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Prodotti NW

Katapola (Vathi) – Nisos Amorgos

Magnifica baia che intaglia l’isola molto profondamente, è racchiusa da alte scogliere che scendono a picco sul mare. Il porto è sufficientemente sicuro. Con il meltemi la baia è colpita da forti raffiche anche se a Katapola si diradano.            Ci sono dei punti cospicui avvicinandosi:                                                                    – il vecchio faro sul promontorio Ay Ilias, a NW dell’ingresso;                                   – una fila di mulini a vento sulla collina sovrastante il porto;                                    – il paese nell’angolo SE della baia;                                                                               – una chiesa con cupola blu e un monastero al centro, sullo sfondo.                         Di notte è possibile ancorare ma con la dovuta cautela.                                        Sono diverse le possibilità di ancoraggio:                                                                    1 – nell’insenatura subito a W del paese, dove il ridosso è migliore di quanto               sembri perchè si è parzialmente protetti dai venti di W-NW;                             2 – con vento calmo si può ancorare di fronte al villaggio nell’angolo NE della              baia. Attenzione ai corpi morti che giacciono sul fondo;                                       3 – nell’insenature W del villaggio a NE. Il riparo dal meltemi qui non è buono;      4 – davanti al paese, nell’estremità E, internamente al tratto di mare circoscritto       da boe delimitanti l’area di ancoraggio per le barche, in sicurezza dall’area di        manovra dei traghetti.                                                                                              Il fondo è composto maggiormente da sabbia e alghe con rocce sparse ed è un buon tenitore una volta che l’áncora ha agguantato.                                        Servizi: acqua e corrente in banchina, carburante in banchina con una piccola autocisterna; ufficio postale, banca, sportello ATM, gas greco, noleggio motorini. Buona scelta di generi alimentari. Caratteristiche trattorie e bar sul porto.

Vivace e pittoresca la cittadina di Katapola, situata a circa sei chilometri dalla Chora, la capitale. Tipicamente cicladica, si trova sulla strada per il monastero di Panayia della Presentazione aggrappato in modo spettacolare su di una parete rocciosa, sospeso tra cielo e mare.                                                                                È il porto principale dell’isola, incastrata in un’ampia baia nella sua parte più verdeggiante, una stretta insenatura naturale considerata una delle più belle dell’Egeo.                                                                                                                       La zona si divide in tre insediamenti: Katapola, Rachidi e Xilokeraditi, tutti con un fascino particolare.                                                                                            Katapola è caratterizzata dai suoi meravigliosi mulini a vento, case tradizionali dipinte con calce bianca e finestre blu, le strade acciottolate fiancheggiate da alberi da frutto e profumate piante di agrumi. Non mancano negozi tipici, gli alimentari, le caffetterie, i ristoranti e le taverne tipiche dove gustare i manicaretti della tradizione locale e della cucina greca.                                             Il suo nome deriva dal due parole Kato e Poli che in greco significano rispettivamente bassa e città. Sulla collina di Mountoulia ci sono le rovine dell’antica città di Minoa, palazzo estivo del mitologico Minosse, Re di Creta insieme a un cimitero sempre dell’età minoica. Da non perdere il vecchio castello veneziano e la chiesa di Panagia Katapoliani, edificata sopra a una basilica precristiana e accanto al tempio di Apollo. La statua di Erato, la musa del canto e della poesia, figlia di Zeus e Mnemosine, si affaccia sul mare. Al tramonto è d’obbligo una passeggiata lungo il porto.                                                             Scendendo verso il mare al centro si trova il quartiere di Rachidi, dove si può ammirare un edificio neoclassico e l’imponente chiesa parrocchiale di Agios Georgios.                                                                                                                          Il quartiere di Xilokeratidi invece si trova proprio di fronte al porto, a E, è considerato il più pittoresco dei tre con le sue stradine e le sue taverne tradizionali dove gustare dell’ottimo cibo a base di ricette antiche e locali. Un piccolo sentiero per una passeggiata porta fino alle tombe di epoca micenea e alla chiesa Evangelista del periodo bizantino. Da Xilokeratidi inoltre si raggiunge la cappella di Agios Panteleimos con la sua spiaggia deliziosa.                                 La spiaggia di Katapola forse non è tra le più belle ma sicuramente è la più comoda per chi alloggia nelle vicinanze.                                                                      Comprendendo tre quartieri, il litorale è molto lungo: di soffice sabbia dorata circondata da alberi di tamerici che donano preziosa ombra nelle ore più assolate. Alle sue spalle la scelta tra ristoranti, taverne e bar è vasta. Il mare è azzurro dalle acque pulite e limpide nonostante il porto.                                          Nella calura estiva il porto diventa maleodorante per lo scarico delle fogne. Ristorante Almyriki, cucina locale, pasta, pesce e carne. Molto buone le recensioni.  Sul mare.                                                                                                     Youkali Amorgos, cucina locale, pasta, pesce e carne. Ottime le recensioni. Sul mare.                                                                                                             Traditional Restaurant Veggera, cucina locale, pasta, pesce e carne. Molto buone le recensioni. Sul mare.

 

Uvala Vrulje – Isola di Unije, Arcipelago di Lošinj

Ancoraggio da utilizzare prevalentemente se si viene sorpresi dalla bora nella parte S dell’isola poichè è esposto a tutti gli altri quadranti. Dare fondo sotto costa all’interno della baia a E del fanale Rt Vnetak. Le sue acque limpide e cristalline invitano sicuramente a un tuffo. Essendo eccessivamente esposta è inadeguata per la notte. Non ci sono servizi.

Luka Unije – Isola Unije, Arcipelago di Lošinj

Avvicinando da S restare distanti dalla costa per almeno 600 m a causa del bassofondo che orla il lato SW dell’isola. Entrare nella baia passando a N dello scoglio emergente che giace a N della punta S della baia. Di notte lo scoglio è coperto dal settore rosso del fanale. Tra la punta S della baia e lo scoglio emergente c’è un’area di bassi fondali. Arrivando da N fare attenzione agli scogli davanti alla costa NW dell’isola.                                                                                                    Ancorare nella cala a SE o a SW del molo del traghetto in 6 m d’acqua su fondo sabbioso buon tenitore, anche se ci può essere qualche zona rocciosa. All’interno della baia c’è una corrente che può esporre il fianco della barca al vento.                Malgrado questa rada sia relativamente aperta, fornisce una buona protezione da N a S passando per E. Esposta ai venti da W e NW.                                                 Servizi: Negozio di generi alimentari, ufficio postale, bar e ristoranti, un piccolo aeroscalo. Ambulatorio (c’è comunque una barca a motore sempre disponibile e pronta a partire per le emergenze).

L’isola è montuosa, ha una costa articolata in numerose baie e insenature. Il terreno roccioso e calcareo è coperto da bassa macchia mediterranea e ulivi. È un’isola d’uliveti, tra le cui chiome è possibile sentire il soffio dei tempi passati. Ai piedi del Monte Kriz, nella parte occidentale dell’isola, si trova l’unico paese che prende il nome dall’isola. E’ posizionato in fondo a un’ampia baia sabbiosa chiamata Polje: è molto animato durante la stagione estiva, mentre per il resto dell’anno ci sono solo 85 abitanti residenti. Le case di Unije sono costruite a formare un anfiteatro attorno al porto il quale viene usato come ancoraggio per le barche turistiche, è però aperto alle intemperie e quando le condizioni climatiche sono più estreme, le piccole barche devono essere tirate in secca, mentre le imbarcazioni più grandi devono trovare rifugio nelle baie della parte orientale dell’isola.                                                                                                                       Nella parte meridionale della baia ci sono piccole capanne di bamboo che offrono  un po’ d’ombra nelle giornate più calde oltre che a una piacevole vista. Nella parte W della città c’è una spiaggia rocciosa con piccole insenature di ciottoli dove è possibile praticare il naturismo, si raggiunge attraverso un sentiero. La spiaggia cittadina nella baia Polje è di ciottoli misti a sabbia e il mare è limpido e cristallino. Nella parte N prevalgono le scogliere, con rocce alte e piccole baie di ciottoli.                                                                                                                         Numerosi sentieri partono dal paese e raggiungono diversi punti panoramici sull’isola, piccole baie, alte scogliere bianche, ma anche campi arati, pascoli usati per l’allevamento di ovini, bovini, cavalli e asini.                                                          Abitata ininterrottamente fin dai tempi della preistoria, come dimostrato dai molti reperti archeologici rinvenuti sia nella terraferma sia nei fondali del suo mare, come anche alcuni resti di una villa romana e i frantumi di tegole e mattoni. Il toponimo “gradina” (antico castelliere), si riferisce a un’origine illirica.                     Il rifornimento di generi alimentari può essere fatto in un piccolo negozio, vicino al porto: i prezzi sono leggermente più alti di quelli sulla terraferma o delle isole più grandi nelle vicinanze, per la difficoltà di portare le merci sull’isola. Il pane deve essere ordinato il giorno prima in negozio e ritirato entro le 19. Non vengono accettate carte di credito.                                                                                                  Per quanto riguarda i ristoranti, le recensioni non sono delle migliori ma hanno un tramonto spettacolare.                                                                                                       …”Konoba Kod Barba Ive, dove è possibile bere un caffè, consumare una abbondante colazione, un buon pranzo, uno spuntino o una bella cena presso la konoba godendo della vista del mare. Vengono preparati piatti di pesce, ma anche grigliate di carne. Il ristorante si trova direttamente vicino al mare.                      Konoba Palmira, aperta solo durante l’estate offre specialità alla griglia e sotto la peka, e il Ristorante Unije…”

Otočići Orjule – Isola di Lošinj

Due isolotti, Otočići Vele Orjule e Otočići  Male Orjule, distanti 0,5NM tra loro situati a E dell’isola di Lošinj, separati da un passaggio angusto e poco profondo. Si può ancorare tra i due isolotti, a SW circa del canale, in 6-12 m d’acqua. Scegliere un tratto di chiazza sabbiosa poichè sul fondo sono sparsi tratti rocciosi che potrebbero incattivare l’áncora. Bell’ancoraggio diurno ben protetto ai venti da N, NE, E e SE.

Nel tratto di mare tra l’isolotto di Vele Orjule e l’isola di Lošinj  il 27 aprile del 1999 è stato estratto il bronzo antico di un atleta alto 192 cm, finora l’unico bronzo grande reperito sulla costa dell’Adriatico orientale. Si presume che il bronzo sia finito nel mare all’inizio del I° secolo durante un temporale, quando lo gettarono per il pericolo del rovesciamento della nave, oppure come offerta di sacrificio agli dei. Il bronzo rappresenta un giovane atleta che pulisce il raschietto (lo strigile) con il quale si è deterso il corpo dal grasso, dalla polvere e dal sudore dopo una gara, conservato benissimo.
L’autore del bronzo non è conosciuto, ma la bellezza classica e la lavorazione fine ci lasciano presumere che si tratti di un maestro di massimo livello.
L’originale è esposto nel Museo dell’Apoxyómenos, proprio nel cuore della città di Lussinpiccolo.

Osor – Isola di Cres

Osor si trova nel punto in cui le isole di Cres e Lošinj sono separate da uno stretto canale, detto Cavanella o Cavana, attraversato da un ponte stradale alto 1,5 m che viene aperto due volte al giorno (ore 9:00 e ore 17:00)  Il servizio è gratuito.     L’ancoraggio è all’interno di Uvala Bijar, piccola baia a N di Osor. Filare una cima a terra poiché i fondali non consentono di stare solo all’áncora. Un fanale segnala la punta N dell’ingresso della baia. Non stringere sulla punta da cui inizia una lingua rocciosa. Si può accostare anche in banchina a N dell’ingresso settentrionale del canale dove i fondali superano i 3 m. A S del canale si può ancorare ali lati, oppure portare una cima a terra dopo aver calato l’áncora. Le imbarcazioni con pescaggio ridotto possono attraccare alla banchina E del canale.                                                  Si sconsiglia di arrivare con forti venti di bora o di scirocco che provocano mare grosso. Uvala Bijar è ridossata da tutti i quadranti. La banchina sul lato N del canale è esposta ai venti da N e NW.                                                                          Pericoli                                                                                                                          Da N Entrando in Osorski Zaljev (grande baia a N di Osor) fare attenzione agli scogli adiacenti la punta che delimita il lato W dell’ingresso della baia. Uno scoglio coperto da appena 1,8 m d’acqua, antistante Rt Osor, è segnalato da una boa cardinale priva di fanale. Circa 800 m a E sorge Hrid Školji, un isolotto roccioso prolungato a E da una catena di punte rocciose. Entrambi questi pericoli sono compresi nel settore oscurato del fanale all’interno di Uvala Bijar. Presso Osor la sponda W è fronteggiata da secche coperte da 2,4 m d’acqua che si estendono fino a 200 m al largo, a SE di Rt Bok. In attesa dell’apertura del ponte si può sostare in Uvala Bijar o accostare in banchina sul lato NE dell’ingresso. Il canale non ha una durata di apertura prestabilita, di solito rimane aperto finchè non smaltisce la fila di navi e barche che si è formata, poi viene richiuso e riposizionato e la circolazione stradale ristabilita. La corrente nel canale è molto forte, può raggiungere 6 nodi, le imbarcazioni che lo attraversano devono quindi prestare particolare attenzione.       Da S Il canale che separa le due isole si restringe a partire da Rt Seka. All’altezza di Rt Lipari, dove il canale si restringe molto, sono posizionate due mede R e una G, tutte luminose. Alcune mede posizionate sul lato W di Lošinj segnalano il passaggio che porta a Osor. La profondità minima all’interno del canale è di 2 m. All’altezza del paese il canale è profondo 2 m e largo 6 m. Le unità provenienti da S hanno la precedenza. L’addetto al ponte, che indossa un giubbetto fluorescente, segnala il via libera alle barche che attendono a N del canale. Quando il ponte è aperto non è consentito sostare nel canale. il limite di velocità è di 5 nodi.                                        È importantissimo  che le unità in transito siano ben distanziate l’una dall’altra a causa dell’effetto combinato della corrente e dell’ondeggiamento che rendono difficoltoso manovrare.                                                                                                  Servizi: acqua e corrente al pontile, rubinetto pubblico sul ciglio della strada; negozio di generi alimentari, frutta e ortaggi, diversi ristoranti e bar. Il distributore di carburante più vicino si trova in banchina a N di Nerezine, arrivando a Osor da S. Servizio autobus.

Osor è un piccolo paese di nascita preromanica racchiuso da mura di cinta e situato al di sopra del canale, costruito dai Romani, che separa Cres dalla vicina isola di Lussino. È stato un importante porto di transito dall’Adriatico settentrionale alla Dalmazia grazie alla sua posizione strategica e al Canale o Cavanella che permetteva il passaggio da un mare all’altro. Fino al XV° secolo fu uno dei principali centri commerciali, religiosi e politici della regione. In seguito la sua importanza economica decadde, in parte a causa delle continue epidemie di peste e di malaria, in parte per l’avvento di nuove rotte marittime.
Il paese è interamente costruito in pietra bianca istriana, un piccolo museo a cielo aperto in forma di città dove i giardini ricchi di piante e fiori indicano i luoghi dove un tempo si trovavano gli edifici importanti: è una grande zona archeologica. L’antica piazza di Ossero a cui s’affacciano bellissimi edifici del XV° e del XVI° secolo costituisce il centro storico della cittadina.                                                    Entrando dalla porta orientale a destra si trovano le rovine di un’abbazia benedettina e della Basilica di San Pietro datate XI° secolo.                                 Raggiunta la piazza centrale della città, dove un tempo si trovava il foro romano, oggi si trova la cisterna pubblica con pozzo e pilo dove veniva innalzato lo stemma di Venezia.
Sul lato S della piazza si trova la cattedrale di San Nicolò, costruita nel XV° secolo sui resti di un tempio dedicato a Giove, con portale in stile lombardo sovrastato da una Madonna con Bambino; in cima alla facciata si trovano la statua di Cristo tra san Nicolò (sinistra) e San Gaudenzio (destra). All’interno l’altare maggiore in marmo del XVII° secolo ospita una pala d’altare del XVI° secolo – Madonna con San Gaudenzio e San Nicola di Andrea Vicentino – mentre le altre opere risalgono al XVII° secolo. Ci sono opere di grande valore di Palma il Giovane, Pietro della Vecchia e un quadro attribuito al Carpaccio; una Madonna del Carmelo di Valentino Lucas, e una Madonna del Rosario di Baldissera d’Anna del XVII° secolo. Il tesoro della cattedrale comprende tra l’altro un’urna lignea contenente le reliquie di San Gaudenzio, un ostensorio del 1450, una scultura lignea del XV° secolo e oggetti liturgici d’oro e d’argento, oltre a codici miniati del XV° secolo, libri e manoscritti antichi.                                                                                                         Nei mesi estivi la chiesa viene usata come sala da concerto durante le Serate Musicali di Osor, un evento che si tiene ininterrottamente dal 1976 con grande successo di pubblico.                                                                                                        Di fianco alla cattedrale di Osor si trova il Palazzo Comunale, costruito tra 1410 e 1450 sui resti della Curia Romana, e il Museo Archeologico con lapidario al piano terra. Al primo piano, la sala delle sedute e sul tetto una torretta con orologio e campana. Sulla facciata laterale un lapide che in inglese e croato racconta la storia della città. Di fronte al museo si trova il palazzo del Vescovado con portale in stile lombardo costruito tra 1481 e 1484, in stile gotico veneziano.                                  Dalla strada che dal porto porta alla piazza si incontra la Chiesa di San Gaudenzio, del XV° secolo: al suo interno si possono ammirare i resti di alcuni affreschi e una scultura gotica del ‘400, un piccolo campanile a vela in facciata con una bifora sovrastata da una monofora e una nicchia trilobata.                                                     Di fronte alla Cavanella si trovava il Castello del Conte Capitano a forma di torre e i resti del Leone di San Marco che un tempo si trovava nella porta meridionale della città.                                                                                                                               Sempre nella parte orientale del paese si può vedere quel che rimane delle fortificazioni megalitiche risalenti al III° e IV° secolo a.C. – si distinguono perchè sono grandi blocchi di pietra non collegati da malta – e parallelamente si trovano le mura liburniche preromane che dal cimitero nuovo vanno fino al porto di Bijar. Ristrutturate dai Veneziani posero sulla porta orientale e su quella occidentale  l’altorilievo del Leone di Venezia.                                                                                    In data 1 giugno si tiene la festa del Santo Patrono di Osor, San Gaudenzio, morto nel 1050. I festeggiamenti prevedono una messa solenne, una processione lungo le mura cittadine, musica, canti e stand gastronomici con specialità locali. Arrampicata sul monte Osorscica                                                                                   A 30minuti dal Rifugio di San Gaudenzio si trovano 30 tracciati di varia difficoltà  dove è possibile praticare l’arrampicata. Presso il rifugio sono presenti pannelli con indicazioni e legenda. È a disposizione un istruttore ed è possibile noleggiare l’attrezzatura.                                                                                                                   Sul promontorio di Punta Kriza sono stati recentemente inaugurati 130km di sentieri adatti a passeggiate, trekking e bicicletta…                                                     Le prime spiagge che si incontrano a Osor si trovano da una parte e dall’altra del ponte (dove Cres e Lussino sembrano sfiorarsi). Dalla parte del molo di Osor, vicino al faro rosso il mare è profondo e la corrente che esce dal canale è forte, ma spostandosi verso l’esterno della spiaggia questa non si sente. Dalla parte di Lussino la corrente entra nel canale e bisogna quindi prestare molta attenzione, il fondale è basso e sabbioso ed è sconsigliato per nuotare.                                                    Passeggiando lungo la costa si incontrano spiagge di scogli, ma anche una baia di ciottolini (si consiglia di raggiungerla in barca). A 400m dal canale di Osor, sul lato dell’isola di Lussino si trova un piccolo promontorio con una buffa roccia a forma di testa di cane: il lungomare è roccioso con scogli, l’ingresso in acqua è reso difficoltoso dalle rocce a pelo d’acqua, ma è ideale per lo snorkeling. Superato il promontorio roccioso si incontrano due baie di ciottoli molto frequentate dai diportisti (la prima a 700m circa dalla Cavanella, la seconda a 1km dal canale).     La cittadina nel periodo estivo si trasforma in un vero e proprio palcoscenico ricco di eventi culturali. Tra essi spiccano le celebri Serate musicali di Ossero, appuntamento estivo che si ripete ogni anno dal 1976.

 

Uvala Kolorat – Isola di Cres

Grande baia frastagliata che si apre a SE di Uvala Ul, racchiusa tra Rt Kolorat e un promontorio situato a circa 1NM a NW, con diverse insenature e bellissimi ancoraggi. A E di questa rada, un bell’ancoraggio in 2-7 m d’acqua, ben ridossato eccetto da NW. Buona la tenuta su fango e sabbia. Sono state installate delle boe per il transito, a pagamento. Sono presenti dei gavitelli (su corpo morto) con plinti in cemento con la cima predisposta per il collegamento dell’imbarcazione.
La baia è soggetta a bora. Il braccio N offre un buon ridosso.
Contrariamente al passato, oggi la baia può essere molto affollata da yacht, barche a vela e motore.                                                                                                                Si registrano diversi pericoli nell’area di avvicinamento e all’interno della baia:         – Pličina Matešić, è una secca rocciosa coperta da 1,7 m d’acqua scarsi che avanza fino a 750 m al largo, 800 m a NE della punta N dell’ingresso della baia. È segnalata da una boa verde.                                                                                              – al centro della baia giace una secca coperta da 4,8 m d’acqua. I fondali sono di 3 m e si estendono fino a 400 m scarsi davanti alla punta a SW della secca. Tra queste due zone con fondali poco profondi le altezze raggiungono i 9 m.                     –  Pličina Kolorat, banco roccioso la cui estremità S si trova 400 m a NE di Rt Kolorat. È lungo circa 600 m (da N a S) con profondità di 3,3 m verso l’estremità S, che aumentano a 5,4 all’estremità N.                                                                              Baia articolata in molti bracci, circondata dal verde. L’acqua è cristallina e trasparente.

Il paese più vicino è Punta Kriza. Posto su un rilievo, è relativamente recente.
Nel centro del paese si trova la chiesa parrocchiale con campanile a vela del 1851 , mentre nel cimitero si trova la chiesa di Sant’Andrea al cui interno si può ammirare una scultura lignea del XV° secolo. In fondo alla baia Jadriscica c’è la vecchia chiesa parrocchiale di Sant’Andrea della Marina (1599) dove si trovano la frazione di Pogana con approdo per imbarcazioni. Tra la chiesa di Sant’Andrea e Pogana, sulla sponda W dell’insenatura si trovano i resti di ville di epoca romana.
Presso Suha Punta si trovano le rovine della chiesa di San Platone di origine paleocristiana in stile bizantino, mentre a S della Punta di San Damiano, a E si trovano i resti della chiesa omonima con decorazioni bizantine.

Presso Punta Kriza si trova la grotta Jamina Sredi nella quale sono stati ritrovati importanti reperti preistorici, insieme a tumuli e resti di castellieri, il più importante dei quali si trova presso il monte Vela Staza (148m sul livello del mare) risalente all’età del bronzo di cui si conserva la cinta muraria – dista 5km da Osor ed è raggiungibile con un sentiero.
La parte S della penisola è molto articolata con baie e insenature, piccoli porti e promontori. È una località dove godersi il mare e le bellissime spiagge, il contatto con la natura e la tranquillità.
Dei sentieri della lunghezza complessiva di 13 km sono stati risistemati: ognuno ha delle tabelle esplicative dove vengono indicati in più lingue la lunghezza del percorso, i tempi di percorrenza, le caratteristiche distintive di ogni tracciato; seguono i vecchi sentieri utilizzati dai pastori, passando tra muretti a secco e attraversando cancelli di legno artigianali (da chiudere con cura dopo essere stati superati). Alcuni arrivano fino a Lussinpiccolo e sono tutti percorribili anche in bicicletta – ideali per gli amanti delle vacanze attive – e vanno dai sentieri più semplici, che percorrono grandi tratti pianeggianti, a quelli che si arrampicano sul monte Osorscica che richiedono un po’ di allenamento…
L’area è ricca di reperti archeologici e, a richiesta e in accordo con il Museo di Cres è possibile farsi accompagnare da una guida, oppure da ornitologi e botanici. Spiagge                                                                                                                              Spiaggia Bokinic (3500 m da Punta Kriza) – si trova all’ingresso del campeggio Baldarin, è una bella baia con fondale poco profondo ideale per famiglie con bambini accanto a una bella pineta. L’ingresso alla spiaggia è a pagamento perchè privata. All’interno del campeggio ci sono: docce, spogliatoi, un bar sulla spiaggia, punto noleggio per imbarcazioni, canoe e kayak, campi da tennis, ristorante e market.
Baia Lucica – (3500 m dal paese) si trova alla fine del campeggio Baldarin, è una piccola baia sulla quale affaccia il ristorante con spiaggia di ciottoli. Nelle vicinanze si trovano anche servizi igienici, e un piccolo molo per imbarcazioni.
Baia Baldarin (da non confondere con il campeggio Baldarin che si trova nella parte occidentale della baia – dista 4 km da Punta Kriza) – è una spiaggia naturale di ciottoli con pineta, conosciuta per la sua forma che ricorda le dita di una mano.
Veli Zal si trova nella parte meridionale di Punta Kriza, si raggiunge in barca ed è rivolta verso la vicina isola Lussino. Dista 5 km dal paese di Punta Kriza.

Cres (Cherso) – Isola di Cres

All’interno di un’ampia insenatura sulla costa W dell’isola giace il porto di Cres. È uno scalo molto frequentato provvisto di porto, marina, cantiere e ancoraggi. L’arrivo è privo di pericoli. Avanzare passando tra i due Capi, Rt Kovačine a N e Rt Križice a S mantenendo la posizione centrale. Tutto il perimetro dell’insenatura presenta fondali scarsi, specialmente intorno a Rt Melin, dove una secca rocciosa si protende fino a circa 100 m al largo e compresa nel setore oscurato del fanale. 0,5NM a E dell’ingresso l’insenatura si allarga e presenta la città e il porto di Cres nell’ansa di NE. Un buon ancoraggio nella parte S, meno profonda. Fondale minimo di 4 m in avvicinamento al marina. Il limite di velocità nella baia è di 5 nodi.              A S del porto ( a NW del marina) l’ancoraggio è in 5-10 m d’acqua con una buona tenuta su fango e sabbia.                                                                                                     Il ridosso è buono da tutti i quadranti anche se con forte vento da NW entra un leggero moto ondoso nel canale di accesso. Le banchine comunale possono essere investite da onde alte 1 m in caso di forte scirocco.                                                    Servizi: acqua e corrente nella banchina comunale.                                                Servizi marina: acqua e corrente, servizi igienici con docce, lavanderia, ristorante, Wi-fi, forniture nautiche, supermercato, noleggio biciclette e motorini. Officina con gru da 10T, travel-lift da 30T. Distributore sulla banchina E (fondali di 4 m).     Servizi cantiere: acqua e corrente, servizi igienici con docce, Wi-fi, forniture nautiche nei pressi. Interventi su scafi e apparecchiature in genere. Disponibilità di uno scivolo.  In città ci sono tutti i servizi utili e ottime possibilità di approvvigionamento. Poliambulatorio medico, veterinario. Museo.

Scarsamente abitata, la selvaggia isola di Cres è affascinante e misteriosa. Piccoli borghi antichi e un paesaggio mozzafiato. Cres è un’isola dalle mille sorprese: dalle belle spiagge con mare limpido e pulito ai villaggi caratteristici, le cose da vedere assolutamente non mancano. Cres è collegata alla più piccola isola di Losinj (Lussino) da un ponte mobile (manovrato da un omino che arriva calmo calmo e… gira una manovella!) e spesso le due isole vengono considerate come un’unica entità. L’isola di Cres è una lunga e stretta striscia di terra, scarsamente popolata, con un paesaggio suggestivo fatto di foreste primordiali, antichi borghi arroccati sulle colline e una costa frastagliata con alti promontori e cale nascoste.                               È una tipica cittadina medievale con un dedalo di strette vie dall’elegante fascino veneziano, con un grazioso porticciolo e pittoresche case color pastello protette all’interno di una cinta muraria. Tracce della dominazione veneziana sono disseminate in tutta la città: la loggia cinquecentesca è il luogo da cui venivano letti gli annunci pubblici, mentre stemmi di casate veneziane adornano le facciate di eleganti palazzi rinascimentali. Non è invece più possibile vedere il Leone di San Marco che troneggiava sulla porta principale della città: dopo essersi liberata dei veneziani nel 1797, la popolazione locale gettò il leone in mare. La chiesa più importante della città è Santa Maria della Neve, dedicata alla patrona di Cres; il 5 agosto di ogni anno si tiene una festa tradizionale per celebrare la santa. Da non perdere Trg Frane Petrica, il cuore della città, un tempo luogo di lettura pubblica di proclami e sentenze, oggi luogo del variopinto mercato ortofrutticolo.                   Presso la Ruta, un collettivo locale, è possibile ammirare le tradizioni dell’isola come la tessitura e feltratura della lana, la produzione di bellissimi cappelli e borse.           A N di Cres città si trova Tramuntana, ci sono boschi di querce, carpini e pini; i clima è tendenzialmente mite. Nella parte orientale ci sono bassi cespugli di macchia mediterranea e grandi distese di pietre aguzze coperte in parte di ginepri e salvia; il clima sul lato orientale, con le sue coste alte e scoscese, è esposto alla bora, soprattutto in inverno. Gli abitanti di Cres si occupano di viticoltura, allevamento (soprattutto pecore, lasciate allo stato brado), apicoltura mentre nel capoluogo ci sono industrie del pesce e un cantiere navale. Le parte occidentale dell’isola è maggiormente popolata, mentre le altre aree sono scarsamente abitate. Nella parte centrale dell’isola Cres si trova il lago Vrana che oltre ad essere una riserva idrica per le isole di Cres e Losinj è zona protetta. E’ circondato da Monte Elmo e Monte Perska. Tra i pesci del lago si contano lucci, carpe, tinche e anguille.
Una leggenda sul Lago di Vrana racconta che al di sotto delle acque del lago ci siano i resti di un Castello. Il Castello apparteneva a una ricca signora che, insieme alla sorella, era la propritaria del grande campo che un tempo si trovava al posto del lago. Una delle due sorelle era avara e molto furba e oltre a non avere nessuna misericordia per i meno fortunati di lei, derubò la sorella divenendo l’unica proprietaria del campo e del castello. Per punizione venne colpita da una maledizione e una violenta tempesta si abbatté sulla valle e il suo castello venne completamente ricoperto dalle acque, scomparendo nelle profondità di quello che oggi è il lago Vrana. Si dice che nei giorni di vento se si ascolta molto attentamente si possano ancora sentire le campane della torre del castello suonare. Altre leggende raccontano che le grotte attorno al lago siano abitate da fate…                                       Il Museo Civico di Cres – fondato nel 1910 raccoglie oggetti, informazioni e reperti relativi agli insediamenti nell’area della città di Cres, ma anche dell’isola. Ha sede nel Palazzo Arsan, edificio gotico-rinascimentale del XVI° secolo e oltre ad una ricca collezione etnografica, ci sono una collezione archeologica, una raccolta numismatica e una raccolta di libri dal XVI° al XX° secolo.
– Museo di Lubenice – museo etnografico sull’allevamento tradizionale delle pecore; sono in mostra fotografie relative all’allevamento delle pecore e dei prodotti derivati e connessi e attrezzi tipici del mestiere. Il museo ha sede in quella che era la casa Parrocchiale costruita nel diciannovesimo secolo.                                                            L’isola di Cres ha una storia ricca e tormentata, ne sono testimonianza i paesi arroccati sulle scogliere, spesso protetti da mura, ma anche i numerosi ritrovamenti che sono raccolti nei musei diffusi sull’isola.                                                                       I villaggi sono davvero graziosi da visitare e qua e là sull’isola sono ancora visibili le tracce della dominazione veneziana, come il leone di San Marco sulle mura quattrocentesche della cittadina di Osor e gli stemmi della famiglie venete per le vie di Cres. Davanti alla costa croata, dunque, Cres somiglia ancora a una colonia lagunare.                                                                                                                             Beli è il più antico villaggio dell’isola e per lungo tempo è rimasto il più importante. Costruito su una collina, conserva resti antichi e interessanti chiese ed è un punto di partenza ideale per esplorare a piedi le foreste della Tramuntana. Nei pressi di Beli c’è l’Eco-Centre Caput Insulae, da visitare.                                                                       Il quasi inaccessibile villaggio di Valun ha preservato grazie alla sua remota posizione ai piedi di un dirupo scosceso una rara autenticità che, unita alla bellezza della natura che la circonda, la rende una meta imperdibile per chi non ama il turismo di massa; la vera attrattiva del villaggio sono le spiagge orlate di pini dal mare cristallino immerse nel silenzio e nella tranquillità.                                          Lubenice è un incantevole borgo medievale arroccato in cima a una collina, che lascia senza fiato per la sua bellezza.                                                                             Meritano una visita:                                                                                                       Pernat, piccolo insediamento abitativo da cui partono numerosi sentieri per esplorare il promontorio e le baie di Lubenice, Valun e Cres;                                      Hrasta, villaggio formato da quelle che un tempo erano le abitazioni per i pastori; Belej, situato al centro di un altipiano che presenta un lato ripido con alte scogliere e uno basso con diverse spiagge sabbiose.                                                                           Una delle attrazioni più visitate di Cres è l’Eco-Centre Caput Insulae, una riserva naturale nei pressi di Beli e un centro ecologico impegnato nella conservazione del grifone, uno straordinario uccello con un’apertura alare di 3 metri capace di volare ad una velocità fino a 120 km/h. Tipico della Croazia, purtroppo è oggi in pericolo di estinzione; il centro collabora con la gente del posto per ripristinare le condizioni ambientali che favoriscono la ripopolazione del grifone e cerca di sensibilizzare i turisti, che per indurre i giovani grifoni a volare spesso finiscono per causarne la morte. Al centro è possibile vedere alcuni esemplari in cattività; dopo la visita, si può proseguire la giornata camminando per i sentieri che si snodano intorno al parco.                                                                                               Una delle caratteristiche dell’isola di Cres sono i gromazzi o muri a secco che segnano profondamente il paesaggio, una delle loro funzioni è tenere le pecore, che sull’isola vengono allevate allo stato brado, lontane dalle aree coltivate, proteggendole in molti casi dai venti. Tra un muretto e l’altro ci sono strette strade bianche e sentieri sbarrati da cancelli di legno artigianali: è molto importante una volta attraversato il cancello richiuderselo alle spalle, per evitare che le onnipresenti pecore vadano dove non devono andare.                                                                          L’isola di Cres è attrezzata per accogliere gli amanti di tutti i tipi di sport, in particolare:                                                                                                        Camminata e bicicletta – ci sono oltre 100km di sentieri in mezzo alla natura e percorsi ciclabili. Una delle strade più apprezzate è quella che va da Cres a Valun: si tratta di una strada sterrata lunga 15km con partenza dalla Marina di Cres che  prosegue arrivando fino a Lubenice. Lungo il sentiero si incontrano dei cancelli artigianali che servono ad impedire alle pecore di sconfinare da un campo all’altro: bisogna ricordarsi di richiudere i cancelli una volta attraversati.                                 Un secondo sentiero gira attorno al lago Vrana offrendo una vista panoramica mozzafiato e si ricollega alla strada principale in località Grmov, sopra il lago. Seguendo la strada con direzione Porozine si arriva al sentiero Sv.Petar-Ivanje della lunghezza di 8km.                                                                                                         Diving-immersioni – le acque delle isole di Cres e Lussino sono molto amate dai sub, diving-club  organizzano immersioni e corsi per imparare le basi dello sport e offrono il servizio di noleggio attrezzatura. Non è infrequente incontrare banchi di delfini, ma anche tartarughe, molluschi di ogni tipo e, negli ultimi anni anche la foca monaca (che si raccomanda di non infastidire). Tra i siti più interessanti per le immersioni ci sono il relitto del piroscafo Lina affondato nel 1914 presso Porozina. Vela e windsurf – è possibile noleggiare imbarcazioni, oppure partecipare a corsi velici presso la Marina Aci di Cres, e nella vicina isola di Lussino (baia Cikat)   Tennis – ci sono numerosi campi, diffusi sul territorio, solitamente presso i campeggi (Martinscica) o preso gli alberghi (Cres, Hotel Kimen) dove è possibile giocare liberamente affittando il campo e l’attrezzatura oppure prendere lezioni di tennis con maestri preparati e pazienti.                                                                                         Vengono organizzati numerosi tour giornalieri e oltre ai classici tour ne vengono offerti anche di originali in barca serali e weekend di pesca.                                        Le isole della Croazia sono oramai sinonimo di mare cristallino e meravigliose spiagge di sabbia. Anche l’isola di Cres non fa eccezione, con bellissime insenature e spiagge di sabbia e ciottoli in cui fare il bagno in questo paradiso naturale.                 – Spiaggia Mali Bok a Orlec è una piccola baia protetta da alte scogliere che la riparano dal vento, dal sole e dalle folle di turisti e si raggiunge con un ripido sentiero panoramico che dal villaggio arriva fino alla spiaggia di ciottoli con mare trasparente.                                                                                                                            – Spiaggia Valun bellissimo lido di ciottoli circondato da una fitta pineta; proseguendo oltre la baia, attraverso gli alberi, si raggiungono piccole baiette circondate da scogli.                                                                                                             – Spiaggia Sveti Ivan o san Giovanni, è raggiungibile attraverso un ripido sentiero da Lubenice percorribile in un’ora circa. La spiaggia è isolata e frequentata da pochi visitatori. È in assoluto una delle spiagge più belle di Cres e anche una delle più caratteristiche e meno affollate, in quanto raggiungibile solamente a piedi o in barca.                                                                                                                                     –  Baia Meli si trova vicino a Ustrine è una spiaggia di ciottoli misti a sabbia, raggiungibile sia tramite sentiero che via mare.                                                                – Baia Koromacna – si trova vicino a Belej.                                                                      Le spiagge di Punta Kriza sono apprezzate per la loro bellezza e la natura rigogliosa; presso il campeggio si trova la spiaggia Bokinic, ideale per famiglie con bambini perchè il mare è poco profondo e sabbioso. Le spiagge contrassegnate come naturiste si trovano presso il campeggio Kovacine dove c’è anche una spiaggia attrezzata per utenti disabili. Qui la spiaggia è di ciottoli con terrazze e torretta di guardia, punto di primo soccorso, docce e cabine spogliatoio, bar, ristorante, parco giochi per bambini.
Le spiagge di Merag sono di ciottoli e ciottolini e si trovano a circa 2 km fuori paese e oltre il porto dove attracca il traghetto; sono raggiungibili in barca, in bicicletta e a piedi tramite sentieri ben tenuti.                                                                           L’appuntamento principale dell’isola è costituito dalle serate musicali di Osor. Il borgo è particolarmente attivo in questo senso e tra luglio e agosto si svolgono concerti di musica classica con artisti di livello internazionale, le cui performance sono enfatizzate dalla splendida cornice cittadina.                                                           A Cres i ristoranti migliori si trovano attorno al porto.                                              Konoba Bonaca è una trattoria senza pretese, spartana nell’arredamento in legno e popolare nei prezzi, ma con piatti di pesce semplici e freschissimi.                               Il ristorante Riva propone piatti più elaborati a un prezzo onesto.                                La specialità di Cres, però, non è il pesce, ma l’agnello.                                              Bucaleta a Loznati, dove si può assaggiare una famosa zuppa di agnello.                    Minore è l’offerta enogastronomica di Osor: il Konoba Bonifačic serve piatti di pesce egregi all’interno di un bel giardino.                                                                                 In croato il nome di quest’isola si pronuncia “Tres”.

Luka Sršćica – Isola di Krk

Sulla costa E dell’isola, a W di Rt Glavina si apre questa baia deserta, ben ridossata da tutti i venti eccetto quelli da N e NW. C’è una secca 400 m circa al largo dell’area di avvicinamento NW della baia. Uno scoglio affiorante giace 300 m al largo a NE della baia che si prolunga sul lato SE con altre punte rocciose. Ancorare in fondo alla baia in 5-8 m d’acqua su sabbia e fango portando una cima a terra se necessario. Non ci sono servizi.

Uvala Stipanja (Šilo) – Isola di Krk

Baia che intaglia la costa NE dell’isola di Krk. Il paese di  Šilo si trova nella zona SW della baia che è ridossata da E da una lunga lingua rocciosa che termina con il promontorio Rt Šilo, provvisto di fanale; la suddetta lingua è contornata all’estremità da una secca di 3,9 m che si estende fino a circa 200 m al largo. Sul lato W della penisola si trova un marina, di solito molto affollato. I fondali sono profondi più o meno dappertutto, eccetto nella parte S dove è possibile ancorare in profondità adeguate. Il frangiflutti protegge la parte W dai venti di NW.                                                                                    Ancorare nell’angolo SE della baia in 4-8 m d’acqua su fondo di sabbia e fango, buon tenitore. La rada è ben protetta dalla bora, si consiglia però di fissare le cime a terra (sul lato E della baia); esposta ai venti da N e NW, è protetta dai venti orientali e meridionali dalla penisola stretta e bassa alla fine della quale si trova Punta Silo con il faro.                                                                                                                                                                                Servizi: supermercatio, banca, ufficio postale, informazioni turistiche.

Šilo è il paese più grande della zona di Dobrinj, è situato in una incantevole insenatura – Stipanja –  e ha una lunghissima tradizione turistica. E’ una destinazione ideale per tutti coloro che desiderano rilassarsi lontano dalla folla estiva. Il mare pulito e le spiagge a misura di bambino sono la ricchezza più grande della cittadina. È un paese molto pittoresco,  in passato era un villaggio di pescatori e questa eredità è ben evidente nell’architettura delle sue case e del porto. Una delle sue principali caratteristiche è quella di avere moltissime baie protette di ciottoli misti a sabbia, mare cristallino e fondali di sabbia: caratteristiche che rendono la località particolarmente adatta a famiglie con bambini piccoli. Ha una lunghissima tradizione di pesca e ospita con regolarità alcune pittoresche “feste del mare”, sagre paesane colorate e vivaci dove vengono offerti piatti tradizionali a base di pesce e prototti dell’artigianato locale.
Vengono inoltre organizzati per i turisti numerosi tornei sportivi e serate di musica e intrattenimento
In paese ci sono campi da tennis e da beach-volley e vengono praticati diversi sport d’acqua tra cui vela, kayak e immersioni.
Gli amanti della buona cucina troveranno diversi ristoranti e konobe con ampia offerta di cucina locale e l’ottimo vino bianco “Zlahtina” –  una specialità dell’isola -. Nelle immediate vicinanze di Šilo sorge il villaggio di Polje, che ha conservato l’architettura autoctona e il tradizionale stile di vita.                Šilo è una località molto amata dai sub. C’è infatti un buon centro a cui appoggiarsi per fare immersioni e diversi siti da visitare, scogliere che scendono a picco fino a 40 m di profondità ricche di flora e di fauna marina, tipologie adatte ai sub esperti e ai principianti.                                                                      Relitto Peltastis – vecchio mercantile greco affondato nel 1968 dopo aver urtato una roccia nelle vicinanze della baia di Klimno. La nave è lunga 60 m e si trova a una profondità massima di 31 m. C’è una visibilità media che dipende molto dalle condizioni atmosferiche e sono possibili anche deboli correnti.                                                                                                                                                                                                                                                    Sveti Marak – si parte da una piccola spiaggia rocciosa e si procede lungo un muro che raggiunge i 18 m di profondità appena sotto l’ingresso di una piccola grotta. A 3 m di profondità c’è uno stretto passaggio da esplorare assolutamente…                                                                                                           La grotta di Vrbnik – questo sito si trova proprio davanti alla baia di Vrbnik: l’entrata della grotta si trova a 15 m di profondità e la superficie di fronte all’ingresso della grotta è coperta di sabbia, mentre il fondo della grotta è composta da un mix di sedimenti e sabbia ed è quindi necessario muoversi con attenzione per non causare una notevole riduzione della visibilità.                                                                                                                                            Scogliera Tenki – scendendo lungo la scogliera, a 9 m si trova un tunnel lungo 5 m e largo abbastanza per essere attraversato da due sub fianco a fianco. Il tunnel è uno spettacolo della natura, ricco di vita e formazioni, piccole grotte e crepe che ospitano diversi tipi di pesci.
Punta Glavina – è un sito per chi ami immergersi nel blu, ricco di fascino. La cima di una delle due “cattedrali” sottomarine si trova a 25 m di profondità e abbonda di vita. La massima profondità raggiungibile è 40 m ma c’è un po’ di corrente. La visibilità è buona.                                                                           La spiaggia Murvenica è la meta preferita delle persone che non amano spiagge affollate. È rocciosa, circondata da rocce, pertanto si consiglia di portare tutto l’occorrente per rendere il proprio soggiorno più confortevole possibile perché oltre ad essere difficilmente raggiungibile non offre alcun servizio aggiuntivo. Si consiglia di portare delle calzature adeguate. La spiaggia è una delle mete preferite degli innamorati e degli avventurieri.                          Nelle immediate vicinanze di Šilo sorge il villaggio di Polje, che ha conservato l’architettura autoctona e il tradizionale stile di vita.                                    Neptun Bistro & Diving Center, carne e pesce. Molto buone le recensioni. Vista mare.                                                                                                              Meliores Rooms & Restaurant, pesce, carne, pizza e panini. Ottime le recensioni. Strada interna.                                                                                             Macao Bistro & Catering, carne, pesce e pizza. Molto buone le recensioni. Vista mare.

Omišaljski Zaljev (Castelmuschio) – Isola di Krk

Lunga lingua che si insinua per circa 2NM in direzione SE nell’estremità N dell’isola, che forma un porto naturale utilizzato dalle grandi navi. Sul lato W attraccano le grandi petroliere che servono la vicina raffineria. In fondo all’insenatura si affaccia la storica città di Omišalj con il suo porto e un ancoraggio per le imbarcazioni. Sopra al promontorio Tenka ci sono le cisterne di stoccaggio che aiutano la localizzazione. L’atterraggio è scevro da pericoli. Tutta l’area è segnalata in maniera adeguata. All’interno dell’insenatura mantenere una distanza di almeno 500 m dalla sponda W dove attraccano le navi. Il posto migliore per ancorare si trova nell’estremità S della baia, in 5-12 m d’acqua su fondo sabbioso buon tenitore. Il ridosso è da tutti i quadranti all’interno del porto. L’ancoraggio risulta esposto ai venti da NW.                                                                                                               Servizi: acqua e corrente sul molo. Gru da 5T e officina nel porto. Bar e ristoranti nei pressi del porto. Un sentiero immerso nel verde porta alla cittadina di Omišalj dove si trovano: supermercato, mercato di frutta e verdura. Ferramenta. Tutti i servizi utili di un centro cittadino. Ci sono negozi, un ufficio postale, una banca – i ristoranti “Barba Gerga” e “Pod lipom” sono conosciuti per la loro cucina anche fuori dall’isola.

Omišalj fu un insediamento romano che, insieme a quello di Krk, è tra i più antichi dell’isola. Poggiata su una ripida scogliera, è l’unica cittadina insulare di tutta la baia ad essere pienamente visibile da terra e mare. È anche il primo paese che si incontra arrivando nell’isola di Krk una volta attraversato il ponte. Pur essendo vicino alla costa, in estate è estremamente tranquillo e riesce a mantenere intatta la sua atmosfera idilliaca.                                 Questa città storica è importante per la promozione di arte e cultura e la conservazione della lingua croata e dell’alfabeto glagolitico. Lo sviluppo di Omišalj può essere tracciato dall’età dei Liburni e dei Romani, attraverso i principi Frankopan di Krk fino ad oggi. I resti preistorici, le strette strade in pietra del centro storico e le file di case, una a ridosso dell’altra, rivelano un patrimonio prezioso ad ogni passo.

  • Il Lapidario, collezione di monumenti di pietra
  • Sulla facciata della chiesa dell’Assunzione, l’iscrizione glagolitica del 1405
  • La basilica paleocristiana del V° secolo
  • La Stomorina, manifestazione tradizionale di danza dei giovani croati che si tiene nel mese di agosto
  • Fulfinum, città dell’antichità e complesso paleocristiano nella baia Sepen
  • Per finire una passeggiata attraverso il parco-bosco Dubec

Sulla cima della collina che si affaccia sulla bellissima baia giace il nucleo antico con il suo “Kastel”. Il paese mostra tutto il suo carisma mediterraneo nelle tipiche stradine che sembrano quasi girare su loro stesse, come in un labirinto, attraverso case, piazze, calli, fino al mare.                                           Ci sono numerose spiagge che offrono possibilità di praticare sport d’acqua come kayak e pedalò, vela e immersioni, ci sono anche numerose baie nascoste, incontaminate che offrono pace e relax a chi voglia allontanarsi dalla folla e concedersi una bella giornata di mare e sole.
Spiaggia Pesja – è la spiaggia per famiglie per eccellenza, ha la bandiera blu.  Spiaggia Adriatic-Jadran – questa spiaggia si trova sotto l’hotel Adriatic e vi si affacciano ristorante, bar e pasticceria.                                                                                                                                                                                          Spiaggia Stari Grad –  è formata da una serie di baie terrazzate. Vicino alla spiaggia ci sono un parco giochi e un piccolo supermarket.                         Spiaggia Ucka – si trova dalla parte opposta rispetto al porto e sopra la spiaggia si trovano la cittavecchia e il famoso parco Dubec.                                        Spiaggia Pusca – spiaggia sabbiosa situata vicino al campeggio Pusca, ideale per famiglie con bambini. Per accedere alla spiaggia si paga l’ingresso, è aperta ai cani ed è vicina a un mini-market, ad un ottimo ristorante e a un parco giochi per bambini. C’è anche accesso a internet Wifi. Durante la stagione estiva vengono organizzati concerti all’aperto, spettacoli teatrali e manifestazioni folkloristiche che coinvolgono tutto il paese. Unico divertimento, una sala da ballo, non ci sono altre strutture di intrattenimento per i giovani, ragion per cui è raccomandabile più alle famiglie con bambini.                                                                                                                                                                                                                                                    Per scoprire le diversità dell’isola si consiglia di organizzare un “tour”, da una località all’altra.
Il territorio comunale è ricco di siti archeologici e oasi naturali dove poter fotografare diversi tipi di uccelli, piante acquatiche e non; il comune ospita diverse associazioni sportive (vela, canottaggio, pallamano, immersioni, alpinismo) e culturali.                                                                                                 Tra gli edifici importanti da vedere:                                                                                                                                                                                                          – Chiesa parrocchiale dell’Assunta                                                                                                                                                                                                          Sul fronte della chiesa compare un rosone con iscrizione in glagolitico, opera del maestro Sinoge del 1405. Nella lunetta del portale si trova un bassorilievo preromanico intrecciato raffigurante la croce. L’interno della chiesa ha caratteristiche romaniche, rinascimentali e barocche: di particolare importanza la pala d’altare che rappresenta il Sacro Cuore, un trittico in legno di Jacobello del Fiore del quindicesimo secolo.                                                – la torre;                                                                                                                                                                                                                                                       – la cappella di Sant’Antonio (XVI° secolo);                                                                                                                                                                                              – la cappella gotica di Sant’Elena (1458);                                                                                                                                                                                                  – le rovine del Palazzo del Rettorato (XIV-XV secolo);                                                                                                                                                                            – casa con dettagli architettonici gotici in strada Pancirov del XV° secolo.                                                                                                                                           – basilica paleocristiana a Mira                                                                                                                                                                                                          Nell’ingresso è stato trovato un sarcofago risalente al periodo che sta a cavallo tra il VII° e l’VIII° secolo d.C., mentre tutt’attorno si trovano i resti delle tombe situati all’interno della basilica.                                                                                                                                                                                                       – Kurilovo – necropoli vicino al mare                                                                                                                                                                                             Cimitero appartenente all’insediamento di Fulfinum – vi sono stati ritrovati numerosi reperti tra cui manufatti in vetro, ceramica e metallo del I° e II° secolo d.C. Qui sono stati inoltre ritrovati resti di San Cirillo – da cui il nome del sito.                                                                                                                       – Mohorov                                                                                                                                                                                                                                                   Si trattava di un edificio civile. E’ stata rinvenuta una moneta d’oro dell’imperatore Teodosio II (prima metà del V° secolo) coniata nelle zecche imperiali di Costantinopoli che ha permesso di datare l’uso dell’edificio, frammenti di ceramica e anfore risalenti al periodo tra V° e VII° secolo e resti provenienti da attività metallurgiche e utensili utilizzati per la pesca.                                                                                                                                                – San Marco                                                                                                                                                                                                                                                  Si trova sull’isola di Santa Caterina e fa parte delle numerose stazioni di monitoraggio a protezione delle rotte marine solitamente frequentate dalla potente flotta bizantina. Successivamente venne donata dai principi Frankopan ai monaci benedettini dell’abbazia di san Nicola.                                          -Forticina                                                                                                                                                                                                                                                       È il nome dei resti delle fortificazioni costruite ai piedi di Omisalj lungo il percorso che conduce alla baia Sepen.                                                                         – Poje                                                                                                                                                                                                                                                               Si trova nelle immediate vicinanze della chiesa parrocchiale di Santa Maria a Njivice. Scavi archeologici hanno confermato che si trattasse di una villa rustica del II°- III° secolo d.C.

Sul territorio di Omisalj si trovano quattro ecosistemi tra i più preziosi dell’isola di Krk:
Lago di Krk
La prima parte del lago è tutelata e sono quindi vietate la caccia, la pesca e l’accesso all’acqua. Il lago costituisce la più grande riserva di acqua dolce dell’isola e permette la sopravvivenza di piante altrimenti rare in ambiente carsico come: la canna palustre, i giunchi, coltellaccio maggiore, lisca lacustre, menta acquatica… tra le piante acquatiche prosperano i gigli d’acqua e il falasco (utilizzato per impagliare sedie e costruire stuoie…). Tra le specie ittiche si distinguono le anguille autoctone e altre specie che sono state importate come la carpa il luccio e la tinca – negli anni settanta del ventesimo secolo sono stati introdotti l’amur bianco e la carpa d’argento che hanno causato un rapido deterioramento di piante acquatiche e alghe. Ci sono anche diverse specie di anfibi e testuggini palustri. Il lago è anche un importante luogo di migrazione per diversi tipi di uccelli (tra cui svassi, germani reali, cannaiole, usignoli di fiume ecc., mentre in primavera e in autunno fanno la loro comparsa rondini e aironi.                                                      – isola di San Marko e baia Selehovica                                                                                                                                                                                                 La baia Selehovica con le sue coste sabbiose ospita piante rare e due piscine naturali una di acqua salmastra e la seconda caratterizzata da piante e animali rari, tra cui il Celoglosso verde che appartiene alla famiglia delle orchidaceae, e il trifoglio montano. L’isola di San Marko è conosciuta per le sue varietà botaniche rare: parte dell’isola è coperta da aglio selvatico e rovi, altre parti dell’isola ospitano pascoli, ma si trovano anche salvia, ginepro rosso e iris. La scogliera di San Marko ospita regolarmente i grifoni.                                                                                                                                                            – Baie Blatna e Pesja                                                                                                                                                                                                                                  Baie protette che ospitano specie marine preziose.                                                                                                                                                                                – Parco Dubec                                                                                                                                                                                                                                            Si trova nel versante nord della collina di Omisalj. La costruzione del parco comporta la messa a dimora di conifere e sempreverdi, alloro, alberi di cedro e cipressi. La sua particolarità è costituita dal sentiero in pietra tagliata a mano con percorsi a croce e gradini che collega la città con il lungomare e la spiaggia. Lungo il percorso di trovano aree di sosta e punti panoramici con vista sul monte Ucka e l’isola di Cres. Vi si trovano frassino, acero, rovere, carpino bianco, pistacchio e olmi, ma anche piante litoranee (salvia, fichi e olivi), felci, ciclamini, edera, ginestra e muschi.

La storia di Omisalj, come per tutta l’isola di Krk, è molto ricca e nella parte antica della città rimane a testimonianza un antico castelliere. Per la sua posizione strategica il paese costituiva un importante punto di guardia e il mare antistante fu teatro di importanti battaglie: vi si combattè infatti uno dei più sanguinosi episodi della guerra civile tra Cesare e Pompeo nel 49 a.C. Le truppe di Cesare furono sconfitte e costrette alla fuga su zattere di fortuna costruite con i propri tamburi.
Fu poi sotto il dominio della Serenissima e a quello austroungarico.
4Islands MTB Stage race: si tratta di una competizione ciclistic che prevede il giro delle quattro isole di Krk, Rab Cres e Lussino in quattro giorni. È una gara a squadre, è aperta a tutti e si tiene ad aprile.                                                                                                                                                                      Bljak fest si tiene durante il Carnevale. È una manifestazione gastronomica durante la quale i visitatori possono assaggiare specialità tradizionali “poco appetitose” a base di cavoli e rape, testicoli di toro, trippe, zampe di pollo e di maiale, colli di pollo e tanti altri!                                                       KreKo è il più grosso evento ecologico di Omisalj, ha come obiettivo l’incoraggiamento e lo sviluppo di una coscienza ecologica nei giovani e in tutti i visitatori dell’isola. KreKo si tiene nel mese di maggio associata a Gastronaut, un evento gastronomico che coinvolge tutti i bar e i ristoranti della città, contornte da gare sportive e attività educative.                                                                                                                                                                                       Le serate di Cucina Antica nel mese di luglio e agosto presso Mirine-Fulfinum si rivive lo spirito dei Romani in una pittoresca cena tradizionale. E’ uno degli eventi più caratteristici di Omisalj e attira turisti amanti della storia e delle ricostruzioni storiche.                                                                       Stomorina o Vela Gospoja – è la festa religiosa dell’Assunzione della Madonna che si celebra il 15 di agosto di ogni anno: nella chiesa parrocchiale di Omisalj, dedicata alla Madonna, viene creata la “stomorina” composta da una cornice di metallo alla quale vengono appesi grappoli d’uva, fichi e pere e drappi di seta colorati…                                                                                                                                                                                                                             Il grande OM è una gara di pesca internazionale nella quale si affrontano pescatori da tutta Europa per catturare il pesce più grande. E’ una gara colorata e divertente con ricco contorno gastronomico e musica all’aperto, che si tiene ad agosto: da non perdere!                                                             Dove mangiare                                                                                                                                                                                                                                         – Ristorante Pesja Omisalj Luogo semplice che gode di un’ ottima vista, ottima cucina e solo pescato quotidiano. Molto buone le recensioni. Vista mare.  – Konoba Ulikva Piccolo Locale situato nella piazza della chiesa romanica, molto suggestiva. Carne e pesce. Posti a sedere solo all’esterno. Personale molto gentile, parlano bene italiano. Molto buone le recensioni.                                                                                                                                                           – Fast food Omisalj “Ribarnica” Panini e piazza a volontà. Ottime le recensioni.                                                                                                                                – Pekara Vrbnik Negozio di Bagel Buone le recensioni.