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Ayios Yeoryios – Nisos Iraklia

Insenatura che incide profondamente la costa NE dell’isola (Nisos). Arrivando da N l’ingresso non è facilmente localizzabile e le case al fondo sono visibili solo dall’imboccatura della baia. Malgrado sia esposta a NE, il meltemi non sempre soffia verso terra, ma a volte può accadere. Ancorare in 3-6 m d’acqua su fondo sabbioso con qualche roccia, buon tenitore. All’interno del moletto, che garantisce una buona protezione dal meltemi, c’è spazio solo per poche barche. Fare attenzione alle vecchie catene d’ormeggio che giacciono sul fondo (agganciare un grippiale all’áncora). C’è un villaggio molto bello che si affaccia sulla baia, malgrado la presenza di nuove case. Trattorie.

Iraklia è la più grande delle Piccole Cicladi e la meno abitata, un centinaio di abitanti o poco più, un numero che aumenta d’estate senza diventare mai eccessivo. Un’unica strada collega gli unici due centri abitati dell’isola e le sue quattro spiagge: è lunga in tutto 8 km, tutto visitabile in poco tempo.                  Non è possibile noleggiare auto ma solo scooter e quad.                                   Iraklia è più adatta ad una gita che ad una vera e propria vacanza.                          Iraklia è pace assoluta, la vita semplice e il paesaggio arido. Coperta dalle fronde degli ulivi, che insieme all’agricoltura e alla pastorizia danno lavoro ai pochi abitanti del luogo. Non è la meta vacanza consigliata a chi cerca vita notturna e incontri. Piacerà invece a chi pensa che  uno splendido mare azzurro, casette bianche e niente traffico sia il paradiso.                                                                     La spiaggia Ayios Yeoryios è sabbiosa, attrezzata e dotata di numerosi servizi: perfetta per chi sogna una vacanza comoda, con tutto a portata di mano.             Le attrazioni di Iraklia sono il mare e la sua quiete: non c’è molto altro da vedere e da fare oltre a spiagge, mare, taverne e stradine assolate. È al porto Agios Georgios che si svolge la maggior parte della vita dei pochi turisti e degli abitanti. Non c’è molto in realtà: si può descrivere come una manciata di tipiche case cicladiche bianche e blu disposte ad anfiteatro attorno a una baia. Lungo la strada ci sono taverne, un ufficio postale, minimarket, alcuni bar e un bancomat.   Non lontano da Agios Georgios si trova un sito archeologico con resti del periodo ellenistico tra cui case antiche e due templi dedicati a Zeus e a Tiche, la dea della fortuna. Si può vedere anche ciò che resta di una fortezza costruita dai veneziani a scopo difensivo.                                                                                                                 Ci sono sentieri per camminate facili, per fare un po’ di attività all’aperto ammirando un bel paesaggio tra sentieri segnalati, vecchie mulattiere e stradine ciottolate. La camminata più nota, e probabilmente la più impegnativa, è quella che porta dal villaggio di Panagia alla grotta di Agios Ioannis, che si trova ai piedi della “vetta più alta di Iraklia; si può arrivare alla grotta anche partendo da Averou. Oltre ad essere una grotta con stalattiti e stalagmiti, è anche adibita a piccola chiesa con un altare che secondo la tradizione ha visto pregare San Giovanni, a cui adesso la grotta viene dedicata.
Questa grotta sembra non avere fine. Alcuni scienziati hanno ipotizzato che il cunicolo continui sotto il livello del mare per poi spuntare sull’isola di Ios. Un’altra camminata da non perdere, sempre partendo da Panagia, porta alla scogliera di Merichas, alta più di 100 metri.                                                                             Syrma Food ‘n Drinks, carne, pesce e cibo locale. Ottime le recensioni. Sul mare   Akathi Restaurant, carne pesce e cucina locale. Ottime le recensioni. Vista mare.

Osor – Isola di Cres

Osor si trova nel punto in cui le isole di Cres e Lošinj sono separate da uno stretto canale, detto Cavanella o Cavana, attraversato da un ponte stradale alto 1,5 m che viene aperto due volte al giorno (ore 9:00 e ore 17:00)  Il servizio è gratuito.     L’ancoraggio è all’interno di Uvala Bijar, piccola baia a N di Osor. Filare una cima a terra poiché i fondali non consentono di stare solo all’áncora. Un fanale segnala la punta N dell’ingresso della baia. Non stringere sulla punta da cui inizia una lingua rocciosa. Si può accostare anche in banchina a N dell’ingresso settentrionale del canale dove i fondali superano i 3 m. A S del canale si può ancorare ali lati, oppure portare una cima a terra dopo aver calato l’áncora. Le imbarcazioni con pescaggio ridotto possono attraccare alla banchina E del canale.                                                  Si sconsiglia di arrivare con forti venti di bora o di scirocco che provocano mare grosso. Uvala Bijar è ridossata da tutti i quadranti. La banchina sul lato N del canale è esposta ai venti da N e NW.                                                                          Pericoli                                                                                                                          Da N Entrando in Osorski Zaljev (grande baia a N di Osor) fare attenzione agli scogli adiacenti la punta che delimita il lato W dell’ingresso della baia. Uno scoglio coperto da appena 1,8 m d’acqua, antistante Rt Osor, è segnalato da una boa cardinale priva di fanale. Circa 800 m a E sorge Hrid Školji, un isolotto roccioso prolungato a E da una catena di punte rocciose. Entrambi questi pericoli sono compresi nel settore oscurato del fanale all’interno di Uvala Bijar. Presso Osor la sponda W è fronteggiata da secche coperte da 2,4 m d’acqua che si estendono fino a 200 m al largo, a SE di Rt Bok. In attesa dell’apertura del ponte si può sostare in Uvala Bijar o accostare in banchina sul lato NE dell’ingresso. Il canale non ha una durata di apertura prestabilita, di solito rimane aperto finchè non smaltisce la fila di navi e barche che si è formata, poi viene richiuso e riposizionato e la circolazione stradale ristabilita. La corrente nel canale è molto forte, può raggiungere 6 nodi, le imbarcazioni che lo attraversano devono quindi prestare particolare attenzione.       Da S Il canale che separa le due isole si restringe a partire da Rt Seka. All’altezza di Rt Lipari, dove il canale si restringe molto, sono posizionate due mede R e una G, tutte luminose. Alcune mede posizionate sul lato W di Lošinj segnalano il passaggio che porta a Osor. La profondità minima all’interno del canale è di 2 m. All’altezza del paese il canale è profondo 2 m e largo 6 m. Le unità provenienti da S hanno la precedenza. L’addetto al ponte, che indossa un giubbetto fluorescente, segnala il via libera alle barche che attendono a N del canale. Quando il ponte è aperto non è consentito sostare nel canale. il limite di velocità è di 5 nodi.                                        È importantissimo  che le unità in transito siano ben distanziate l’una dall’altra a causa dell’effetto combinato della corrente e dell’ondeggiamento che rendono difficoltoso manovrare.                                                                                                  Servizi: acqua e corrente al pontile, rubinetto pubblico sul ciglio della strada; negozio di generi alimentari, frutta e ortaggi, diversi ristoranti e bar. Il distributore di carburante più vicino si trova in banchina a N di Nerezine, arrivando a Osor da S. Servizio autobus.

Osor è un piccolo paese di nascita preromanica racchiuso da mura di cinta e situato al di sopra del canale, costruito dai Romani, che separa Cres dalla vicina isola di Lussino. È stato un importante porto di transito dall’Adriatico settentrionale alla Dalmazia grazie alla sua posizione strategica e al Canale o Cavanella che permetteva il passaggio da un mare all’altro. Fino al XV° secolo fu uno dei principali centri commerciali, religiosi e politici della regione. In seguito la sua importanza economica decadde, in parte a causa delle continue epidemie di peste e di malaria, in parte per l’avvento di nuove rotte marittime.
Il paese è interamente costruito in pietra bianca istriana, un piccolo museo a cielo aperto in forma di città dove i giardini ricchi di piante e fiori indicano i luoghi dove un tempo si trovavano gli edifici importanti: è una grande zona archeologica. L’antica piazza di Ossero a cui s’affacciano bellissimi edifici del XV° e del XVI° secolo costituisce il centro storico della cittadina.                                                    Entrando dalla porta orientale a destra si trovano le rovine di un’abbazia benedettina e della Basilica di San Pietro datate XI° secolo.                                 Raggiunta la piazza centrale della città, dove un tempo si trovava il foro romano, oggi si trova la cisterna pubblica con pozzo e pilo dove veniva innalzato lo stemma di Venezia.
Sul lato S della piazza si trova la cattedrale di San Nicolò, costruita nel XV° secolo sui resti di un tempio dedicato a Giove, con portale in stile lombardo sovrastato da una Madonna con Bambino; in cima alla facciata si trovano la statua di Cristo tra san Nicolò (sinistra) e San Gaudenzio (destra). All’interno l’altare maggiore in marmo del XVII° secolo ospita una pala d’altare del XVI° secolo – Madonna con San Gaudenzio e San Nicola di Andrea Vicentino – mentre le altre opere risalgono al XVII° secolo. Ci sono opere di grande valore di Palma il Giovane, Pietro della Vecchia e un quadro attribuito al Carpaccio; una Madonna del Carmelo di Valentino Lucas, e una Madonna del Rosario di Baldissera d’Anna del XVII° secolo. Il tesoro della cattedrale comprende tra l’altro un’urna lignea contenente le reliquie di San Gaudenzio, un ostensorio del 1450, una scultura lignea del XV° secolo e oggetti liturgici d’oro e d’argento, oltre a codici miniati del XV° secolo, libri e manoscritti antichi.                                                                                                         Nei mesi estivi la chiesa viene usata come sala da concerto durante le Serate Musicali di Osor, un evento che si tiene ininterrottamente dal 1976 con grande successo di pubblico.                                                                                                        Di fianco alla cattedrale di Osor si trova il Palazzo Comunale, costruito tra 1410 e 1450 sui resti della Curia Romana, e il Museo Archeologico con lapidario al piano terra. Al primo piano, la sala delle sedute e sul tetto una torretta con orologio e campana. Sulla facciata laterale un lapide che in inglese e croato racconta la storia della città. Di fronte al museo si trova il palazzo del Vescovado con portale in stile lombardo costruito tra 1481 e 1484, in stile gotico veneziano.                                  Dalla strada che dal porto porta alla piazza si incontra la Chiesa di San Gaudenzio, del XV° secolo: al suo interno si possono ammirare i resti di alcuni affreschi e una scultura gotica del ‘400, un piccolo campanile a vela in facciata con una bifora sovrastata da una monofora e una nicchia trilobata.                                                     Di fronte alla Cavanella si trovava il Castello del Conte Capitano a forma di torre e i resti del Leone di San Marco che un tempo si trovava nella porta meridionale della città.                                                                                                                               Sempre nella parte orientale del paese si può vedere quel che rimane delle fortificazioni megalitiche risalenti al III° e IV° secolo a.C. – si distinguono perchè sono grandi blocchi di pietra non collegati da malta – e parallelamente si trovano le mura liburniche preromane che dal cimitero nuovo vanno fino al porto di Bijar. Ristrutturate dai Veneziani posero sulla porta orientale e su quella occidentale  l’altorilievo del Leone di Venezia.                                                                                    In data 1 giugno si tiene la festa del Santo Patrono di Osor, San Gaudenzio, morto nel 1050. I festeggiamenti prevedono una messa solenne, una processione lungo le mura cittadine, musica, canti e stand gastronomici con specialità locali. Arrampicata sul monte Osorscica                                                                                   A 30minuti dal Rifugio di San Gaudenzio si trovano 30 tracciati di varia difficoltà  dove è possibile praticare l’arrampicata. Presso il rifugio sono presenti pannelli con indicazioni e legenda. È a disposizione un istruttore ed è possibile noleggiare l’attrezzatura.                                                                                                                   Sul promontorio di Punta Kriza sono stati recentemente inaugurati 130km di sentieri adatti a passeggiate, trekking e bicicletta…                                                     Le prime spiagge che si incontrano a Osor si trovano da una parte e dall’altra del ponte (dove Cres e Lussino sembrano sfiorarsi). Dalla parte del molo di Osor, vicino al faro rosso il mare è profondo e la corrente che esce dal canale è forte, ma spostandosi verso l’esterno della spiaggia questa non si sente. Dalla parte di Lussino la corrente entra nel canale e bisogna quindi prestare molta attenzione, il fondale è basso e sabbioso ed è sconsigliato per nuotare.                                                    Passeggiando lungo la costa si incontrano spiagge di scogli, ma anche una baia di ciottolini (si consiglia di raggiungerla in barca). A 400m dal canale di Osor, sul lato dell’isola di Lussino si trova un piccolo promontorio con una buffa roccia a forma di testa di cane: il lungomare è roccioso con scogli, l’ingresso in acqua è reso difficoltoso dalle rocce a pelo d’acqua, ma è ideale per lo snorkeling. Superato il promontorio roccioso si incontrano due baie di ciottoli molto frequentate dai diportisti (la prima a 700m circa dalla Cavanella, la seconda a 1km dal canale).     La cittadina nel periodo estivo si trasforma in un vero e proprio palcoscenico ricco di eventi culturali. Tra essi spiccano le celebri Serate musicali di Ossero, appuntamento estivo che si ripete ogni anno dal 1976.

 

Uvala Ul – Isola di Cres

Grande baia frastagliata che si apre a SE dell’isola, racchiusa tra Rt Kolorat e un promontorio situato a circa 1NM a NW, con diverse insenature e bellissimi ancoraggi.                                                                                                                             Si registrano diversi pericoli nell’area di avvicinamento e all’interno della baia:         – Pličina Matešić, è una secca rocciosa coperta da 1,7 m d’acqua scarsi che avanza fino a 750 m al largo, 800 m a NE della punta N dell’ingresso della baia. È segnalata da una boa verde.                                                                                               – al centro della baia giace una secca coperta da 4,8 m d’acqua. I fondali sono di 3 m e si estendono fino a 400 m scarsi davanti alla punta a SW della secca. Tra queste due zone con fondali poco profondi le altezze raggiungono i 9 m.                    –  Pličina Kolorat, banco roccioso la cui estremità S si trova 400 m a NE di Rt Kolorat. È lungo circa 600 m (da N a S) con profondità di 3,3 m verso l’estremità S, che aumentano a 5,4 all’estremità N.

Uvala Ul è una lunga e stretta insenatura a S di Uvala Vrć, ben protetta da tutte le direzioni eccetto da NE per la bora. Ancorare in 5 m d’acqua su sabbia fissando le cime a una delle bitte predisposte a terra, oppure vicino alla piccola banchina in fondo alla baia. Da qui parte un sentiero che porta al paesino di Punta Križa, a circa 800 m di distanza. La spiaggia è di roccia con fondale di sabbia, molto bella. Spiagge                                                                                                                         Baia Ul (1 km dal paese) – è formata da due cale – Paskvarne e Vrutak. Sul lungomare un molo per grandi imbarcazioni e yachts e un molo più piccolo per i residenti. Le spiagge sono rocciose e in fondali anche sabbiosi.
La baia Meli (2 km da Punta Kriza) si trova nella parte SE di Punta Kriza, dove si trovano anche una quantità di piccole baie e insenature. E’ famosa perchè è possibile incontrare i daini che vivono in questa zona che sono miti e amichevoli. La spiaggia è una distesa sabbiosa e l’acqua è color smeraldo e turchese.
Baia Zicarica – si trova seguendo la strada per Meli, ma si prosegue seguendo un sentiero che attraversa il bosco fino ad arrivare a una spiaggia minuscola e solitaria, poco frequentata.

Luka Sršćica – Isola di Krk

Sulla costa E dell’isola, a W di Rt Glavina si apre questa baia deserta, ben ridossata da tutti i venti eccetto quelli da N e NW. C’è una secca 400 m circa al largo dell’area di avvicinamento NW della baia. Uno scoglio affiorante giace 300 m al largo a NE della baia che si prolunga sul lato SE con altre punte rocciose. Ancorare in fondo alla baia in 5-8 m d’acqua su sabbia e fango portando una cima a terra se necessario. Non ci sono servizi.

Uvala Stipanja (Šilo) – Isola di Krk

Baia che intaglia la costa NE dell’isola di Krk. Il paese di  Šilo si trova nella zona SW della baia che è ridossata da E da una lunga lingua rocciosa che termina con il promontorio Rt Šilo, provvisto di fanale; la suddetta lingua è contornata all’estremità da una secca di 3,9 m che si estende fino a circa 200 m al largo. Sul lato W della penisola si trova un marina, di solito molto affollato. I fondali sono profondi più o meno dappertutto, eccetto nella parte S dove è possibile ancorare in profondità adeguate. Il frangiflutti protegge la parte W dai venti di NW.                                                                                    Ancorare nell’angolo SE della baia in 4-8 m d’acqua su fondo di sabbia e fango, buon tenitore. La rada è ben protetta dalla bora, si consiglia però di fissare le cime a terra (sul lato E della baia); esposta ai venti da N e NW, è protetta dai venti orientali e meridionali dalla penisola stretta e bassa alla fine della quale si trova Punta Silo con il faro.                                                                                                                                                                                Servizi: supermercatio, banca, ufficio postale, informazioni turistiche.

Šilo è il paese più grande della zona di Dobrinj, è situato in una incantevole insenatura – Stipanja –  e ha una lunghissima tradizione turistica. E’ una destinazione ideale per tutti coloro che desiderano rilassarsi lontano dalla folla estiva. Il mare pulito e le spiagge a misura di bambino sono la ricchezza più grande della cittadina. È un paese molto pittoresco,  in passato era un villaggio di pescatori e questa eredità è ben evidente nell’architettura delle sue case e del porto. Una delle sue principali caratteristiche è quella di avere moltissime baie protette di ciottoli misti a sabbia, mare cristallino e fondali di sabbia: caratteristiche che rendono la località particolarmente adatta a famiglie con bambini piccoli. Ha una lunghissima tradizione di pesca e ospita con regolarità alcune pittoresche “feste del mare”, sagre paesane colorate e vivaci dove vengono offerti piatti tradizionali a base di pesce e prototti dell’artigianato locale.
Vengono inoltre organizzati per i turisti numerosi tornei sportivi e serate di musica e intrattenimento
In paese ci sono campi da tennis e da beach-volley e vengono praticati diversi sport d’acqua tra cui vela, kayak e immersioni.
Gli amanti della buona cucina troveranno diversi ristoranti e konobe con ampia offerta di cucina locale e l’ottimo vino bianco “Zlahtina” –  una specialità dell’isola -. Nelle immediate vicinanze di Šilo sorge il villaggio di Polje, che ha conservato l’architettura autoctona e il tradizionale stile di vita.                Šilo è una località molto amata dai sub. C’è infatti un buon centro a cui appoggiarsi per fare immersioni e diversi siti da visitare, scogliere che scendono a picco fino a 40 m di profondità ricche di flora e di fauna marina, tipologie adatte ai sub esperti e ai principianti.                                                                      Relitto Peltastis – vecchio mercantile greco affondato nel 1968 dopo aver urtato una roccia nelle vicinanze della baia di Klimno. La nave è lunga 60 m e si trova a una profondità massima di 31 m. C’è una visibilità media che dipende molto dalle condizioni atmosferiche e sono possibili anche deboli correnti.                                                                                                                                                                                                                                                    Sveti Marak – si parte da una piccola spiaggia rocciosa e si procede lungo un muro che raggiunge i 18 m di profondità appena sotto l’ingresso di una piccola grotta. A 3 m di profondità c’è uno stretto passaggio da esplorare assolutamente…                                                                                                           La grotta di Vrbnik – questo sito si trova proprio davanti alla baia di Vrbnik: l’entrata della grotta si trova a 15 m di profondità e la superficie di fronte all’ingresso della grotta è coperta di sabbia, mentre il fondo della grotta è composta da un mix di sedimenti e sabbia ed è quindi necessario muoversi con attenzione per non causare una notevole riduzione della visibilità.                                                                                                                                            Scogliera Tenki – scendendo lungo la scogliera, a 9 m si trova un tunnel lungo 5 m e largo abbastanza per essere attraversato da due sub fianco a fianco. Il tunnel è uno spettacolo della natura, ricco di vita e formazioni, piccole grotte e crepe che ospitano diversi tipi di pesci.
Punta Glavina – è un sito per chi ami immergersi nel blu, ricco di fascino. La cima di una delle due “cattedrali” sottomarine si trova a 25 m di profondità e abbonda di vita. La massima profondità raggiungibile è 40 m ma c’è un po’ di corrente. La visibilità è buona.                                                                           La spiaggia Murvenica è la meta preferita delle persone che non amano spiagge affollate. È rocciosa, circondata da rocce, pertanto si consiglia di portare tutto l’occorrente per rendere il proprio soggiorno più confortevole possibile perché oltre ad essere difficilmente raggiungibile non offre alcun servizio aggiuntivo. Si consiglia di portare delle calzature adeguate. La spiaggia è una delle mete preferite degli innamorati e degli avventurieri.                          Nelle immediate vicinanze di Šilo sorge il villaggio di Polje, che ha conservato l’architettura autoctona e il tradizionale stile di vita.                                    Neptun Bistro & Diving Center, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Vista mare.                                                                                                              Meliores Rooms & Restaurant, pesce, carne, pizza e panini. Ottime le recensioni. Strada interna.                                                                                             Macao Bistro & Catering, carne, pesce e pizza. Molto buone le recensioni. Vista mare.

Njivice – Isola di Krk

Njivice era un antico villaggio di pescatori, oggi divenuta una delle più richieste e più importanti località turistiche dell’isola incastonata in un’intima baia dove il limpido mare blu incontra la rigogliosa natura verdeggiante.        Porticciolo con banchina per traghetti. Ancorare a N del frangiflutti in 11 m circa, a debita distanza dalla condotta del sottomarino, su fondo di sabbia e fango, buona tenuta. L’avvicinamento non presenta pericoli e il ridosso migliore è dai venti da E e da S. Servizi: supermercato, macellerie, mercato di frutta e verdura. Ufficio postale. Ambulatorio medico. Autobus. Ristoranti e bar.

Njivice è uno scrigno e i suoi gioielli sono le bellissime spiagge che la contornano. La vita si svolge intorno al porticciolo tra ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie; luogo da dove si dipartono anche bellissime spiagge. Non ci sono discoteche: il posto è tranquillo e rilassante, lontano dal chiasso, ma spostandosi a soli 3 km si incontra una discoteca molto apprezzata e dirigendosi verso Malinska – a circa 6 km da Njivice – si incontrano alcuni night and cocktail bar.              Le spiagge sono ghiaiose o parzialmente ricoperte da piattaforme cementate, mentre quelle lontane dal centro abitato sono tutte scogli e piccole spiaggette. Si tratta di spiagge adatte a tutti, dai nuotatori più esperti ai principianti e ai bambini, con aree per i bagnanti delimitate da galleggianti in modo da garantirne la sicurezza.                                 Particolarmente romantica è la passeggiata che inizia là dove finiscono le spiagge cittadine. Si tratta d’un sentiero lungo 1200 metri che, attraversando il fresco della vegetazione circostante, costeggia il mare.                                   Miramare – è la principale spiaggia di Njivice: composta da una sequela di piccole spiagge e calette raggiungibili seguendo un sentiero riparato dall’ombra dei pini. Sulla spiaggia sventola la Bandiera blu a testimonianza degli elevati standard dei servizi offerti sulla spiaggia, che il mare e la fascia costiera sono tutelati secondo i più esigenti standard di qualità. Ideale anche per gli invalidi e per le persone con problemi motori. Inoltre offre innumerevoli opportunità per gli appassionati di sport acquatici (noleggio di pedalò, jet ski; parasailing, surfing, kayaking, etc). Il bar sulla spiaggia  organizza anche eventi serali e intrattenimento.                                                                                                         Adriatic/Jadran – è una combinazione di ciottolini e terrazze, ha la Bandiera Blu ed è la spiaggia preferita da famiglie con bambini.
Spiaggia del campeggio – può essere divisa in due parti, una parte ideale per prendere il sole –  dove si trovano piattaforme dove stendersi al sole – e una seconda parte ideale per nuotare – dove c’è una lingua di ciottolini con accesso molto facile al mare -, ideale per bambini. Per ripararsi dal sole si può approfittare degli alberi che ombreggiano il campeggio; sulla spiaggia si trova un ristorante/beach bar che offre piatti tradizionali, ma anche spuntini e bevande fresche e un divertente parco giochi per bambini con nave pirata…
La spiaggia FKK o naturista “ufficiale” di Njivice si trova vicino al campeggio.
Spiaggia dell’hotel Riviera – è la spiaggia principale e si trova davanti all’omonimo albergo; è in parte terrazzata, in parte rocciosa ma c’è anche una parte di sabbia…
A Njivice è stata allestita anche una spiaggia per cani: si trova sulla penisola Kijac è rocciosa e di ciottoli e si raggiunge attraverso il sentiero sterrato che attraversa il bosco… una bella passeggiata per i nostri amici a quattro zampe!       Nel centro del paese si trova la chiesa della Beata Vergine Maria, edificio semplice sorto sui resti di una chiesa più antica. Alle spalle dell’abitato di trova il laghetto che fornisce acqua potabile a tutta l’isola mentre a S si trovano le rovine di Miholjice, piccolo paese di cui rimangono la chiesa dei Santi Cosmo e Damiano e i muri di alcune case. Nella vicina città di Omisalj – distante 6 km da Njivice – si trova un’intera città Romana che risale al IV° o V° secolo…        Un po’ di storia “…secondo fonti storiche, l’isola di Krk fu abitata dagli Illiri intorno all’anno 1000 a.C., a cui seguirono i Greci e i Romani attratti dalla sua posizione geografica ideale. I Romani hanno lasciato un’eredità inestimabile come l’antica città di Fulfinum vicino a Omišalj (assolutamente da visitare). Il cristianesimo giunse sull’isola di Krk già nel V° secolo (prima dell’arrivo dei Croati nel VII° secolo), come testimonia un gran numero di chiese sparse per tutta l’isola. Le città di Krk e Vrbnik vantano inoltre l’ammirevole patrimonio e i castelli lasciati dai Frankopan, famosi principi che abitarono l’isola di Krk a partire dal XII° secolo…” Curiosità: passeggiando sull’isola è facile imbattersi in lettere del tutto insolite e sconosciute, si tratta del glagolitico, una scrittura slava risalente alla metà del IX° secolo.      5 siti storici da non perdere

  • l’antica città Fulfinum del 1° secolo e il complesso paleocristiano Mirine del 5° e 6° secolo vicino a Omišalj
  • il castello dei Frankopan e le mura della città di Krk
  • il villaggio abbandonato di Dolova in un incantevole bosco vicino a Dobrinj
  • la chiesa di San Donato, un interessante edificio con cupola vicino a Punat
  • la chiesa di San Geronimo a Stara Baška, nel cuore di un meraviglioso paesaggio sopra la spiaggia Zala
  5 siti culturali da non perdere
  • la replica della lapide di Baška nella chiesa di Santa Lucia a Jurandvor, dove fu trovata nel 1851
  • Gradec, il castello abbandonato dei Frankopan vicino a Vrbnik
  • l’isolotto di Košljun, monumento culturale con un monastero francescano vicino a Punat
  • il percorso glagolitico di Baška con 34 sculture in pietra
  • la collezione etnografica a Kornić vicino a Punat

A Njivice è possibile praticare diversi sport: in città ci sono anche alcuni parco giochi, ma soprattutto campi da basket, da calcio e da beach volley, vengono praticati diversi sport d’acqua – sci d’acqua, tubes, banana rides, moto d’acqua e paracadute; ci sono anche campi da tennis, ping pong, la possibilità di noleggiare biciclette, motorini e quad per un’esplorazione delle parti meno frequentate dell’isola Krk, oppure prenotare una cavalcata intorno al lago di Njivice… Nei pressi del paese si trova un ranch che offre passeggiate a cavallo per bambini e adulti anche alla prima esperienza, per conoscere gli angoli più suggestivi dell’isola.
Per gli amanti delle camminate e della bicicletta ci sono diversi sentieri ben segnalati che permettono di esplorare la costa, ma anche l’entroterra dell’isola.                                                                                                                                         Anche a Njivice come sul resto dell’isola si organizzano sagre incentrate sui prodotti della pesca con grandi grigliare sotto le stelle, bancarelle colorate e musica: vengono offerti prodotti artigianali e tradizionali, dolci fatti in casa, conserve, ortaggi di produzione famigliare, si mettono in mostra strumenti tradizionali, imbarcazioni tradizionali e abiti storici…                                                                                                                                                                               Oltre al clima mite ed alle infrastrutture turistico-ricettive, Njivice offre anche tante occasioni di svago all’aperto in programma praticamente per tutta l’estate. E così si va alla scoperta del folclore e delle tradizioni, ascoltare i concerti delle klape e godere della musica “itinerante” delle bande musicali. Durante l’estate, la galleria d’arte locale ospita frequentemente mostre d’artisti affermati.                                                                                                                               Da non perdere

  • yoga sul mare all’ombra degli alberi
  • stand up paddle al crepuscolo
  • le specialità di pesce e lo spumante della varietà žlahtina nelle konobe locali
  • picnic nella riserva ornitologica Jezero                                                                                                                                L’isola di Krk è molto più di una destinazione estiva all’insegna del sole e del mare –  è una vera mecca per gli amanti delle avventure! Una visita alla grotta di Biserujka o immersioni nei tranquilli fondali marini. Nel S dell’isola, da visitare il Plateau della luna sopra Baška e i magnifici mrgari, muretti a secco a forma di fiore. Per gli amanti dell’adrenalina, il wakeboarding nel centro sportivo Cable Krk o la zipline Edison. Gli appassionati di ciclismo ed escursionismo troveranno sentieri e percorsi per tutti i gusti.                                                                    Si consiglia
  • un giro in bici lungo i 300 chilometri di percorsi curati dell’isola
  • nuoto e immersioni lungo le spiagge di ghiaia incontaminate
  • la Zipline Edison o lo ski lift Cable Krk
  • un’escursione fino al Plateau della luna sopra Baška
  • l’acquario con il terrario e l’acquario tropicale nella città di Krk                                                                               Eventi consigliati
  • il Krk Food Fest – ad aprile e maggio in selezionati ristoranti dell’isola di Krk
  • La pecora nera (Crna ovca) – evento all’insegna dello sport, della musica e dell’agnello locale all’inizio di maggio a Baška
  • gli eventi estivi di Krk – a luglio e agosto nella città di Krk
  • Popi’ i pojedi (Bevi e mangia) – festival estivo del vino e dei piatti tipici a Vrbnik
  • la fiera di Krk e la battaglia navale – in occasione della giornata di San Lorenzo ad agosto nella città di Krk
  • la maratona MTB Krk ‘n’ Roll
    Per i veri buongustai, la cucina dell’isola di Krk saprà di certo conquistare i palati in ogni stagione dell’anno. Dagli antipasti con formaggio pecorino e prosciutto crudo, abbinati all’olio d’oliva locale, attraverso la tipica pasta fatta a mano come le šurlice e i makaruni, fino alle pietanze a base di polpo, scampi e agnello. Da gustare un calice di žlahtina, il famoso vino bianco di Vrbnik e da non rifiutare di assaggiare l’acquavite e i fichi secchi.                           5 ottimi piatti da assaggiare
  • il prosciutto crudo e il formaggio di Krk accompagnati da un calice di žlahtina di Vrbnik
  • la pasta tipica come le šurlice o i makaruni abbinata allo stufato
  • l’agnello di Krk
  • gli scampi del Quarnero
  • gli asparagi selvatici
  • il presnac e la povitica, i dolci tradizionali di Vrbnik
  • inoltre..
    • Una tazza di caffè lungo la costa dei pescatori
    • Una sbirciatina nella grotta Biserujka
    • Lezioni di equitazione al Club di Equitazione di Njivice
    • Far parte delle tradizionali feste dei pescatori
    • Visitare i villaggi in cerca d’olio d’oliva locale
    • Imparare la storia del pluteo preromanico
    • Sostare nella chiesa della Natività della Beata Vergine Maria                                                                                E per finire…                                                                                                                                                         Rivica Restaurant cucina di pesce e carne. Ottime le recensioni. Vista mare.                                                Restoran Viktorija cucina locale, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Sul mare.                                     La Rosa pizzeria, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Sul mare.

Uvala Čavlena – Isola di Krk

Grande baia riparata dalla bora o da forti venti da S o da E, situata a NE di Rt Glavotok sul quale si trovano un convento e un molo con fanale. Ancorare in prossimità della sponda in modo di avere il maggior ridosso possibile. La baia è esposta al vento e al mare provenienti da N e da W. Non ci sono servizi a terra.                                                        Il mare è azzurro smeraldo con acque limpide e cristalline.

Bakar – Quarnero

Bakar è una bellissima cittadina, che si distende sulla collina sovrastante, purtroppo deturpata dalle installazioni industriali. Il nucleo medievale fortunatamente conserva le sue strette e anguste viuzze dove si affacciano importanti edifici, tra cui un castello del XVI° secolo e una casa conosciuta con il nome di “casa turca”.
L’ancoraggio è all’interno del porto in 8 m d’acqua su fondo fangoso buon tenitore. Il ridosso è buono da tutti i settori eccetto da SE e dalla bora che qui soffia violentemente con raffiche provenienti da tutte le direzioni. Lo scirocco invece genera grandi onde. Servizi: acqua e corrente in banchina presso la capitaneria. Supermercato, macelleria. Ufficio postale. Ambulatorio medico e farmacia. Ristorante e bar. In città ci sono posta, banca, una pescheria, diversi ristoranti e piccoli bar, l’albergo Jadran con il suo plateatico in riva al mare, farmacia, panificio, edicola, una bella Biblioteca Civica con internet wifi e una delle più antiche scuole natiche.
Il Golfo di Bakar o Golfo di Buccari ha le rive terrazzate con muri a secco e, fino a non molto tempo fa veniva coltivata la vite da cui si produceva lo Spumante di Bakar. Il paese si trova in fondo a una baia rocciosa, con apertura sul Quarnero e con mare che raggiunge profondità di 40m: sembra una laguna dalle acque placide ma, soprattutto in inverno, è esposta alla bora e allo scirocco; osservando attentamente si può vedere l’acqua ribollire per la presenza di sorgenti di acqua dolce provenienti dalla vicina montagna. Una lunga passeggiata congiunge i due lati dalla baia, vicoli e vicoletti da esplorare e tanti scorci pittoreschi. Il clima è Mediterraneo mite, la flora è molto varia e consiste per lo più di alberi decidui e vegetazione bassa – vengono coltivate diverse varietà di frutta e ortaggi.                                      In passato Bakar era un porto commerciale oltre che la sede del cantiere navale che, tra l’altro, costruì la prima nave a vapore della marina da guerra austriaca – la Marianna.                                                                                                        L’odierna Bakar sorge dove anticamente si trovava l’abitato romano di Volcera. Dove oggi si trova la Piazza Principale è stata rinvenuta una necropoli del I° e II° secolo d.C. e numerose monete romane. Costruita a forma di anfiteatro ha una parte antica chiamata Grad e una più recente suddivisa tra Primorje e Zagrad e collegate tra loro da ripide stradine e scalinate. Nel punto più alto di Bakar si trova il Castello dei Frankopan a pianta triangolare del XVI° secolo. Due dei cinque torrioni hanno dato il nome a due parti della città – Turan e Fortica. Nel Medioevo, il Castello venne convertito in edificio residenziale e la facciata sud venne risistemata per costruire un piccolo palazzo. Nel cortile si possono vedere delle bombarde del XVI° secolo mentre sulla cinta muraria si trovano la porta Nord della città e la “scorciatoia” per la chiesa di S.Cosimo sulla collina.
Da non mancare anche una visita alle belle chiese di Bakar che si trovano nella città vecchia chiamata Grad: Chiesa di Sant’Andrea l’Apostolo, Chiesa di Santa Margherita, Chiesa della Santa Croce, Chiesa di Santa Maria.
Sant’Andrea è la  Chiesa più grande di Bakar e sotto il santuario si trova una cripta con due corridoi e 80 tombe in cui sono stati sepolti i cittadini più importanti di Bakar, insieme al costruttore della chiesa. Al suo interno di trovano la Trinità di Girolamo Santacroce e una Pala d’altare di Janez Stubic, mentre nel tesoro della chiesa sono inclusi un crocifisso romanico del 400 e il reliquiario di S.Orsola del XVI secolo. In una lapide che si trova nell’angolo destro della facciata si può vedere lo stemma dei Frankopan principi di Modrus (due leoni che spezzano l’albero del pane) ed è datato 1707, mentre nell’angolo opposto si trova la lapide che ricorda il Capitano Giovanni Marochin nobile di Croazia e Ungheria. I palazzi più interessanti sono l’Ospizio del 1526, la casa del Vescovo del 1494, la casa Turca e la casa Romana con terrazzino coperto doppio e la casa del Pievano del 1514 tra le quali sono state inserite piazzette colorate da fiori e aiuole di ippocastani.                                                                                                                                                      Bakar non ha vere e proprie spiagge, ma terrazze cementate con accesso agevolato in mare nei due lati della baia, acque profonde e cristalline con le famose sorgenti di acqua dolce proveniente dalla vicina montagna che fanno ribollire il mare.                                                                                                                                                                           Durante tutto l’anno vengono organizzate diverse manifestazioni: dal Carnevale legato alla tradizione Fiumana, fino alla Fiera di Santa Margherita che si tiene il 13 Luglio per celebrare la festa della città con concerti, una grande Battaglia Navale, escursione sul monte Risnjak e parata storica dell’esercito, con spettacolo pirotecnico a chiusura.

E poi regate, sagre di paese e concerti organizzati all’aperto sulla Riviera.
Essendo un paese di passaggio, Bakar è un comodo punto di partenza per organizzare escursioni verso località più vivaci e turistiche come la Riviera di Crikvenica o l’isola Krk dove, nel periodo estivo vengono organizzate fiere, spettacoli teatrali, feste all’aperto e si può approfittare delle bancarelle lungomare per acquistare prodotti locali e souvenir.                                                                                                                                                                                               Alcune curiosità: sopra la baia di Bakar si possono vedere i muri a secco restaurati ad opera di volontari: sono un monumento storico, ma anche un metodo di coltura molto antico utilizzato per proteggere le rive fertili dal vento e dall’erosione; il biscotto da nave  è un pane secco a forma di anello che i marinai si portavano nelle lunghe traversate al posto del pane frescoche viene mangiato intinto nel vino; Infine c’è la famosa Beffa di Buccari che, da citazioni storiche…”fu un episodio della prima guerra mondiale avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 1918. Si tratta di un’incursione effettuata da motoscafi armati siluranti (MAS) della Regia Marina contro naviglio austro-ungarico nella baia di Buccari. Dopo la vittoriosa incursione su Trieste del dicembre 1917, in cui i MAS 9 e 13  … avevano affondato la corazzata austro-ungarica Wien, fu decisa un’azione di forzamento della baia di Buccari dove erano stanziate diverse unità navali nemiche. Benché si sia trattato di un episodio dalla sostanziale irrilevanza militare riguardo alle conseguenze, cionondimeno la sua eco ebbe l’effetto di risollevare il morale dell’Italia, messo a dura prova dalla grave sconfitta di Caporetto di alcuni mesi prima…”

Uvala Jasenova – Quarnero

Sulla costa continentale istriana, questa bella insenatura inserita in un luogo ricco di boschi. Sulla carta croata è priva di nome. Sul promontorio sul lato NW dell’ingresso un obelisco facilita la localizzazione. Ottimo rifugio dalla bora. La baia è largamente provvista di bitte dove poter fissare le cime dopo aver ancorato in 10 m d’acqua. In fondo all’insenatura i fondali sono di 4 m. La protezione è buon a da NW a E passando da N.                                                           Non ci sono servizi.

Bakarac (Buccarizza) – Quarnero

Contornando la baia si raggiunge Bakarac (Buccarizza), piccolo villaggio ai piedi di alture boscose, all’estremità opposta di Bakar. Dare fondo all’esterno del porto in 10 m d’acqua fissando le cime al molo. In alternativa ancorare a N o NW del porto in 3-15 m d’acqua su fango, buon tenitore. Il ridosso è buono da tutti i settori eccetto da NW e dalla bora che qui arriva con groppi violenti da tutte le direzioni. Un negozio e ufficio postale in paese. Gli abitanti del posto vivono tuttora di pesca.
Sulla cima Gradac ci sono i resti di una fortificazione romana e si può visitare la Chiesa parrocchiale di San Pietro del XVIII° secolo con campanile a vela e bifore con griglie.                                                                                                        Konoba Portić, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Vista mare.