai surfisti. Per nuotare bisogna spostarsi sulla spiaggia di Ornos, dove ci sono delle bellissime acque turchesi.
Questa spiaggia sportiva non ha un’infrastruttura ben sviluppata, ma ci sono dei mini market intorno alla spiaggia.
Di fronte alla spiaggia c’è anche un campo da calcio e una pista da corsa nascosta da un grande muro di cemento.
– Stavedo Restaurant – Papa George, cucine: Pesce, Mediterranea, Greca, Diete speciali, Per vegetariani, Opzioni
vegane. È il numero 1 per la ristorazione, le recensioni sono ottime e anche il rapporto qualità prezzo. Si
ormeggia letteralmente di fronte ai tavoli del ristorante, offre gratis elettricità e acqua, una birra e poi ci si
siede a tavola.
– Tavern – Restaurant To Ostrako, cucine: Pesce, Mediterranea, Greca, Europea, Diete speciali, Per vegetariani,
Opzioni vegane, Opzioni senza glutine. Pranzo, Cena, Brunch. È il n° 2 per la ristorazione, ottime le recensioni, a
pochi passi dal mare.
– Delfini, cucine: Mediterranea, Greca, Barbecue, Diete speciali, Per vegetariani. Pranzo, Cena. Questo il n°3 per
la ristorazione, anche qui le recensioni sono ottime, a pochi passi dal mare.

Surgidero de Salobreña (Peñon)

Ancoraggio molto ampio ai margini del fiume Guadalfeo. Gettare l’áncora indifferentemente ai due lati del Peñon (rocca), a 100 metri dalla costa, in 5 m su sabbia e sassi, oppure 400 m al largo in 25 m d’acqua su fango.
Offre un buon riparo dai venti di E se si cala l’áncora a W del Peñon. Nel caso entri vento da W si consiglia di restare un po’ fuori, ma anche da SW ché in inverno diventa molto temibile per la sua violenza e per la marea che solleva.
Punto cospicuo il castello moresco che sovrasta Salobreña.

La cosa più interessante di Salobreña è il suo complesso urbano dal sapore moresco.
Salobreña è divisa in tre quartieri tipici e sono: El Brocal, con belle facciate e caratteristici vicoli; Albaycín, si trova vicino al castello, a quasi 100 metri di altitudine e un bel panorama; La Fuente, con le sue deliziose casette bianche con cortili fioriti.
Non può mancare una passeggiata lungo il Paseo de las Flores, dove si stabilirono i primi coloni del luogo e passare attraverso il Bóveda, un intrigante passaggio medievale che collegava il quartiere di Albaycín con l’antica Medina.
– Castello di Salobreña: i suoi resti ben conservati si trovano in cima a una roccia. Era una fortezza fenicia che in
seguito probabilmente fu ricostruita prima dai romani e poi dagli arabi (Alcazaba), i quali la impiegarono come
prigione. Dalla sua altezza lo sguardo abbraccia gran parte della costa. Da non perdere la sua artistica
illuminazione notturna.
– Il Peñon è uno dei luoghi più emblematici di Salobreña. Situato alla fine del Paseo Marítimo, è una parte
inconfutabile della bellezza di questa città. Inizialmente era una isolotto separato dalla penisola. Necropoli
paleocristiana, luogo di culto in epoca fenicia e punica ma sono stati ritrovati anche resti archeologici di
epoca romana. Oggi è un bel posto dove fare il bagno con le sue acque calme e cristalline. Punto panoramico.
– Chiesa della Virgen del Rosario: vicino al castello, si trova la Parroquia de Nuestra Señora del Rosario. Fu
costruita dagli arabi in stile ispano-moresco nel XVI° secolo sui resti di un’antica moschea. Il tetto originale,
con soffitto a cassettoni, prese fuoco all’inizio del XIX° secolo. Fortunatamente alcune preziose immagini del XVI°
e XVII° secolo si sono salvate e sono ancora perfettamente conservate, come ad esempio quella della Virgen del
Rosario. L’ingresso della porta laterale è ricoperto da bellissime piastrelle arabe; la sua torre è merlata.
– Museo storico: situato nell’antico municipio della Villa, questo piccolo museo racconta la storia di Salobreña
fin dalle sue origini, che risalgono a quasi 6.000 anni fa, dall’archeologia all’artigianato, dalla mostra
fotografica ai reperti di strumenti della città. Al piano terra l’ex prigione reale del XVI° secolo.
– Parco delle Fontane, vicino alla spiaggia, questo grande spazio verde ospita numerose specie di piante e fiori,
oltre a uccelli e altri piccoli animali. Spesso è teatro di eventi e attività culturali.
Per finire, non può mancare una menzione al mercato estivo che si svolge ogni martedì e venerdì al tramonto ed è molto popolare.
La Roka Restauracion è un bar-ristorante sulla rocca con vista su tutta la baia. Cucina mediterranea, spagnola, internazionale, fusion, opzioni senza glutine, per vegetariani. Ottimo rapporto qualità prezzo e ottime recensioni.

Per informazioni
Telefono: 958 61 03 14. Indirizzo: Calle Andrés Segovia 6, 18680 Salobreña. (Castello)
Telefono: 958 61 00 64. Indirizzo: Calle Agrela, 12, 18680 Salobreña, Granada. (Chiesa Vergine del Rosario)

Ensenada de la Herradura

Situata tra Punta Cerro Gordo e Punta de la Mona, è una baia molto ampia, circa un miglio. Gettare l’áncora a 100 m dalla spiaggia in 5 m d’acqua su sabbia oppure 200 m al largo in 11 m d’acqua su fondo fangoso. Alle estremità della cala si è ridossati meglio ma bisogna fare attenzione agli scogli! Le provviste di prima necessità si possono fare in paese.
Non ci sono servizi.

Cittadina piccola e affascinante, le sue spiagge sono le migliori della Costa del Sol, ideali per gli amanti degli sport nautici e delle immersioni. Sicuramente, questa zona ha i fondali marini più spettacolari della costa tropicale.
All’estremità W, si trova il Cerro Gordo. Dalla sua torre di avvistamento si può godere di meravigliosi panorami: a E troviamo la spiaggia di Herradura, a W, ripide scogliere a strapiombo sul mare. Al di sotto di tali scogliere c’è la famosa Grotta delle Colombe, forse una delle più importanti della zona. Questa parte della costa è stata dichiarata Area Naturale nel 1989.
Al confine con la provincia di Malaga si trova la spiaggia di Cantarriján, un’area dedicata ai nudisti.
I ristoranti consigliati sono diversi:
– Meson El Tinao, offre specialità tipiche della zona: prosciutto, migas (briciole di pane raffermo con diversi
condimenti, può essere associato al couscous) e tutti i derivati del maiale. Un’affascinante terrazza, decorata con
piante, accoglie gli astanti. Buoni i prezzi. Non è molto adatta ai vegetariani.
– Ristorante La Sardina: è un chiringuito, le sue specialità sono il pesce e le migas. Tavoli disposti sul lungomare per
godere di bei panorami. È un posto incantevole con una bella atmosfera. Il cibo è semplice ma il prezzo un po’
alto. Offrono spiedini di sarde alla griglia. L’attesa per avere un tavolo potrebbe essere lunga.
– Chambao de Vicente, è un posto tranquillo, situato sulla riva della spiaggia con splendide viste sul mare. Questo
incantevole bar offre pesce fresco, calamari fritti, gamberi alla griglia, spiedini di sarde, polpo alla griglia, ecc. Non hanno tapas con la birra.
– Chiringuito La Gaviota, tipico bar sulla spiaggia. Tavoli disposti sia sulla terrazza che sulla spiaggia con una
splendida vista sul mare. Si può vedere il faro che si trova nel porto turistico. È un posto tranquillo. Le
porzioni sono abbondanti, ma non è economico. Alcune specialità della casa: ratatouille di polpo, sogliola alla
griglia, gamberi pil-pil e pesce spada. Non c’è molta varietà nei vini.

Risan

Il villaggio è situato all’estremità NW di Boka Kotorska. Gli appassionati di storia antica qui potranno rimirare mosaici di epoca romana molto ben conservati, in un sito non distante dal porto. Il molo è ora destinato a dogana, polizia e capitaneria, quindi non è più consentito accostarcisi.
Punto cospicuo un grande complesso alberghiero sulla sponda N della baia. Adiacenti al porto ci sono dei giardini pubblici. La struttura del fanale sul molo del porto è visibile solo da distanza ravvicinata.
Ancorare su 6-12 m d’acqua su fango.
Qui la bora soffia con intensità, ma non solleva mare. I venti da W recano disagio all’esterno della diga. Il porto è ben ridossato.
Non c’è acqua. In paese stazione carburante. Supermercati e panifici. Ufficio postale con sportello ATM e banca. Ambulatorio medico, farmacia, ospedale ortopedico. Informazioni turistiche. Ristoranti e bar.

Situato in fondo a una baia che porta il suo nome Risan è la più antica città del golfo fondata nel IV° secolo a.C. dagli illiri. Nel 229 a.C. diventò la capitale del regno illirico ma fu subito sconfitta dai romani che la fecero diventare il principale insediamento di Boka Kotorska. Conserva i resti di edifici e mosaici risalenti al I° e al III° secolo. Di particolare interesse il mosaico di un medaglione centrale che rappresenta il dio greco dei sogni, Hypnos, sdraiato. L’architettura del XVII° e XVIII° secolo è rappresentata da alcuni palazzi e dalla chiesa di San Pietro e Paolo.